Nell'anno della Cultura Ungherese Studio si e' proposto di far conoscere al pubblico italiano i lavori degli artisti ungheresi più promettenti. Gli artisti scelti si sono distinti per la loro ricerca spinta e innovativa, tutti utilizzano la fotografia come strumento con cui rappresentare le esperienze intime, personali e quotidiane o filtrare le emozioni sociali e collettive.
L'arte contemporanea ungherese attraverso la fotografia
LOOP House-Gallery,
San Cesario di Lecce e Universita' degli Studi di Lecce
23 novembre - 28 dicembre 2002
LA MOSTRA
Nell'anno della Cultura Ungherese in Italia, STUDIO FKS, galleria e
laboratorio per l'arte contemporanea con sede a Budapest, propone al
pubblico italiano una selezione di opere dei più interessanti artisti
ungheresi dell'ultima generazione.
L'arte in Ungheria è tornata a costituire motivo e luogo di confluenza,
di riflessione ed elaborazione di una forte identità collettiva. Tra le
numerose tendenze, mezzi e vocazioni espressi dalla recente produzione
artistica di questo paese, la fotografia è stata scelta come medium
privilegiato in cui confluiscono diversi approcci e attitudini
dell'arte visiva e del suo rapporto con la società contemporanea.
In particolare, gli artisti coinvolti si contraddistinguono per un
singolare uso della tecnica fotografica e della poetica delle immagini,
utilizzata come strumento di documentazione e di riflessione, di
rappresentazione di esperienze ora intime e personali ora sociali,
politiche e collettive. La fotografia si fa oggetto d'arte visiva,
incorporando la materialità del reale oltre che la sua immagine,
attraverso l'uso della tridimensionalità , della superposizione di
elementi, della fragmentazione dell'esperienza percettiva nello spazio
e nel tempo. In questi lavori s’interroga la fotografia nel suo
procedimento tecnico e tecnologico, nella sua superficie plastica,
iconica e iconografica, nella sua intrinseca vocazione ad essere
documento, archivio privato e collettivo di vita e di storia, in un
gioco incrociato di sguardi, percezioni ed emozioni.
STUDIO FKSE
Studio è una istituzione per l'arte contemporanea che funziona anche
come galleria e laboratorio, nata 43 anni fa in stretta collaborazione
col Ministero della Cultura d'Ungheria, e' costituita da più di 300
artisti visivi, storici dell'arte, curatori, filosofi e critici
dell'arte. Studio è anche ordine nazionale di tutela professionale per
artisti ed ha lo scopo di promuovere quelli esordienti e di introdurli
nella vita artistica e culturale nazionale e internazionale. A tal
fine Studio fornisce un appoggio organizzativo e cura la diffusione di
materiale informativo, in stretta collaborazione con Università , Musei,
Laboratori e Fondazioni pubbliche e private, europee ed internazionali.
Particolare attenzione viene data ai programmi di scambio, con lo scopo
di ampliare le opportunità di interazione tra giovani artisti ungheresi
e stranieri, attraverso l'attivazione di borse di studio e programmi di
collaborazione internazionali. Gli artisti fruitori dello scambio sono
tenuti ad interagire con artisti e curatori ospitanti, a partecipare a
conferenze e a presentare il proprio lavoro e il contesto in cui
operano.
LOOP HOUSE GALLERY
Loop House Gallery, la casa galleria nata in un palazzo del Settecento
di San Cesario di Lecce a cura di Alessandra Pomarico e con una sede
operativa a Lecce, è al suo terzo anno di programmazione nell'ambito
dell'organizzazione di mostre, incontri, eventi culturali e residenze
internazionali per artisti. Il rapporto con Studio risale al settembre
del 2000 quando l'associazione ungherese fu invitata a partecipare
a"Organismi d'arte Indipendente" all'interno dei progetti Oreste. Tale
forum aveva come obiettivo la costituzione di un network internazionale
per l'arte e la cultura. Nello stesso anno gli artisti ungheresi più
giovani parteciparono per la terza volta al workshop internazionale
d'arte collettiva curato da Progetto Oreste. L'esperienza maturata in
queste diverse occasioni ha motivato la fondazione Studio a scegliere
Lecce come sede privilegiata di un nuovo scambio fra curatori,
progettisti e artisti.
