Il progetto espositivo, ideato dalla Vidovic si ispira a View, realizzato nel 2002 alla Galleria SC di Zagabria e consiste in una mostra che comprende una serie di opere recenti, tra fotografie e video, di cui alcune per la prima volta presentate in Italia. A cura di Paolo Campiglio.
Il giorno 11 novembre 2002 inaugura presso l’Associazione Culturale Studioventicinque di Milano, a cura di Paolo Campiglio, la mostra personale di Dubravka Vidovic, artista croata da
alcuni anni residente a Milano.
Il progetto espositivo, ideato dalla Vidovic per
lo spazio dello Studioventicinque si ispira a View, realizzato nel 2002 alla
Galleria SC di Zagabria e consiste in una mostra che comprende una serie
di opere recenti, tra fotografie e video, di cui alcune per la prima volta
presentate in Italia.
Il lavoro della Vidovic si interroga sulle opposte
polarità del mondo di natura e quello delle consuetudini, sull’analisi dei sensi
umani e sulla cancellazione delle tracce, sugli scarti e sui vuoti della
comunicazione, innescando processi di pensiero che, partendo da un’analisi
delle relazioni quotidiane, dei gesti infraordinari, trascendono l’immediatezza
del messaggio.
Nelle sue opere è evidente un impiego consapevole dei diversi
media (il video, la fotografia o l’installazione) a seconda delle peculiari
esigenze espressive; in ogni lavoro della Vidovic vi è una componente ironica,
elemento caratteristico del suo approccio alla realtà , tesa a ribaltare le
consuete associazioni logiche, a scombinare gli automatismi, ponendo a confronto
elementi afferenti a un’ovvietà dello sguardo con altri che mettono in
discussione ogni lettura univoca.
Il suo autoritratto presenta una sequenza di
graduale sottrazione dello sguardo, della vista, sia da parte dell’artista,
raffigurata con un cappello che, scatto per scatto, oscura gli occhi, sia da
parte di chi guarda, che assiste a una parziale sottrazione dell’immagine
figurata: in realtà si tratta di un progressivo oscuramento attuato mediante un
copricapo dove, tuttavia, è accentuata la capacità del sogno, secondo un sistema
direttamente proporzionale indicato dalla Vidovic con una scritta apposta in
calce a ciascuna fotografia.
Anche nel video Crossing Shores Thought, in
un’aura di sospensione metafisica dovuta alle prime luci dell’alba, è il gesto
comune e ordinario del camminare che pare assumere un senso di alta
spiritualità , ispirato a una sorta di immersione totalizzante nella luce: la
Vidovic rasenta una lettura sentimentale, accentuata dagli elementi
effettivamente ''simbolisti'', riferibili a una dimensione storica da primo
Novecento, dichiaratamente evocata, tuttavia è la nostalgia di un equilibrio il
vero soggetto della rappresentazione. La sospensione tra fisico e metafisico si
riferisce alla quotidiana necessità di un rapporto di vera comunicazione, è il
simbolo di una condizione generazionale sospesa tra l’incombenza di una
relazione comunicativa per simboli astratti, per media che operano
sistematicamente una cancellazione delle tracce, e l’inevitabile urgenza di un
rapporto reale tra gli esseri umani, e tra questi e l’infinito della natura.
Dubravka Vidovic è nata a Zara (Croazia). Dal 1995 vive a Milano, dove ha
compiuto gli studi presso l’Accademia di Brera di Milano.
L’artista è stata
selezionata nel 1999 per il Work shop con Haim Steinbach alla Fondazione Antonio
Ratti e per il Premio d’Arte Mercedes Benz. Tra le principali mostre
collettive si annoverano Tracce di un seminario 3 e Note: Nostalgie nello spazio
di Viafarini a Milano (2000) ; Selection Mercedes Benz Art Prize a Documenta
Halle, Kassel e presso Museum Ludwig, Aachen (2000-01); Digging the channel in
Mobius, Boston (2001). Il suo video è stato presentato al Artissima 2001 dalla
Galleria Neon, Torino; ha partecipato inoltre al Lazareti Media Art Forum - 1st
International forum of experimental film, video and new media technologies, a
Dubrovnik (2002) ; Video It n. 4., Torino; Entr’acte - The Basement Tapes a
Palazzo Albiroli, Bologna. Tra le prinicpali mostre personali : Waterwalkers in
Graffio, Bologna (2001); View alla Galerija SC di Zagabria(2002); Maestri
alla Galerija Viseslav, Nin (2002).
Studioventicinque
via Col Di Lana 14, Milano
Orario: da lunedì a Venerdì ore 15,30 - 19,00; Sabato su appuntamento.