La mostra omaggia il vincitore del XXVI Premio Internazionale di Pittura Scultura e Arte Elettronica 'Guglielmo Marconi'. Accanto alle opere presenti in mostra, opere di Wolfango figurano presso l'Aula Absidale di Santa Lucia, nel vestibolo di San Giovanni in Monte, nella Sala Stampa di Palazzo d'Accursio e nella collezione Carisbo.
Il Premio Marconi, nel segno innovativo della tradizione. Non si sono ancora spenti gli echi delle celebrazioni commemorative dell’assegnazione del Nobel a Guglielmo Marconi e già l’attenzione si sposta sull’appuntamento annuale che si identifica nella 26° edizione del Premio Internazionale di Pittura Scultura e Arte Elettronica promosso dal Circolo Artistico d’intesa con la Fondazione Marconi e l’Università di Bologna. Evento che progetta nuove avventure espositive rinnovando gli orientamenti che furono condivisi dall’indimenticabile e illustre storico dell’arte Giulio Carlo Argan, da ritenersi il fervente sostenitore di questa significativa iniziativa. Cammino lungo e intenso, avviato nel 1988 evocando l’importanza del grande inventore, che è da portare ad esempio nell’ambito della ricerca e della sperimentazione basata sulla volontà di proporre modi non convenzionali del comunicare. Guglielmo Marconi, grande pionere delle radio-comunicazioni transatlantiche, è assurto a mito nell’ambito di molteplici situazioni culturali rispetto alle quali il campo delle arti si è misurato con i propri specifici strumenti nel tentativo costante, dalle dinamiche del Futurismo in poi, di esplorare le relazioni con le componenti scientifiche della sperimentazione percettiva. Pur nell’attuale irrequieto contesto mondiale, il Premio G. Marconi si riafferma quale occasione specifica per riflettere sugli orientamenti dell’arte nel rapporto con l’antico e il contemporaneo e con le molteplici pratiche comunicative. Questa significativa manifestazione, la cui vicenda è stata ripercorsa nel 2009 attraverso un ricco e documentato volume (promosso da Gabriele Falciasecca, Presidente della Fondazione Marconi, e curato dal critico d’arte Claudio Cerritelli), si ripropone di esplorare la cosiddetta tradizione sperimentale alla luce di un impegno che considera l’arte un bene collettivo a cui non ci si può sottrarre.
Pur in considerazione dell'odierna crisi che circonda il mondo della cultura e dell’arte, si è motivati nel mantenere fede ad una funzione divulgativa della ricerca contemporanea carica di forti progettualità rivolte al futuro. La presente edizione ricalca il passato allorquando fu assegnato il primo premio a un artista, quale Max Bill, sintesi di un percorso creativo caratterizzato da una molteplicità di interessi che vanno dalla pratica alla teoria dell’arte. Allo stesso modo - per questa edizione 2011 - il riconoscimento va ad un inconfondibile artista – Wolfango - la cui opera è già ampiamente documentata nel contesto dell’arte italiana e il cui valore è stato riconosciuto fin dagli anni Ottanta da prestigiosi storici dell’arte come Eugenio Riccomini e Federico Zeri. Accanto alle opere presenti nell’attuale mostra allestita presso il Circolo Artistico, va ricordato che nel contesto della città di Bologna, opere di Wolfango figurano presso l’Aula Absidale di Santa Lucia, nonché nel vestibolo della Chiesa di San Giovanni in Monte, nella Sala Stampa Savonuzzi di Palazzo d’Accursio e infine nella collezione della Fondazione Carisbo. Federico Zeri rimase fortemente “impressionato e ammirato” dopo aver visitato la mostra di Wolfango a Bologna nel 1986, mostra peraltro appassionatamente commentata dalla sensibile competenza di Eugenio Riccomini. Pertanto l’assegnazione del Premio Marconi a Wolfango, si traduce in una nuova occasione di lettura delle sue opere, per confermare – se ancora ce ne fosse bisogno - la grande qualità estetica e morale del maestro bolognese e il suo alto magistero pittorico che si colloca in una posizione visibilmente autonoma da ogni linguaggio del contemporaneo. Accanto all’omaggio alla singolare esperienza creativa di un grande esploratore della visione pittorica, la presente edizione del Premio propone un’antologia di opere degli autori premiati nel corso delle precedenti fasi come testimonianza di un percorso la cui memoria è sempre carica di significati da riscoprire e da verificare, proprio perché l’identità degli artisti protagonisti dell’evento marconiano è sempre in grado di offrire al pubblico nuove suggestioni, nuovi stimoli di lettura. (C.C. e BdG)
Inaugurazione 30 aprile inaugurazione ore 19
Circolo Artistico Iterarte
Corte Isolani, 7/a - Bologna
Lun-sab 11-13 e 17-20
Ingresso libero