Antonio Colombo
Milano
via Solferino, 44
02 29060171 FAX 02 29060171
WEB
Sergio Calatroni / Oji Design
dal 11/4/2011 al 29/5/2011
mart-sab 15-19

Segnalato da

Antonio Colombo Arte Contemporanea




 
calendario eventi  :: 




11/4/2011

Sergio Calatroni / Oji Design

Antonio Colombo, Milano

Antonio Colombo inaugura per Little Circus la mostra personale di Sergio Calatroni dal titolo Napoli - Tokyo 7x7. In mostra 14 Fotografie in bianco e nero di due citta' di frontiera. Inoltre in occasione della settimana del design un'installazione-esposizione di Oji, arricchita dalle interpretazioni fotografiche di Stefania Romano.


comunicato stampa

-------english below

Antonio Colombo inaugura per LITTLE CIRCUS, la mostra personale di Sergio Calatroni dal titolo Napoli - Tokyo 7x7. 14 Fotografie in bianco e nero. Stigmate di due città di frontiera di fronte il mare, stampate Ink Jet su carta P.P.F25, formato 18x13 in serie limita di 28 copie firmate e numerate.

Una serie stampata al platino, su carta a mano, formato 33x40 da Sergio Devecchi compone una cartella stampata in edizione limitata di 14 copie, numerate e firmate.

Due componimenti poetici originali di Luigi Cerantola, calligrafati dall’autore su carta giapponese, dedicati a Napoli e Tokyo, nel formato 21x29,7 accompagnano la mostra. Sono presenti in cartella firmati e numerati.

• Guardando intorno

Le foto in bianco nero di Kanemura Osama, From Stop Tokyo, 1996, Keihin Machine Soul, 1996, di Catherine Wagner, Fossile,1996, di John Gossage, Land, 1994, di Timothy O’Sullivan, Ruin of the Pueblo San Juan,New Mexico,1874, e ancora…
Tanti fotografi. Molte, moltissime immagini. Un elenco lungo, impossibile da fare. Poi, gli anonimi, i pionieri della fotografia. Enumerazione interminabile.
Tutti gli Icari che hanno bruciato negativi su negativi per catturare un’immagine.
Una buona, una sola che conta. Che impressiona la memoria collettiva. Che fa storia.
La fotografia è un’arte eroica. Bisogna battersi fisicamente e mentalmente con tutto quello che s’incontra.
Incontro e rivelazione. Attimo. Nulla.
Questo è quello che mi piace di questa forma di meditazione.
Non è un lavoro. Non lo può essere.
La fotografia è solo la prima tappa verso lo sconosciuto.
Punto di partenza e di fine.
Firmamento.

• Perché Napoli e Tokyo
Due città di fronte al mare. Naufraghe. Rovine di un metodo sempre inapplicabile, dove la violenza dei desiderî rimane intatta, anzi si rigenera immediatamente, e le immagini come i pensieri sono ombre fluttuanti che penetrano come un ago l’esistenza.
ue luoghi dove la forza si concentra nella diversità, non nell’unità, e l’immagine pura è il distillato dall’incompiuto.

• Le cose del mondo. Un istante sospeso
In questo mondo le cose si manifestano tutt’insieme, contemporaneamente.
Sono disponibili e hanno intensità diversa. Hanno forma chiara ed oscura.
Possiedono intimità e forza d’attrazione. Sono proiezioni della nostra mente.
Sono sempre insufficienti e assenti. Mancano di spiegazione.
Svaniscono come appaiono.
Non sono.

• Intorno alla chiarezza
Splendore. Essenza celeste. La luce. Straordinaria chiarezza. Una forza che scardina il senso delle cose conosciute. Assenza di buio assoluto. Pura energia in fondo ad ogni immagine che rivela qualche cosa oltre il visibile e il comprensibile.
La chiarezza, l’evidenza dell’assoluto invisibile.

