Le sculture di Maria Halip e le fotografie di Giovanni Bottisio presentano in mostra le molteplici possibilita' di un dialogo costruito per dettagli.
“DETTAGLI DI UN DIALOGO” terzo appuntamento della stagione espositiva di ZONACOTTINI.
Le sculture di Maria Halip e le fotografie di Giovanni Bottisio ci presentano le molteplici possibilità di un dialogo costruito per dettagli.
“MARIA HALIP”
Maria Halip che per formazione e professione è rivolta e impegnata nel mondo della immagine virtuale e dei nuovi media, in questa mostra ci propone invece una installazione di figure tridimensionali, concrete, realizzate con materiali malleabili e plasmabili. Il dialogo che unisce le forme antropomorfe e quelle vegetali si svolge in un tempo sospeso nel quale la mancanza della parola rafforza il legame tra le figure. Il gioco delle forme si anima nei chiaroscuri e nei contrasti di luce e ci porta in un universo fatto di sguardi e di riflessi, parti di un dialogo forse impossibile. Dalle precedenti esperienze plastiche in cui erano rappresentati gruppi di figure fuse tra di loro, dove l’individualità era parte/persa nel gruppo, Maria Halip sviluppa il suo sentire e ci propone, in forma forse più riflessiva l’uno, il solo, che dalla sua postura, chiusa e raccolta, ci induce a una riflessione sul silenzio spesso fragoroso che segna i rapporti tra le persone e il loro ambiente.
Gianpaolo Aghemo
“GIOVANNI BOTTISIO”
CODICE URBANO
Questo lavoro di Giovanni Bottisio nasce come risposta al bando del recente concorso “UBS e il territorio. Il dettaglio come codice”. L'idea iniziale parte dalla considerazione di quanto sia convenzionale e arbitraria la definizione di cosa possa essere un luogo, in specie urbano. Nel caso di Torino, toponimi come “piazza Castello” o “via Roma” sollecitano una visione d'insieme. Visione che si riduce però troppo spesso ad un'immagine mentale da cartolina, con una prospettiva più o meno ampia, la quale sembrerebbe l'unica a poter riassumere perfettamente in sé i caratteri distintivi del luogo. Nulla però impedisce di pensare ad uno spazio come ad un sistema di elementi, minimi magari, che appartengano alla stessa area topografica. Ecco così, che, dalla distanza tra la veduta canonica ed il particolare inatteso, possono evolversi pensieri diversi. Un'attenzione trasversale capace di raccogliere le suggestioni nascoste al primo sguardo. Dal contesto al concetto, come passaggio dal “luogo comune” ad un luogo capace di farci fare esperienze visive straordinarie. I dìttici in bianco e nero di Bottisio vanno in questa direzione e lo fanno, senza alcuna forzatura effettistica, con una convincente sintesi tra rigore formale e libertà d'osservazione.
Fulvio Bortolozzo
Inaugurazione venerdì 15 aprile 2011, ore 18,30
Liceo Artistico Cottini - Zonacottini
via Castelgomberto, 20 - Torino
Orario: lu-ve 10.00 - 22.00 sa 10.00 - 13.00
Ingresso libero