Scultore, pittore e disegnatore, Drei (1886-1973) e' stato capace di esprimere il proprio temperamento sia nelle grandi opere eseguite per la committenza pubblica sia nelle piccole sculture. In mostra sono esposti bronzi, bozzetti, ceramiche e una selezione di dipinti.
A cura di Bianca Maria Santese e Giovanna Caterina de Feo
A distanza di molti anni dall’ultima mostra istituzionale in onore di Ercole Drei (Faenza 1886 –
Roma 1973) Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza
ai Beni Culturali promuove l’esposizione ideata dall’Associazione Amici di Villa Strohl–Fern “Ercole
Drei. Scultore a Roma”, a cura di Bianca Maria Santese e Giovanna Caterina de Feo, organizzata
da Zètema Progetto Cultura, dal 5 maggio al 25 settembre 2011 al Museo Pietro Canonica
a Villa Borghese.
Scultore, pittore e disegnatore sensibilissimo Drei, faentino di nascita ma romano di adozione, è
stato capace di esprimere con la medesima intensità il proprio temperamento sia nelle grandi
opere eseguite per la committenza pubblica – alla città di Roma ha lasciato alcune delle sue
opere più note – sia nelle piccole sculture apprezzate da amatori d’arte e destinate all’uso
privato.
Del primo periodo, ancora legato al Simbolismo e al clima tardo Liberty respirato nella natia
Faenza, sono esposti in mostra la statuetta in bronzo Estasi d’Amore, il Ritratto di amica e la
Danzatrice con il cerchio, tutte opere all’incirca del 1913, quest’ultimo lavoro esposto a Roma alla
Mostra della Secessione nel 1914.
Seguono poi Titti, un bronzo del 1921 che molto bene esprime le sue capacità di ritrattista
sensibile, la più tarda Saffo (1934), il bozzetto della statua in marmo omonima inviata alla
Quadriennale nel 1935, che oggi si trova a Forest Lawn, Los Angeles (USA) e le opere degli anni
Cinquanta, quando Drei prosegue la propria indagine sul nudo femminile: Vanità (1954), Diana
Cacciatrice (1955), La Poesia (1955), il Passo di danza (1958) e il secondo bozzetto de La
Primavera (1966).
Non mancano le testimonianze dell’interesse dello scultore per le arti decorative con i bronzi Coppa
con le rondini (1921–25) e Coppa con figura alata (1930), interesse espresso anche nella
ceramica, e qui rappresentato dal Ratto di Europa realizzata dal ceramista faentino Anselmo Bucci.
Oltre a queste sculture vengono proposti alcuni dipinti scelti tra quelli più noti, quali il Ritratto della
moglie in costume (1925), che ritrae la giovane moglie Margherita Montanari con abito da dama di
primo Ottocento, La Famiglia (1926), Interno dello studio (1926), Il Pino di Villa Strohl-Fern (1930)
e i Cancelli di Villa Borghese (1930).
Completano la mostra 16 disegni realizzati a matita o a carboncino dai primi del Novecento agli
anni Cinquanta, nei quali l’artista indaga il nudo maschile e femminile e un video ove si possono
apprezzare e identificare le sculture realizzate per la città di Roma: Il Lavoro e il Risparmio (1924),
scultura posta a destra del frontone del Palazzo dei Beni Stabili a Roma in Via del Corso, la Targa
per la regina Margherita in via Veneto (1927), la grande statua di Ercole allo stadio dei Marmi
(1931), il Monumento a Alfredo Oriani posto in Via della Domus Aurea a Colle Oppio (1935), i
quattro bassorilievi per il ponte Duca d'Aosta (1939) e la stele Il lavoro dei campi realizzata per
l’E42 tra il 1940 e il 1942 ma posta in opera all’EUR solo nel 1962.
Il Museo Pietro Canonica, immerso nel verde di Villa Borghese, costituisce un’importante
testimonianza del modello museografico delle case d’artista, che ha mantenuto intatte nel tempo le
sue caratteristiche originali. Era il 1927 e Canonica, artista già famoso, non casualmente scelse
come abitazione e atelier il grande edificio di Villa Borghese, zona la cui vocazione a sede di
prestigiose istituzioni culturali e di studi d’artista era già da tempo consolidata.
Ospitare qui la mostra su Ercole Drei significa anche proseguire l’attività, avviata nel 2010 con la
mostra su Attilio Selva, di approfondimento dello studio sugli artisti, prevalentemente non romani,
che operarono a Roma nel primo cinquantennio del secolo scorso e gravitarono negli atelier e nelle
accademie della zona compresa tra Villa Strohl-Fern, Valle Giulia e Villa Medici.
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Fabiana Magrì f.magri@zetema.it
www.zetema.it
www.museiincomuneroma.it
Inaugurazione mercoledì 4 maggio 2011 alle ore 17
Museo Pietro Canonica a Villa Borghese
Via Pietro Canonica 2 (piazza di Siena) - Roma
Orari: da martedì a domenica ore 9.00 - 19.00; la biglietteria
chiude alle ore 18.30; lunedì chiuso
Biglietti: Intero 5.50 €; Ridotto 4.50 € (riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente)