Incontro con Michela Garda per il ciclo 'Vedere: il senso dello sguardo'
Quinta conferenza del ciclo 'Vedere: il senso dello sguardo' a cura di Paolo Campiglio. "Nella tradizione filosofica occidentale la vista e l'udito sono considerati sensi superiori o addirittura teoretici e, benche' distinti, sono stati indagati anche nella loro misteriosa collaborazione, soprattutto nella filosofia del Romanticismo tedesco. Nella percezione normale e quotidiana essi si integrano a vicenda, rendendo possibile la nostra percezione del mondo, ma nella creazione estetica inducono una dislocazione dal piano della realta' a quello di una sfera dell'immaginazione inaccessibile ad una creativita' basata sulla sollecitazione di un solo canale percettivo. Dall'opera d'arte totale immaginata da Wagner, alle sollecitazioni musicali dell'espressionismo astratto, al cinema dei grandi maestri (Antonioni, Tarkovskij, Kubrik) fino agli spot pubblicitari, si snoda un percorso in cui i rimandi tra il vedere e l'udire sono focalizzati alla costruzione di una visione acustica che sfrangia e riposiziona i tradizionali confini tra le arti". Michela Garda e' nata e vive a Torino. Ha studiato filosofia a Torino e musicologia a Berlino e a Bologna ed e' professore associato di Estetica musicale presso la Facolta' di musicologia in Cremona dell'Universita' di Pavia. E' autrice di saggi sull'estetica musicale del Settecento e del Novecento e delle monografie Musica sublime. Metamorfosi di un'idea nel Settecento musicale (Milano-Lucca 1995) e L'estetica musicale del Novecento. Tendenze e problemi (Roma 2007).