L'opera di Sagerman nasce dal misticismo ebraico fondato sul ni-ente. Infatti la definizione niente rimanderebbe al nichilismo come perdita di senso cosi' come lo intendiamo comunemente, invece il ni-ente e' polarita' fra il pieno dell'esistenza (ente) e il vuoto del nulla (ni). Questa polarita' e' vissuta nel minimalismo astratto dell'artista fatto di pieni e di vuoti come in una scultura-pittorica.
Il 2 Marzo 2011, alla Ermanno Tedeschi Gallery di Roma,si inaugurerà la personale dell’artista statunitense
Robert Sagerman che presenterà una serie di nuovi lavori.
L’opera di Sagerman, come scrive l’artista nel testo introduttivo al catalogo della mostra alla Ermanno Tedeschi
Gallery di Torino (2009) nasce dal misticismo ebraico fondato sul ni-ente. Infatti la definizione niente
rimanderebbe al nichilismo come perdita di senso così come lo intendiamo comunemente, invece il ni-ente è
polarità fra il pieno dell’esistenza (ente) e il vuoto del nulla (ni).
Per Sagerman l’arte ondeggia perennemente in questa polarità di essere e non essere: una pendolarità che porta
alla pienezza. Nel misticismo ebraico il divino era appunto ni-ente poiché non poteva essere delimitato e dotato di
attributi, Esso superando la somma delle sue parti diventava Assoluto ovvero ab-solutus.
La polarità è vissuta nel minimalismo astratto dell’artista fatto di pieni e di vuoti come in una scultura- pittorica: il
colore è sovrapposto sulla tela a strati che progressivamente creano uno spazio volumetrico. Non si tratta né solo
di pittura né solo di scultura ma di arte totale del divino ni-ente. Le note coloristiche e le strutture geometriche
delle opere ricordano il puntinismo di Seurat e danno una dimensione plastica alla luce, una luce materica e
sensuale che rende visibile il tempo come memoria del progressivo deterioramento delle cose. (Michel Amy).
Sagerman porta lo spettatore a una esperienza sensoriale unica che come dice lo stesso artista non deve essere
compresa dal pubblico con un significato univoco e già dato ma esperita in maniera individuale e creativa:
“bastano la profonda esperienza sensoriale della mia opera, le suggestioni provocate dal colore e dalla superficie
della tela, senza dover approfondire quello che io penso della mia opera” (Ermanno Tedeschi Gallery, Torino
2009).
Inaugurazione mercoledì 2 Marzo 2011, ore 18.30
Ermanno Tedeschi Gallery
Via del Portico d’Ottavia 7, Roma
orario: Lun-ven 10-13, 15-19
sabato e domenica su app.
ingresso libero