Sergio Maria Calatroni
Una Biografia Semplice

Quello nato a Santa Giuletta, Pavia, il paese delle bambole nel 1951
Che odorò i colori ad olio nello studio di Angelo Baroni a Pavia
Perseverante nel fare arte a parte negli anni millenovecentosettanta
Quello delle montagne dell’Atlante in Marocco e monte di Portofino a disegnar tessuti
Segnato dal fuoco del Made in Italy ricamò regie di filate, grafica, allestimenti
Intanto partorì Zeus che forgiava mobili di metallo esili e neri
Sbarcò a New York ha impiantare nella zona alfabetica una galleria d’arte
Non sazio tenne a battesimo una galleria d’arte a Mediolanum
Quello degli scritti contradditori sul design nel bel paese e nel mondo
Intrecciatore di altre storie,progetti, cose,fatti,esperimenti,gruppi di ricerca
Che disegna negozi di moda con puro dettaglio
Quello di Hanae Mori e le vetrine d’arte
Quello che non ama le commemorazioni e vive a piedi nudi
Chiamato a parlare, tenere lezioni, stage, seminari, work shop, usa la poesia
All’occorrenza umano,architetto, fotografo,illustratore,grafico,art dealer, critico
Fondatore di scuole dove nessuno se le aspetta, ne le immagina
A ripetizione docente alla The Tokyo University
Per la bellezza e i suoi trucchi, si e’ prestato a Shiseido a disegnare confezioni
Quello dei premi internazionali, presi e dimenticati
Che viaggia sempre in terza classe, e veste di blu scuro,usa una bici Cinelli
Che usa la porta d’ingresso per uscire
Che non ha itinerario
Quello appassionato alla vita di ogni attimo
Quello che e'...

In concomitanza:

GOOD IDEAS NEVER DIE / A PICTURE OF OJI

Visioni in bianco e nero, incubi formali, armate-giocattolo che attaccano idee invincibili: Oji presenta la Design Collection 2011 con
un'installazione-esposizione insolita, curata da Giuseppe Pulvirenti ed arricchita dalle interpretazioni fotografiche di Stefania Romano.
L' evento avrà luogo a Milano presso la Galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea, in Via Solferino 44, per tutta la durata della Design Week (12-17 Aprile 2011).


------------------english

Antonio Colombo presents, for LITTLE CIRCUS, the solo show by Sergio Calatroni entitled Naples - Tokyo 7x7. 14 black and white photographs. Stigmata of two cities by the sea. Inkjet prints on P.P.F25 paper, 18x13 cm, in limited editions of 28 signed and numbered copies.

A series of platinum prints on paper, format 33x40 cm, made by hand by Sergio Devecchi, forms a printed folder in a limited edition fo 14 numbered and signed copies. Two original poems by Luigi Cerantola, written in calligraphy on Japanese paper, on Naples and Tokyo, in the format 21x29.7 cm, accompany the show. They are signed and numbered and included in the folders.

• Looking around

The black and white photographs of Kanemura Osama, from Stop Tokyo, 1996, Keihin Machine Soul, 1996, of Catherine Wagner, Fossils, 1996, of John Gossage, Land, 1994, of Timothy O’Sullivan, Ruins of the Pueblo San Juan, New Mexico, 1874, and more…
Lots of photographs. Many, a great many images. A long list, impossible to make. Then the anonymous works, the pioneers of photography. Interminable enumeration.
All the Icaruses who burned negatives upon negatives to capture an image.
One good one, just one that counts. That makes an imprint on collective memory. Makes history.
Photography is a heroic art. You have to do battle, physically and mentally, with everything you encounter. Encounter and revelation. The instant. Nothing.
This is what I like about this form of meditation.
It is not a job. It couldn’t be.
Photography is just the first leg of the journey toward the unknown.
Starting point and end.
Firmament.

• Why Naples and Tokyo
Two cities by the sea. Shipwrecked. Ruins of an always inapplicable method, where the violence of desires remains intact, and even immediately regenerates, and images like thoughts are floating shadows that penetrate existence like a needle.
Two places where force is concentrated in diversity, not in unity, and the pure image is the distilled essence of the unfulfilled.

• The things of the world. A suspended instant
In this world things appear all together, simultaneously.
They are available and have different intensities. They have light and dark form.
They possess intimacy and force of attraction. They are projections of our mind.
They are always insufficient and absent. They lack explanation.
They vanish just as they appear.
They are not.

• On clarity
Splendor. Celestial essence. Light. Extraordinary clarity. A force that disrupts the sense of familiar things. Absence of absolute darkness. Pure energy in the depths of every image that reveals something beyond the visible and the comprehensible. Clarity, the evidence of the invisible absolute.

In concomitance:

GOOD IDEAS NEVER DIE / A PICTURE OF OJI
Visions in black and white, formal nightmares, toy-army attacking invincible ideas: Oji presents the Design Collection 2011 with an unusual installation-exhibition, curated by Joseph Pulvirenti and enriched by the photographic interpretations of Stefania Romano.
The event will take place in Milan at Galleria Antonio Colombo Arte Contemporanea, Via Solferino 44, for the duration of the Design Week (12-17 April 2011).

Immagine: Sergio Maria Calatroni

Inaugurazione martedì 12 aprile 2011, alle ore 18

Antonio Colombo
via Solferino, 44 - Milano
orario: da martedì a sabato, dalle 15 alle 19
ingresso libero

IN ARCHIVIO [104]
El Gato Chimney - Rafael Silveira
dal 25/11/2015 al 22/1/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede