Gard
Roma
via dei Conciatori, 3/i
06 5759475
WEB
Tracce
dal 31/10/2002 al 16/11/2002

Segnalato da

Associazione culturale SOQQUADRO




 
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31/10/2002

Tracce

Gard, Roma

Le tracce che andiamo a cercare in questa collettiva sono quelle dell'evoluzione della ricerca che nasce dalle radici dell'astrattismo storico. I quattro artisti presentati sono totalmente diversi l'uno dall'altro, ciò che li accomuna e' un senso moderno della pittura e dell'arte in generale.


comunicato stampa

Soqquadro & Gard Presentano

Tracce


Artisti
Furio Furiosi, Saro Puma, Simone Togneri, Marcello Trabucco

Testo critico: Paola Berardi

Le tracce che andiamo a cercare in questa collettiva sono quelle dell'evoluzione della ricerca che nasce dalle radici dell'astrattismo storico. I quattro artisti presentati sono totalmente diversi l'uno dall'altro, ciò che li accomuna è un senso moderno della pittura e dell'arte in generale, una smania per la ricerca, sia essa materica che di forme e prospettive.

Il più realistico potrebbe sembrare Simone Togneri, in quanto le sue opere ci propongono quelli che, in qualche modo, possono essere riconoscibili come "paesaggi". Ma nulla potrebbe essere più falso, sia perché le vedute di Togneri più che panorami possono essere definite "visioni" di città futuribili, nate da un'irrealtà che possiamo definire perfino fantascientifica, sia perché risulta evidente, ad un'occhiata più attenta, che l'artista prende solo a pretesto l'immagine della visione/veduta per ricercare giochi geometrici di prospettive azzardate, di linee che fuggono, anche metaforicamente, bel oltre l'orizzonte.
Con le opere di Saro Puma entriamo in una vera e propria dimensione astratta; segni geometrici, materie dense e pastose, colori che dominano la scena impadronendosi dell'occhio dello spettatore grazie alla sapiente maestria con cui Puma li rende protagonisti, nei suoi lavori, dello spazio circostante. A differenza di Togneri, Puma ci trasmette con le sue tele una sensazione di calda umanità, di mondo rurale, arcaico, antropomorfo, che richiama i nostri sensi a rivivere qualcosa di remoto che è dentro di noi, seppellito nell'inconscio collettivo dell'umanità. I segni, le linee, la materia, il colore, i geometrismi spezzati, tutto ciò che utilizza Puma ha il chiaro e preciso scopo di riportarci all'epoca ancestrale dell'uomo.

Furio Furiosi in questa mostra diviene il collante tra queste due visioni del mondo e dell'arte; tra il geometrismo dei paesaggi futuribili di Togneri e l'ancestralità dei lavori di Puma Furiosi si inserisce con un rigoroso lavoro di elaborazione sull'arte spaziale ed astratta. L'ipotesi concettuale e la realizzazione delle opere del Furiosi sono chiari prodotti di una logica razionale, di un'architettura funzionale. In tutti i quadri di quest'artista ritroviamo la memoria dell'obbiettivo perseguito dal Bauhaus, con la messa in risalto di spazi e volumi "senza bugie e arbitrio" entro dei chiari, geometrici telai strutturali. Con queste opere l'autore propone una forma rinnovata del minimalismo europeo mediato dalla tradizione del Bauhaus, che qui è anche un recupero dell'essenzialità orientale tanto amata da designer come Munari.

A fare da contrappunto ai lavori di Furiosi è il lavoro spaziale degli assemblaggi di Trabucco che pur lavorando anche lui sulla tridimensionalità dell'opera la elabora attraverso un geometrismo che potremmo definire "disordinato", con il quale non si "mette a posto" la visione dello spettatore, non la si ordina, ma la si trascina ad elaborare percorsi di astrazione anche prospettica. Ritroviamo anche in Trabucco come in Puma, la citazione dell'arcaico, il collegamento alle radici della cultura dell'uomo; ed è attraverso questo collegarsi con l'anima irrazionale dell'esistenza umana, a ciò che era prima dell'avvento della ragionevolezza, che Trabucco riesce a rielaborare lo spazialismo attraverso l'irrazionale, rendendolo più dirompente e creando momenti di dialogo con il fruitore dell'opera che non passano per il cervello, ma per l'istintualità.
Ciò che viviamo davanti alle opere di quest'artista è simile a ciò che viviamo davanti all'arte africana, ne sentiamo la profondità con i sensi e non con la mente, come il suoni di un tamburo che ritmi il nostro battito cardiaco.


INAUGURAZIONE: 1 NOVEMBRE ORE 18.00

DATE E ORARI: DAL 1 AL 16 NOVEMBRE 16.30/20.00, DOMENICA CHIUSO
INFO: tel.065759475, 064504846

GALLERIA D'ARTE E DESIGN GARD
VIA DEI CONCIATORI 3i, ROMA

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