Oliviero Bucardo
Christian Denzler
Monica Germann
Daniel Lorenzi
Roland Herzog Krzyzanowski
Marco Poloni
Costa Vece
Jacqueline Zünd
Viviana Gravano
L'Istituto Svizzero di Roma propone come mostra annuale dei borsisti un evento dal titolo FUORI SEDE. Gli otto artisti Oliviero Bucardo, Christian Denzler, Monica Germann & Daniel Lorenzi, Roland Herzog Krzyzanowski, Marco Poloni, Costa Vece, Jacqueline Zünd presenteranno altrettanti manifesti, di dimensioni pubblicitarie, che verranno affissi in diverse zone di Roma. La manifestazione, curata da Viviana Gravano, denuncia già nel titolo l'intenzione di realizzare un'azione fuori della sede istituzionale dell'Istituto, continuando una politica, iniziata da diversi anni, di reale contatto con la città .
A cura di Viviana Gravano
L'Istituto Svizzero di Roma propone come mostra annuale dei borsisti un evento
dal titolo FUORI SEDE. Gli otto artisti Oliviero Bucardo, Christian Denzler,
Monica Germann & Daniel Lorenzi, Roland Herzog Krzyzanowski, Marco Poloni, Costa
Vece, Jacqueline Zünd presenteranno altrettanti manifesti, di dimensioni
pubblicitarie, che verranno affissi in diverse zone di Roma. La manifestazione,
curata da Viviana Gravano, denuncia già nel titolo l'intenzione di realizzare
un'azione fuori della sede istituzionale dell'Istituto, continuando una
politica, iniziata da diversi anni, di reale contatto con la città . I manifesti,
uno per ciascun artista, saranno mescolati ai normali manifesti pubblicitari o
di propaganda, affissi a Roma e non riporteranno né le firme degli artisti né
nessun altro elemento che possa far pensare ad un'opera d'arte, cercando così un
effetto di spaesamento e di forte dislocazione dei codici normali di
comunicazione. Il titolo FUORI SEDE fa quindi riferimento a tre condizioni
essenziali dell'esposizione: la condizione stessa degli artisti che sono "fuori
sede", cioè lontani dalle loro normali città di residenza, e cercano un contatto
significativo con la città che li ospita; la scelta di non esporre nella sede
"istituzionale" dell'Istituto ma di trasformare la città nel loro luogo di
azione; la possibile definizione stessa delle opere come fuori luogo, non
essendo esposte in una sede dedicata e andando ad occupare spazi in genere
destinati a un altro tipo di comunicazione. La decisione di costruire i propri
lavori, pensandoli fin dall'inizio come manifesti stradali, ha indotto gli
artisti a concepire le immagini realizzate come degli spazi di interazione con
il pubblico casuale che li incontrerà . Il livello di interazione andrà dalla
possibilità di un contatto reale e fisico, ad un contatto solo di tipo visivo
con i fruitori occasionali e involontari delle opere. L'operazione si inserisce
in una linea di "occupazione" dello spazio pubblico che inizia a farsi strada
già dagli inizi degli anni settanta, ma che qui prende l'aspetto interessante di
una precisa comunità di artisti "stranieri" che invece di esporre il proprio
lavoro, lo disseminano e ne contagiano la città che li accoglie cercando un
contatto extra-istituzionale. Le opere appariranno tra loro quanto mai
eterogenee, e lavoreranno su codici completamente diversi: unico elemento
unificante è la modalità dell'intervento, la volontà di creare un contatto
possibile con lo spazio pubblico metropolitano.
Il catalogo, disponibile al finissage dell'evento, sarà realizzato con immagini
scattate direttamente sui luoghi delle affissioni, durante l'arco di un mese,
per testimoniare eventuali messaggi, strappi o quant'altro sia potuto accadere
sui manifesti. Il catalogo sarà accompagnato da testi di Viviana Gravano e
Massimo Canevacci, antropologo metropolitano da sempre interessato allo studio
dei fenomeni linguistici urbani.
FUORI SEDE si aprirà al pubblico venerdì 9 giugno con una festa/vernissage al
Foro Boario nello spazio Ararat (Via di Monte Testaccio, 21 - Roma) durante la
quale verranno distribuite mappe con l'indicazione dei luoghi dove si potranno
trovare i manifesti e copie dei manifesti stessi. L'inaugurazione si aprirà alle
ore 18.00 e proseguirà con una serata di musica con il gruppo Surya Lab ed il
cantante Sassi Garaoui. Il catalogo sarà presentato in un finissage all'Istituto
Svizzero in via Ludovisi lunedì 10 luglio alle 18.00 che si concluderà con una
festa con musica di Daniel Lorenzi e Monica Germann.
inaugurazione/festa venerdi 9 giugno 2000 alle ore 18.00
ore 22.30 LIVE CONCERT Surya.Lab e il cantante algerino Sassi Garaoui
Centro Interculturale Laboratorio di Arte Urbana ARARAT
Roma - Via di Monte Testaccio, 21
Istituto Svizzero di Roma
Roma - Via Ludovisi, 48
Tel. 06 4814234