L'artista si confronta con lo spazio della Fondazione Merz presentando cut papers in libere evoluzioni sulle pareti, una video-installazione, disegni, collage e tempere. Intorno alla mostra ruotano una rassegna di film a cui e' fortemente legato e ispirato il lavoro di Walker e un convegno internazionale sulla dimensione politica e psicologica degli stereotipi razziali (25 e 26 marzo).
A cura di Olga Gambari
Il progetto dedicato alla figura di Kara Walker, curato da Olga Gambari, si terrà a Torino a
partire dal 25 marzo 2011 e si declinerà in quattro momenti. Intorno alla mostra alla
Fondazione Merz (aperta al pubblico dal 25 marzo al 3 luglio), ruoteranno una rassegna di film
a cui è fortemente legato e ispirato il lavoro di Kara Walker al Museo Nazionale del Cinema
(Cinema Massimo, 27 marzo), un convegno internazionale sulla dimensione politica e
psicologica degli stereotipi razziali (25 e 26 marzo) e un workshop (21 e 22 marzo), entrambi
a cura di Luca Morena, con la partecipazione di studenti dell’Accademia Albertina e della
Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Al workshop parteciperà anche la
giornalista e scrittrice Rebecca Walker che introdurrà la figura di Kara nel convegno e
presenterà il suo ultimo libro al Circolo dei Lettori mercoledì 23 alle 18.30. Inoltre, il
Dipartimento Educazione Fondazione Merz ha in preparazione un programma di attività
didattiche che proseguirà per tutta la durata della mostra.
Kara Walker, che sarà presente a tutti gli eventi, si confronterà con lo spazio della
Fondazione Merz presentando cut papers in libere evoluzioni sulle pareti, una video-
installazione, disegni, collage e tempere. Il progetto che la coinvolge è incentrato sulla
memoria mitica che prende forma nel suo lavoro, una memoria in costante metamorfosi in cui
la dimensione biografica si colloca in connessione con l’esperienza collettiva. Una vicenda
storica come quella della nascita della comunità afroamericana negli Stati Uniti, legata a secoli
di schiavitù e alla successiva difficile integrazione razziale diventa materia dalla quale Kara
Walker può attingere per i suoi racconti figurativi, giocati sull’ombra, sulla sagoma. Le sue
silhouette nere si muovono in una terra visionaria e metaforica, tra giorno/notte e luce/buio.
Storie ferocemente realistiche, allegorie dallo humor nero rappresentate in installazioni, video,
scenografie, marionette, ombre cinetiche, wall drawing, collage su vari supporti, dal muro alla
tela. Ma anche disegni, tempere, miniature e grandi dimensioni per racconti dinamici che
aleggiano in una dimensione in cui il grottesco sfiora il dramma. In un anno come il 2011 che
sarà per l’Italia e per Torino l’anno della memoria, le storie di Kara Walker diventano mito,
fiaba e pur avendo radici precise, assurgono a narrazioni universali.
Kara Walker, nata a Stockton in California, ma cresciuta ad Atlanta in Georgia, dopo la laurea all’Atlanta College of
Art nel 1991 ha ottenuto il suo MFA alla Rhode Island School of Design nel 1994. Kara Walker è conosciuta per la sua
schietta indagine su temi come la razza, il genere, la sessualità e la violenza, realizzata attraverso la creazione di
silhouette, che hanno dato vita a opere ospitate in numerose mostre in tutto il mondo. Il suo progetto più importante è
Kara Walker: My Complement, My Enemy, My Oppressor, My Love, inaugurato a The Walker Art Center, Minneapolis,
MN nel febbraio 2007, prima di essere ospitata da ARC/ Musée d’Art moderne de la Ville de Paris, Francia; The
Whitney Museum of American Art, New York, NY; The Hammer Museum, Los Angeles, CA; e infine dal Museum of
Modern Art, Fort Worth. Recentemente, altre mostre personali le sono state dedicate al CAC Málaga, Centro de Arte
Contemporáneo de Málaga, Spagna e al MDD - Museum Dhondt-Dhaenens in Deurle, in Belgio, entrambe nel 2008.
Nel 2007 ha partecipato a 52. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e nel 2002 ha rappresentato
gli USA alla 25° Biennale di San Paolo in Brasile. Kara Walker ha ricevuto numerosi premi, tra cui il John D. and
Catherine T. MacArthur Foundation Achievement Award nel 1997, il Deutsche Bank Prize nel 2000 e nel 2008 lo United
States Artists Eileen Harris Norton Fellowship. I suoi lavori sono inclusi in numerosi musei e collezioni pubbliche, tra
cui: The Solomon R. Guggenheim Museum, New York; The Museum of Modern Art, New York; The Metropolitan
Museum of Art, New York; The Tate Gallery, London; il Centro Nazionale per le Arti Contemporanee, Roma e la
Deutsche Bank, Frankfurt. Vive e lavora a New York City.
Ufficio Stampa Ilaria Gai + 39 338 9230234 - Carola Serminato + 39 349 1299250 –
stampa.fondazionemerz@gmail.com
Conferenza stampa 24 marzo, ore 11.00 – Circolo dei lettori, Via Bogino 9 - Torino
Inaugurazione 24 marzo 2011, ore 19
Fondazione Merz e altri luoghi
via Limone, 24 - Torino
Orari martedì - domenica 11 - 19
Biglietti € 5,00 intero, € 3,50 ridotto (studenti, gruppi organizzati min. 10 persone)
Gratuito: bambini fino a 10 anni, maggiori di 65 anni, disabili e ogni prima domenica del mese