Cinema Lubitsch
Palermo

Gianfranco Mingozzi
dal 4/11/2002 al 7/11/2002

Segnalato da

Barbara Perversi



 
calendario eventi  :: 




4/11/2002

Gianfranco Mingozzi

Cinema Lubitsch, Palermo

Un corposo omaggio ai documentari del regista Gianfranco Mingozzi. 13 titoli cui si aggiunge il primo film a soggetto diretto dal regista bolognese. La Filmoteca Regionale Siciliana vuole stimolare, attraverso le proprie iniziative, la riflessione sul cinema documentario e l'interesse per Mingozzi muove da queste premesse e dall'indubbio valore della produzione di questo cineasta.


comunicato stampa

Documentari
alla FILMOTECA REGIONALE SICILIANA

Regione Siciliana - Assessorato dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione Filmoteca Regionale Siciliana Fondazione Scuola Nazionale di Cinema - Cineteca Nazionale CLCT

Palermo, Cinema Lubitsch, 5-7 novembre 2002

Si svolgerà a Palermo dal 5 al 7 novembre 2002 un corposo omaggio ai documentari del regista Gianfranco Mingozzi. 13 titoli cui si aggiunge il primo film a soggetto diretto dal regista bolognese. La Filmoteca Regionale Siciliana vuole stimolare, attraverso le proprie iniziative, la riflessione sul cinema documentario (obiettivo raggiunto anche attraverso altre simili inziative, come gli omaggi a De Seta, Alliata, Wiseman) e linteresse per Mingozzi muove da queste premesse e dallindubbio valore della produzione di questo cineasta. E questa loccasione per recuperare il lavoro di un grande maestro del documentario, che ha tracciato nuovi percorsi e segnato momenti peculiari del documentario in Italia, anche attraverso lapporto di intellettuali e scrittori quali Leonardo Sciascia, Cesare Zavattini, Ernesto De Martino, Ignazio Buttitta. Mingozzi è stato anche un grande didatta del cinema documentario (infatti ha insegnato per anni allex Centro Sperimentale di Cinematografia) e un osservatore attento del Mezzogiorno dItalia (Col cuore fermo. Sicilia, Li mali mistieri, La taranta). Infine, limportanza del fare cinema proposto da Mingozzi e anche nella sua capacita di riflettere sul mestiere del documentarista e sul linguaggio cinematografico.

Gianfranco Mingozzi inaugurerà la retrospettiva a lui dedicata, martedì 5 novembre alle ore 20,30 al Cinema Lubitsch e terrà un seminario sul cinema documentario mercoledì 6 novembre alle ore 17,30 sempre al Cinema Lubitsch. Numerosi dei titoli proiettati saranno in copia restaurata.

La manifestazione è promossa dalla Regione Siciliana - Assessorato dei Beni culturali e ambientali e della Pubblica istruzione, Centro Regionale per lInventario, la catalogazione e la documentazione dei Beni culturali ed ambientali. Filmoteca Regionale Siciliana e realizzata in collaborazione con la Fondazione Scuola Nazionale di Cinema - Cineteca Nazionale. La retrospettiva è a cura di Alessandro Rais (responsabile della Filmoteca Regionale Siciliana) e Giovanni Massa (direttore del festival Il Silenzioso Richiamo della Terra).

La rassegna fa parte della manifestazione, Visioni dArchivio 2002, vetrina annuale di acquisizioni, restauri, attività, progetti e idee in cantiere della Filmoteca Regionale Siciliana, che questanno si articola in tre differenti momenti:

1. Gianfranco Mingozzi. Documentari

2. Il cinema documentario di un Maestro tedesco: Hartmut Bitomsky (13, 14 e 15 novembre 2002) in collaborazione con il Goethe-Institut di Palermo

3. Tra realismo e utopia - Il cinema di Alain Tanner (retrospettiva completa, copie ristampate dagli svizzeri, in versione originale con sottotitoli italiani). Tappa palermitana di una retrospettiva itinerante e che vedrà il regista svizzero ospite.

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Programma

MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 2002

CINEMA LUBITSCH
Ore 18,00:
Note su una minoranza (1964 - 60')
Prodotto dal National Film Board of Canada, il documentario racconta storie di italiani emigrati in Canada: ne segue il filo storico personale ricostruendo le loro vite da emigranti con una particolare asciuttezza, tanto poco consueta all'epoca.

