di Lars Noren. Uno spettacolo di Marco Plini
Uno spettacolo di Marco Plini. Nel segno di una pregnante attualita', Freddo del drammaturgo svedese Lars Noren affronta la questione del razzismo e della xenofobia temi molto vivi nei paesi scandinavi, in cui l'attuale situazione politica che registra la crisi del modello social democratico, ha rinfocolato rigurgiti nazionalistici che hanno trovato adesione soprattutto da parte gi giovani e non solo appartenenti alle classi sociali piu' deboli. La storia narra di tre ragazzi adolescenti che si ritrovano a festeggiare la chiusura dell'anno scolastico in un bosco - in compagnia di qualche birra dando sfogo all'intonazione di cori nazisti. Connotati da teste rasate e grotteschi simboli nazisti tatuati sul loro corpo, apparentemente potrebbero sembrare solo tre giovani inquieti il cui unico fine e' perdere tempo. I discorsi dei ragazzi riflettono la situazione della Svezia di fine millennio, spaventata dall'arrivo degli immigrati che sono vissuti come possibili 'inquinatori' del puro sangue svedese. Ben presto si capisce che i tre amici non sono li' senza un motivo: stanno infatti aspettando Kalle, loro compagno di scuola di origine coreana che e' stato adottato da una benestante famiglia svedese. L'arrivo di Kalle innesca un crescendo di tensione e violenza che culminera' nel piu' tragico degli epiloghi. Freddo e' un atto di denuncia, un contributo alla riflessione su una cultura della tolleranza sempre piu' necessaria per un futuro prossimo. Biglietti 11 - 7.50.