LO SCAMBIO
Questa mostra e residenza vogliono essere una nuova occasione per
approfondire le relazioni fra i giovani artisti ungheresi e italiani.
Nel 2003 Studio s'impegna ad organizzare, in collaborazione con
istituzioni, critici e curatori italianai, una mostra e una residenza
di giovani artisti italiani a Budapest nello Studio Galeria e in altri
luoghi deputati all'arte della capitale ungherese.
GLI ARTISTI
Szabó Dezs riprende nelle sue fotografie modelli e maquettes in
plastica che egli stesso costruisce. L'artista elabora una sua
personalissima visione manipolando la realtà oggettiva attraverso una
tecnica che restituisce un effetto pittorico all'immagine.
Szigeti András ad un primo sguardo sembra ritrarre una realtà virtuale,
invece raffigura spazi interni e esterni reali ma attraverso una
elaborazione formale vicina all'astrazione.
Le sue opere, realizzate con tecniche tradizionali, sono rielaborate
attraverso la sovrimpressione di oggetti o l'utilizzo di immagini
bidimensionali, mettendo in questione il tradizionale ruolo
documentario della fotografia, interrogandosi sull'automatismo
dell'interpretazione e dell'informazione iconica e fotografica.
Eperjesi Ãgnes sperimenta metodi e tecniche complessi, sfruttando la
tecnologia piu' avanzata ma piegandola al proprio linguaggio, con un
approccio inedito ed originale.
Kámán Gyöngyi lavora con diversi tipi di media, dalla fotografia
tradizionale a quella manipolata, dal piccolo plastico all'obbiettivo.
Con particolare sensibilità egli conferisce una nuova centralita'
all'animo umano e indaga temi e concetti filosofici.
Anche Gyenis Tibor al momento dello scatto manipola la realtà da
fotografare e non la foto stessa, intervenendo direttamente
sull'ordine della natura. Le sue opere sono fotografie concettuali in
cui diventa sottile il confine tra verosimile e inverosimile e barcolla
ogni certezza sulla realtà .
Szacsvay Pál riproduce oggetti sui quali vengono proiettate delle
diapositive, l'immagine finale è dunque data dalla superposizione di
due e più segni, e forte è lo straniamento che questo accostamento
produce sulla percezione dell'osservatore.
La serie "Originalcopy" di Esterházy Marcell si basa sul recupero di
fotografie trovate che divengono strumento di analisi e materiale da
destrutturalizzare, disperdere, moltiplicare, nello spazio e nel tempo.
Questo processo dinamico riconduce ai mutamenti profondi che
caratterizzano, per l'artista, dimensioni lontane e la stessa
trasformazione intima ed emozionale dell'uomo.
A LATERE
Eventi performativi e installazioni a latere della mostra fotografica,
per introdurre agli artisti ungheresi parte della produzione dei loro
colleghi italiani e per approfondire la conoscenza del sistema di
formazione, produzione e circuitazione dell'arte in Italia.
Video pARTy, a cura della cooperativa Gluck e Luigi Negro: un inedito
allestimento in una ex scuola elementare con installazioni e proiezioni
di opere video di giovani artisti di talento e filmmakers italiani. (28
novembre 2002, seguirà comunicato stampa)
FORUM artisti, curatori, storici dell'arte e della fotografia
ungheresi ed italiani si incontrano per confrontare i diversi sistemi e
tendenze dell'arte nei rispettivi paesi. In collaborazione con
l'Università degli Studi di Lecce e l'Accademia di Belle Arti di Lecce.
AD HOC "gite" tematiche condotte da artisti locali in luoghi
suggestivi del Salento per far conoscere agli ospiti ungheresi le
peculiarita' del nostro territorio, la sua storia, le sue tradizioni
attraverso gli occhi e lo spirito di chi ci abita e vi conduce una
pratica artistica.
Curatori ungheresi della mostra:
Pálfi Judit, Harkà nyi Judit e Faludi Laura
I coordinatori artistici in Italia:
Luigi Negro, Alessandra Pomarico
Loop House Gallery
Lecce e San Cesario, via Russo +39 348 3114607