Pantere nere (1970 - 30')
"Who are we? Black panters. What will we do?Free our people. " E' l'inizio di una canzone che militanti delle Black Panters intonavano a una manifestazione a New Haven, dove Bobby Seale doveva essere processato. Mingozzi (e Nicola Caracciolo, consulente per i testi) si inoltrano in uno dei più duri e scomodi argomenti dell'epoca, l'America repressiva di Richard Nixon.

Il sole che muore (1964 - 10')
Documentario sui Nativi Americani (ma allora si chiamavano ancora Indiani)della Riserva di Caughnawaga, a poche miglia da Montreal: il triste dissolversi, lento e inesorabile, di una civiltà ormai confinata nelle Riserve. La commissione ministeriale che attribuiva i premi di qualità ai cortometraggi, bocciò il film di Mingozzi

ore 20,30:
Presentazione della Rassegna, alla presenza di Gianfranco Mingozzi

Ore 21,00:
Con il cuore fermo, Sicilia (1965 - 30')
E' l'opera più nota di Mingozzi, quella che gli ha portato notorietà internazionale (il film vinse il Festival di Venezia del 1965 e l'anno successivo venne candidato al premio Oscar) ma anche una delle opere più travagliate di quegli anni, per difficoltà di gestazione e produzione: inizialmente prodotto da De Laurentiis, dopo varie vicissitudini venne portato a termine dagli stessi autori. Il testo è di Leonardo Sciascia, la consulenza di Cesare Zavattini - vero mentore di Mingozzi - le musiche di Egisto Macchi. Nato nel 1962 come un documentario su Danilo Dolci, "La violenza" (questo il titolo originario) si sviluppò - necessariamente - come una delle prime esperienze di documentazione della mafia, ma fu poi bloccato dalla rinuncia di De Laurentiis a portare a compimento il progetto; infine, dopo anni di traversie anche legali, l'intervento di Sciascia: scrisse un nuovo testo di commento e approvò la decisione di Mingozzi di optare per il titolo definitivo: "Con il cuore fermo, Sicilia".

Gli uomini e i tori (1959 - 10')
La festa di S. Fermino, che si tiene a Pamplona nel mese di Luglio, è ormai nota in tutto il mondo: tori infuriati vengono liberati per le strade della città della Navarra e frotte di giovani desiderosi di mostrare il proprio coraggio si fanno inseguire a rischio della vita. E' una consuetudine atavica, che non poteva non incuriosire l'occhio da antropologo del giovanissimo Mingozzi. Il documentario fu diretto in collaborazione con Jose Font.

La taranta (1962 - 20')
Secondo documentario del regista, divenuto famoso come vero e proprio saggio di Antropologia: non a caso ne fu consulente Ernesto De Martino, che da tempo stava effettuando approfonditi studi sul fenomeno del tarantismo in Puglia. Il documentario, di straordinario impatto visivo e stupefacente scavo antropologico, completato da un commento di Salvatore Quasimodo, fu premiato al Festival dei Popoli del 1962 e selezionato al premio Oscar 1963.

Trio (1967 - 102')
E' il primo lungometraggio a soggetto girato da Mingozzi nel 1967. Tre storie che procedono parallele, la commessa Marisa, il piccolo sbandato Enzo e la frustrata Anna, che fugge da una situazione familiare soffocante. Evidente, nel film, la formazione di Mingozzi, che " pedina"i suoi protagonisti con piglio documentario, tentando di cogliere il carattere e i problemi dei giovani dell'epoca.

MERCOLEDÌ 6 NOVEMBRE 2002

CINEMA LUBITSCH
Ore 17,00:
Con il cuore fermo, Sicilia (1965 - 30') (replica)

ore 17,30:
Conferenza-dibattito con Gianfranco Mingozzi sul linguaggio del cinema documentario

Ore 20,30:
Li mali mistieri (1963 -10')
Ancora la Sicilia, ancora l'emarginazione sociale, questa volta quella dell'infanzia. Commentato da un testo poetico di Ignazio Buttitta, il cortometraggio fu presentato al Festival di Cannes 1963, dove - come scrisse Lino Miccichè - non sfigurò, una volta tanto, accanto alle opere straniere della medesima categoria".

Note su una minoranza (1964 - 60') (replica)

La terra dell'uomo (1988 - 60')
La terra dell'uomo è uno di quei tipici casi di documentario nel (o "sul") documentario, cui Mingozzi ha lavorato più volte. Realizzato per RAI 3 e diviso - originariamente - in tre parti di un'ora ciascuna, il film doveva ricostruire storie, vicissitudini e traversie del noto Con il cuore fermo, Sicilia. Partendo da lì, a distanza di quasi un quarto di secolo, il film evolve autonomamente, diventando una sorta di "ritorno in Sicilia", alla scoperta sia delle persone che allora collaborarono al film vincitore a Venezia (Sciascia, Dolci, ma anche Zavattini) sia di nuove testimonianze (Vincenzo Consolo, Letizia Battaglia). Riflessione sul mondo e sulla sua rappresentazione e, al contempo, acuta riflessione sul mestiere di " documentarista".

