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Milano
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Milano Incontra la Grecia
dal 7/3/2011 al 12/3/2011
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Segnalato da

Piccolo Teatro Studio




 
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7/3/2011

Milano Incontra la Grecia

Diverse sedi, Milano

Osmosis. IV Festival di teatro, danza, musica e arte contemporana dalla Grecia. In programma due spettacoli teatrali e due appuntamenti con la danza al Piccolo Teatro, incontri, letture e un concerto finale in collaborazione con Moni Ovadia e solisti dell'Orchesta Estudiantina Neas Ionias.


comunicato stampa

A Milano, per il 4° anno consecutivo, si alza il sipario del Festival Milano Incontra la Grecia. Il Festival, che contiene più forme di rappresentazione artistica, oltre a conferenze, mostre e seminari, è ormai un punto di riferimento stabile per il pubblico milanese.

Quando abbiamo intrapreso questo progetto, quattro anni or sono, eravamo convinti che la Grecia contemporanea fosse dotata di un potenziale artistico di altissimo valore. Purtroppo però, tranne che per alcuni casi isolati, difficilmente è possibile esportare questo potenziale all’estero e, di conseguenza, l’immagine della Grecia resta intrappolata all’interno di stereotipi turistici e della sua stessa storia. L’idea, quindi, è stata quella di inaugurare una piattaforma per la presentazione della creatività artistica greca contemporanea con cadenza annuale, che potesse aiutare artisti greci, già affermati e non, a presentare le loro opere a Milano, al famoso Piccolo Teatro (come una prima fermata del nostro viaggio-visione, che si è sviluppato ed è cresciuto nel corso del tragitto).

Il Festival si è evoluto e insieme ad esso si è sviluppato anche il nostro concetto di promozione della Grecia contemporanea. Innanzitutto la nostra prima intenzione era di creare un programma eclettico e coerente, attuabile con costi contenuti. Parallelamente, abbiamo appurato da subito (senza aver la pretesa di aver fatto la scoperta del secolo) che opere, sotto forma di collaborazione, coproduzione o interazione, coinvolgono maggiormente gli spettatori. Così abbiamo intrapreso una serie di tentativi per mettere in contatto, attraverso nostre produzioni, artisti greci e stranieri e istituzioni greche e italiane. Infine, abbiamo suddiviso il festival e l’abbiamo ubicato in vari spazi all’interno della città, per ottenere, per l’appunto, che realmente “Milano incontrasse la Grecia”.

Da qui siamo giunti alla conclusione che, con questa identica modalità, gli artisti greci possono avvicinare qualsiasi pubblico, non solo quello italiano. Così portiamo avanti il nostro obiettivo finale: cioè che la Grecia incontri presto anche altre città europee e che si crei, pertanto, un festival errante, una specie di road show, dal quale scaturisca l’esibizione della creatività greca nel corso dell’anno. Sfruttando il concetto di festival errante all’interno degli stati europei, si potrà creare una rete multiculturale il cui nucleo centrale sarà l’espressività artistica greca.

Abbiamo creato il programma di quest’anno all’interno di questa concezione: il tema di base è costituito da crocevia geografici, storici, da punti d’incontro tematici, temporali e anche sentimentali. In questo modo, tramite un gioco di abbinamenti, Carlo Michelstaedter ha incontrato testi di Eraclito nell'Eremo di Teodoros Terzopoulos, mentre l’energia positiva si è avvicinata alla morte, all’interno del testo provocatorio di Lena Kitsopoulou, M.A.R.I.L.U.; la doppia rappresentazione (double bill) del coreografo greco Andonis Foniadakis ha incontrato la compagnia di danza turca dei Taldans; il performer italo-istraeliano Moni Ovadia collabora con i solisti della Estudiantina di Nea Ionia, e in una nuova dialettica si contrappongono due installazioni, realizzate indipendentemente, di due importanti artisti greci, Lizzie Calligas e George Hadjimichalis, nella mostra del Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Salonicco. Gli abbinamenti sono tanti e svariati e attendiamo con impazienza e curiosità le reazioni del pubblico.

In un periodo in cui quasi tutto ciò che ha a che fare con la Grecia sembra rimandare all’idea della “crisi”, noi abbiamo scelto di avvicinarlo alla cosa più bella: l' arte. Questo è il nostro modo per far salire le azioni della Grecia nella Borsa mondiale, poiché crediamo nella creatività come strumento fondamentale per la conservazione di un’identità.

