Il Museo propone un'altra rotazione di opere dalla sua collezione. Un'occasione per esporre nuovi lavori e un importante reperto scultoreo legato alla pratica cultuale buddhista: alcuni esempi di pittura fine XVIII e inizio XIX secolo; statue lignee, un kakemono e un raro contenitore per sutra in pietra.
A partire da martedì 22 febbraio il MAO Museo d’Arte Orientale propone una nuova
rotazione di paraventi, dipinti e sculture giapponesi. La necessità di mettere a
riposo periodicamente le opere più delicate della galleria dedicata al Giappone
offre infatti l’occasione per esporre nuove opere pittoriche e un importante reperto
scultoreo legato alla pratica cultuale buddhista.
Nella prima sala del percorso dedicato al Giappone i visitatori potranno apprezzare
alcuni validi esempi di pittura collocabili tra fine XVIII e inizio XIX secolo,
frutto di abili artisti di scuola Nanga che si avvalgono della cospicua tradizione
cinese quale fonte di ispirazione narrativa e stilistica. Il paravento singolo
esposto nella vetrina di sinistra introduce il tema pittorico della sala presentando
i tre protagonisti dell’aneddoto cinese noto come “I tre che ridono al Ruscello
della Tigre”; al suo fianco, due dipinti verticali di Nakabayashi Chikuto
(1776-1853) approfondiscono il soggetto paesaggistico facendo ricorso a suggestivi
elementi estetici come la dialettica tra vuoto e pieno che infonde lirismo alla
narrazione. A prosecuzione dell’ideale percorso, la parete di fondo ospita una
coppia di paraventi firmata Okamoto Toyohiko (1773-1845), la cui delicata mano
coglie due momenti del racconto allegorico cinese intitolato “Memorie della Sorgente
dei Fiori di Pesco”, inserendoli in un paesaggio rarefatto ed etereo. Il visitatore
lascia la sala dopo aver apprezzato la collezione di statue lignee e può proseguire
il percorso ispirato al buddhismo nella seconda sala dedicata alle opere giapponesi,
grazie alle due nuove opere qui esposte. La prima di queste è un imponente kakemono
(dipinto su rotolo verticale) realizzato nel terzo quarto del XIX secolo; ne è
protagonista il Buddha storico ritratto in Parinirvana, ovvero nell’attimo in cui
cessa la sua esistenza fisica per estinguersi nel Nirvana. Completa la rotazione un
raro contenitore per sutra in pietra con iscrizione datante 1127, presentato per la
prima volta al pubblico.
Immagine: Nakabayashi Chikuto (1776-1853), Kakemono - Due paesaggi in primavera e in inverno (particolare). Inchiostro e colori su seta. Periodo Edo, prima metà XIX secolo. Collezione privata
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Museo d'Arte Orientale MAO
via San Domenico, 11 - Torino
Orario: martedì - domenica, ore 10-18
Giovedì aperto fino alle 23 (dal 10 febbraio al 21 aprile)
Chiuso il lunedì
Ingresso: intero € 7.50, ridotto € 6.00
Gratuito ragazzi fino ai 18 anni