Il sole che muore (1964 -10') (replica)

GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE 2002

CINEMA LUBITSCH
Ore 17,30:
Li mali mistieri (1963 - 10') (replica)

La terra dell'uomo (1988 - 60') (replica)

Sulla terra del rimorso (1982 - 58')
Ancora un ritorno, questa volta in Puglia, a riscoprire, venti anni dopo, cosa è rimasto dei trantati, cosa è rimasto delle inchieste di De Martino, per scoprire che ormai i turisti hanno invaso tutto e che - come scrisse Levi Strauss - "Ciò che per prima cosa ci mostrate, o viaggi, è la nostra sozzura gettata sul volto dell'umanità". Straordinaria riflessione, tra l'altro, sul trascorrere del tempo e sulla irreversibilità delle trasformazioni sociali.

Mille e una vita (1978 - 60')
E' uno dei diversi documentari che Mingozzi ha dedicato al cinema. Attraverso l'alternarsi di una lunga intervista a Massimo Girotti e di ampie sequenze dedicate a vari attori più o meno sconosciuti,il regista riesce a restituire il vero e proprio clima di un mondo e di un'epoca. Un lavoro che continuerà con la lunga intervista a Francesca Bertini.

Ore 21,00:
Michelangelo Antonioni, storia di un autore (1966 - 60')
Girato per conto del National Film Board Canadese, il film è il primo che Mingozzi dedicò al mondo del cinema, accostandosi a un autore che già allora era di culto e che, in quell'epoca, stava girando il suo episodio del film "I tre volti", dedicato al lancio come attrice della principessa Soraya. Il film alterna interviste (ad Antonioni, Monica Vitti) con un testo "critico" fuori campo di Tommaso Chiaretti.

L'ultima diva: Francesca Bertini (1982 - 60')
Francesca Bertini fu una delle grandi dive dell'epoca del muto, diretta da registi il cui percorso professionale fu accompagnato - per non dire segnato - dal rapproto con l'attrice (come nel caso di Roberto Roberti, il padre di Sergio Leone). Costruito, come il film su Antonioni, con un'alternanza di interviste e di testo critico, curato, in questo caso (come l'intervista alla Bertini) da Irene Bignardi. Il film fu definito da Giovanni Grazzini "fra le massime testimonianze del nostro cinema e fra i più accattivanti profili d'attrice".

La grande magia (1994 - 20')
Mingozzi ha dedicatoal mondo del cinema opere tra le più interessanti trasmesse dal servizio televisivo pubblico (basti pensare alle sette puntate del 1986 dedicate all'emigrazione dei cineasti italiani in America fin dall'inizio del '900). La grande magia è uno dei più recenti lavori che il regista ha dedicato al cinema.

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Gianfranco Mingozzi: note biografiche.

Gianfranco Mingozzi è nato in provincia di Bologna nel 1932, si è laureato in legge e poi è andato a Roma, dove ha frequentato il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dopo aver a lungo lavorato come assistente e poi aiuto di diversi film diretti da Federico Fellini, iniziò a girare i suoi primi documentari (Gli uomini e i tori, Festa a Pamplona); con La Taranta vinse il Festival dei Popoli e con il successivo, travagliatissimo, Con il cuore fermo, Sicilia, fu premiato a Venezia e candidato al premio Oscar. Il suo primo lungometraggio per il cinema, Trio, è del 1967 e, da allora, Mingozzi ha sempre alternato l'attività di documentarista con quella di regista (secondo le distinzioni che lui stesso fa del modo di produzione delle due diverse forme espressive). Il suo film più recente, Tobia al caffè, è del 2000. Del suo impegno di documentarista Giampiero Brunetta ha scritto che"nasce da un lungo lavoro di prefazione e ricerca, da una serie di incontri, di suggestioni letterarie, antropologiche, di curiosità, di imperativi morali e ideologici, di inquietudini."

Ingresso gratuito

Per informazioni:
Filmoteca Regionale Siciliana c/o CRICD
Piazza Virgilio, 32 - 90141 Palermo - tel. +39.091.6967926 - fax +39.091.6967907, +39.091.585608

Servizi organizzativi:
CLCT Cooperativa Lavoratori del Cinema e del Teatro

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