Programma

M.A.R.I.L.U.
8 Marzo 2011, 19.30, Piccolo Teatro
Teatro Nazionale di Grecia
Regia: Lena Kitsopoulou, Maria Protopappa
Scene - Costumi: Elli Papageorgakopoulou
Musiche a cura di: Lena Kitsopoulou, Maria Protopappa
Assistente di regia: Zenia Kontaratou
Interpreta Maria Protopappa

Una donna parla con il pubblico, con se stessa, con tutto ciò che le accade intorno. In un respiro le sue parole si riversano, commoventi, dolci e amare, sarcastiche, a volte quasi divertenti... un fiume di parole che ci trascina in un mondo tutto suo, ma che ci è anche molto familiare.
Questo monologo è costituito dai pensieri quotidiani di una persona qualunque, che «si avvicina sempre più alla morte». Cerca di estremizzare la visione negativa della vita. Insiste che celare la fatalità con il mantello di una «energia positiva» è semplicemente un modo per nasconderla. La paura, l'ansia per la morte, la demistificazione della paura di fronte a concetti come «negativismo», o «depressione», o «mancanza di spirito di adattamento»: tutto ciò per M.A.R.I.L.U. rappresenta un aspetto della realtà.
Lena Kitsopoulou

EREMOS
9 Marzo 2011, 20.30, Piccolo Teatro
Teatro Stabile dell'Umbria
Teatro Brunello Cucinelli
Emilia Romagna Teatro
Teatro Attis
Regia-scene: Teodoros Terzopoulos
Testi: Carlo Michelstaedter, Eracleto
Interpreta: Paolo Musio, con la partecipazione di Teodoros Terzopoulos

Un rito sacrificale. Un appello ad una umanità disorientata, in una situazione di pericolo. Un appello urgente, necessario. Lo spettacolo intitolato Eremos, dai testi di Carlo Michelstaedter, per la regia di Teodoros Terzopoulos nasce dalla collaborazione tra il maestro Terzopoulos, regista di fama internazionale e Paolo Musìo, attore per Testori, Ronconi, Nekrosius. Tale ricerca comune risale al 1994, al tempo dell'allestimento della tragedia di Sofocle “Antigone”, presso il Teatro Olimpico di Vicenza, poi ad Epidauro e a Seul, a Pechino e Shizuoka, in Giappone. I materiali testuali sono stati tratti dallo stesso Paolo Musìo dall'opera “La persuasione e la Rettorica” di Michelstaedter (Adelphi) e costituiscono gli scritti per una tesi di laurea in filosofia che l'autore non discusse mai, per essersi tolto la vita appena ultimato il lavoro. Il testo è anche formalmente inclassificabile ed in esso le due parole del titolo assumono significati del tutto peculiari. “Persuasione” è il tentativo, sempre vanificato dalla manchevolezza irriducibile della vita, di giungere al possesso di se stessi. “Rettorica” è l'apparato di parole, gesti, istituzioni con cui viene occultata l'impossibilità di giungere alla persuasione. Contro questo apparato Michelstaedter si scaglia con tutte le sue forze, con grande lucidità e feroce sarcasmo, nello sforzo di abbattere ogni costruzione illusoria di certezze, rompere ogni velo che costituisca un “ornamento dell'oscurità”. La parabola rapidissima della vita di Michelstaedter, insieme alla sostanza del suo pensiero costituiscono per Terzopoulos e Musìo un materiale ricchissimo per profondità ed implicazioni intorno al tema dello “stare nel dolore”, dell'esistenza come continua perdita, e sono un ponte per il dialogo tra culture innestate una nell’altra nel contesto mediterraneo.

Lo spettacolo della durata di circa 50 minuti, proposto in versione di monologo con Paolo Musìo e l’eventuale partecipazione di Terzopoulos come regista in scena, consiste in un solo gesto fondamentale, una verticalità senza compromessi e mediazioni, nello stile che contraddistingue da sempre il teatro del maestro Terzopoulos, nell’uso del testo, nell’ azione rituale, nell’ organizzazione dello spazio e la scansione del tempo.

Eremos è caratterizzato da una comunicazione frontale, elementare, si rivolge a tutti. Nasce dalla necessità di cercare in profondità nella grande tradizione del teatro classico gli strumenti per comunicare in un mondo che deve fondare di nuovo le regole della convivenza. Nasce dalla necessità di tornare ad interrogare le radici della nostra cultura sul senso della vita, morte, dolore, io, natura, altro da sé. L’indagine è condotta “A caldo” da una voce isolata in un maniacale flusso di parole, cui dà corpo Paolo Musìo. Al centro della scena è una mente persa in un altrove da cui sorgono inafferrabili visioni, frammenti di storie, violentissime invettive, espressione di un individuo in atto di creare il labirinto in cui si perde, una mente che insegue un ragionare affilato come una lama, in cui il pensiero del poeta e filosofo goriziano Carlo Michelstaedter, morto suicida nel 1910, perde ogni connotazione dialettica, di esposizione del discorso, per farsi corpo, gabbia, energia, fiamma, conflitto in atto nel presente.

