Panorami Inquietanti. L'indagine pittorica dell'artista attraversa i campi culturali della contemporaneita', con l'impegno di tradurre in immagini messaggi che denunciano l'urgenza di un cambiamento.
a cura di Giacomo Lodetti
Gabriele Buratti "Buga" nasce a Milano nel 1964.
Laureato al Politecnico in
Architettura del Paesaggio, sviluppa negli anni interesse per i carattere fisici,
antropici, storici e strutturali del territorio che influenzerà profondamente la sua
opera di pittura, scultura e fotografia.
Dal linguaggio rupestre a quello delle
macchine, la semiologia, ha fatto un salto che allontana l'uomo dal mistero del
sacro. Se gli uomini delle caverne inventarono il primo linguaggio per esigenze
tribali-sacrali, quello odierno ci conduce nel mistero dei codici dominanti dalle
leggi di mercato prima che dall'etica.
Buratti afferma che abbiamo perso l'amore per la misura che la Natura ci da' e non
potremo sopravvivere senza riguadagnare il necessario stato di vita in simbiosi con
essa. Gli animali ritornano frequentemente nei suoi quadri perché in loro percepisce
la primitività degli albori della vita, ai quali è necessario tornare per
ricostruire i nostri comportamenti, divenuti nel tempo disumani.
Nelle sue opere Buratti esprime un sentimento socialmente impegnato, lancia messaggi
che vogliono colpire e svegliare dal torpore chi resta sensibile solo al valore del
denaro.
La sua intelligenza si trova a proprio agio nell'attraversare i campi
culturali della contemporaneità, impegnandosi a tradurre in immagini, messaggi che
denunciano l'urgenza di un cambiamento.
Il suo metodo di indagine parte dall'azzeramento dell'immagine, per tornare alle
origini della comunicazione, dall'arte rupestre, per arrivare al codice a barre.
Esso simboleggia, nella nostra Era, il potere economico, fondato sulla
mercificazione globale, non solamente di cose, bensì, vergognosamente, di valori
etici, ed estetici e di esseri umani.
Inaugurazionel: mercoledì 4 maggio 2011 alle 18.30
SpazioBoccainGalleria
Galleria Vittorio Emanuele II, 12 (Piazza Duomo), Milano
Da lunedì a Sabato dalle 10 alle 12 e 30 e dalle 15 alle 19
Ingresso libero