Conosciuto per le sue fotografie - provocatorie per il semplice fatto di essere ideate e scattate da un artista che e' cieco dall'eta' di 12 anni - Bavcar e' un personaggio poliedrico: filosofo, scrittore e artista, militante per i diritti dei non-vedenti in termini di accessibilita' negli spazi pubblici. La mostra 'Il corpo che guarda', consiste in una serie di fotografie selezionate e raccontate da un documentario-video che focalizza i loro processi di creazione ed elaborazione. E' previsto un workshop e un programma di educazione all'arte per le scuole.
Venerdì 29 aprile 2011, alle ore 18.30, inaugura Il corpo che guarda, personale dell’artista Evgen Bavcar (Slovenia, 1946, vive a Parigi), nell’ambito del progetto IN/OUT/AROUND.
Conosciuto per le sue fotografie – provocatorie per il semplice fatto di essere ideate e scattate da un artista che è cieco dall’età di dodici anni – Bavcar è in realtà un personaggio poliedrico: filosofo (si ricorda la laurea in Filosofia alla Sorbona di Parigi), scrittore e artista, militante per i diritti dei non-vedenti e ipo-vedenti in termini di accessibilità negli spazi pubblici.
La mostra Il corpo che guarda, accompagnata da un testo critico di Claudio Cravero, consiste in una serie di fotografie, in parte stampate in parte proiettate, selezionate dal repertorio dell’artista e raccontate da un documentario-video sui processi di creazione ed elaborazione delle immagini messi in atto dall’artista. La serie indaga lo spirito inteso come coscienza percettiva del corpo: la nostra conoscenza del mondo non è una somma di sguardi, ma un processo complesso – e corporeo – di percezione sensoriale ed elaborazione cerebrale, filtrato dalle emozioni e agito in costante rapporto con la memoria.
Per Evgen Bavcar la visione precede la vista. Il buio, che suscita atavica paura perché regno del mistero e dell’ignoto, in Bavcar diventa lo sfondo su cui proiettare esperienze della quotidianità e metafore umane in forma di bagliori e riflessi. Proprio nel buio notturno, che è pur sempre il luogo da cui sorge la luce, l’artista è solito realizzare i suoi scatti. Con l’aiuto di luci portatili che illuminano i soggetti - ritratti, nudi e paesaggi - e la descrizione di terzi per ricostruire l’immagine che egli ha in mente, Bavcar scatta in rapporto ai rumori, ai profumi e soprattutto in relazione alla sua primaria esperienza della luce.
Nella serra e nella project room del PAV le immagini di Bavcar, segni di umana e condivisa “necessità visiva”, si mostrano come apparizioni e ricordi allo spettatore, guidato dai mediatori culturali del PAV in un itinerario che favorisce la traduzione dei dati visivi in narrazioni.
IN/OUT/AROUND è un progetto del PAV nell’ambito delle Attività formative ed educative curate da Orietta Brombin, ed è condotto in collaborazione con la Divisione Servizi Socio Assistenziali e Rapporti con le aziende Sanitarie della Città di Torino, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, l’Accademia Albertina di Belle Arti e Tactile Vision, Torino.
La presenza di Evgen Bavcar a Torino si articolerà su un programma di appuntamenti rivolti a diversi pubblici:
Il corpo, la totalità aperta: conferenza di Evgen Bavcar
Interviene Martina Corgnati
Mercoledì 27 aprile, ore 18.00, Circolo dei Lettori, via Bogino 9, Torino
Ingresso libero
Il corpo nella tradizione filosofica, l’oculocentrismo, ruolo sociale della cecità e questioni di accessibilità della cultura, con particolare attenzione all’arte.
Il mio specchio: percezione non normativa: workshop_20, con Evgen Bavcar
Venerdì 29 e sabato 30 aprile, PAV, via Giordano Bruno 31
Il ritratto e l’autoritratto in una relazione dinamica con l’Altro.
IN/OUT/AROUND: programma di educazione all’arte per le scuole e i gruppi dei Centri socio-educativi della Città.
Marzo/maggio 2011, PAV, via Giordano Bruno 31
Percorsi di laboratorio sulla percezione sinestetica e sulla comunicazione con l’Altro.
In autunno IN/OUT/AROUND attiverà, a fronte dell’esperienza maturata con Bavcar, un percorso di formazione in quattro tappe, pensato per insegnanti, educatori, operatori e studenti.
Info e iscrizioni al workshop_20 e/o ai laboratori e al percorso formativo: lab@parcoartevivente.it
Art Program /W orkshop
Azioni di laboratorio a cura degli artisti protagonisti delle mostre in programma che, in prima persona, seguono i partecipanti nello sviluppo di progetti e gruppi di lavoro, avvalendosi di contenuti teorici e pratiche di laboratorio. Un’iniziativa curata dallo staff delle Attività Educative e Formative del PAV che si propone di abbattere il confine che separa l’artista dalla comunità, avvicinandola al processo creativo e ai temi al centro dell’opera.
Workshop_20/IL MIO SPECCHIO: PERCEZIONE NON NORMATIVA
condotto da Evgen Bavcar
29 - 30 aprile 2011 (venerdì 29, ore 10.00-17.00/sabato 30, ore 10.00-13.00)
A partire dalle modalità operative proprie dell’artista, cieco dall’età di dodici anni, il gruppo di lavoro sarà stimolato a riflettere sulla percezione di sé e del mondo attraverso la pratica del ritratto e dell’autoritratto in una relazione dinamica con l’Altro. Il workshop si articolerà in attività pratiche - shot fotografici in laboratorio e in esterno – e momenti di riflessione corale e condivisione dell’esperienza, intrecciando immaginario visivo e narrazione. Ciascun partecipante al workshop dovrà essere munito di apparecchio fotografico digitale.
Prenotazioni per massimo 20 partecipanti, sino a esaurimento posti.
Informazioni e prenotazioni
Tel. 011.3182235
lab@parcoartevivente.it
Inaugurazione Venerdì 28 aprile 2011, alle ore 18.30
PAV/PARCO ARTE VIVENTE
Centro sperimentale d’arte contemporanea
via Giordano Bruno, 31 - 10134, Torino
Da mercoledì a venerdì, ore 10 – 13; 15 – 18; sabato e domenica 12 – 19
Ingresso: intero 3 €, ridotto 2 €, gratuito Abbonamento Torino Musei / Torino+Piemonte Card