Piattaforma di danza contemporanea
SEK SEK
12 Marzo 2011, 19.30, Piccolo Teatro
Taldans Dance Company (Turchia)
Coreografia - Ideazione: Mustafa Kaplan, Filiz Sizanli
Interpreti: Mustafa Kaplan, Filiz Sizanli
Costumi: Petra
Produzione: CATI Contemporary Dance Artist Association, Istanbul
Centre National de la Danse, Paris

I corpi di un uomo e di una donna sperimentano le forze opposte e cercano un equilibrio tramite il loro reciproco influsso. Lavorano in scala, utilizzando come unità di misura il corpo. Misurano lo spazio e il rapporto dei corpi all'interno di esso. Lo stesso corpo, tuttavia, può essere considerato come superficie e come suolo, sul quale è anche possibile camminare...
Questo spettacolo, del gruppo teatrale turco Taldans, ha girato il mondo e per la prima volta è rappresentato a Milano, nello stesso giorno in cui viene presentata l'opera di Antonis Foniadakis, con l'intento di creare un crocevia tra Grecia e Turchia: una piattaforma di dialogo, attraverso la danza moderna.


LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
12 Marzo 2011, 21.30, Piccolo Teatro
Apotosoma Dance Company (Grecia)
Coreografia-costumi: Antonis Foniadakis
Interprete: Ioanna Toumbakari
Musica di: Igor Stravinskij
Luci: Eugenio Tzafestas

Un assolo di danza astratto, sulle note del capolavoro di Igor Stravinskij: «La sagra della primavera». Questo assolo è una sfida per il coreografo Antonis Foniadakis e per Ioanna Toumbakari, che lo interpreta, in quanto il corpo femminile si trova ad affrontare la sua stessa natura. Passa dal quotidiano, all'estatico.

Con un riferimento alle civiltà dell'Amazzonia, il corpo seminudo, quasi sotto ipnosi, si abbandona ad una sequenza di passi ritmati, coprendo, in senso circolare, la parte esterna dello spazio scenico. Il centro della scena è inutlizzato, fino a quando non fa il suo ingresso la musica, creando i presupposti per il duello tra suono e movimento. Momenti di tensione interiore alimentano il corpo: a volte con forza ed esplosività, a volte attraverso un silenzioso autocontrollo, come un animale nell'istante in cui sta per attaccare la sua preda.


DA SMIRNE AL PIREO
Concerto dei solisti dell'Orchestra Estudiantina* Neas Ionias. Con la partecipazione di Moni Ovadia
13 Marzo 2011, 21.00

Il sipario del festival si chiuderà in collaborazione con il noto performer Moni Ovadia, insieme ai solisti dell'Orchesta Estudiantina Neas Ionias. Moni Ovadia, che conosce e ama le canzoni del genere del Rembetiko e questo gruppo di straordinari musicisti, faranno vivere al pubblico un'esperienza musicale unica. Un affresco musicale dedicato al periodo in cui sono state incise, per la prima volta, canzoni greche su dischi a 78 giri, a Smirne e Costantinopoli.

Una storia terminata ingloriosamente, a causa dei tragici avvenimenti storici, culminati con la cosidetta «catastrofe dell'Asia Minore» del 1922. La musica ritrova però la sua strada e rinasce attraverso le vite dei profughi greci, che inizialmente si insediano al Pireo e successivamente in ogni angolo della Grecia. I ricordi e i rimpianti della civiltà greca al suo apice, hanno dato forma a un nuovo movimento musicale: il Rembetiko.

Il concerto si terrà al Blue Note, a Milano.

* Estudiantina: tipo di orchestra, attivo principalmente verso la fine dell'Ottocento. Nel primo quarto del Novecento si è diffuso a Costantinopoli e a Smirne. Ha cessato di esistere poco dopo la catastrofe dell'Asia Minore.

Location-Biglietti
Piccolo Teatro Studio
Via Rivoli, 6 (MM Lanza), Milano
Prezzi
Intero: 15 euro
Informazioni e prenotazioni:
Per chi chiama dall'Italia: 848.800.304
Per chi chiama dall'estero: +39 02 42411889
Orario apertura al pubblico: Lunedi e Sabato 9.45-18.45 & Domenica 10-17.
Prenotazioni on-line www.piccolocard.it

Blue Note di Milano
Via Pietro Borsieri, 37, Milano
Prezzi
Pre-vendita: 20 euro
Alla porta: 25 euro
Info e prenotazioni: +39 02 69016888
Orario per il pubblico: Martedi e Sabato 14-22
Prenotazioni on-line www.bluenotemilano.it

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