Crowded loneliness. Una solitudine affollata... una maestosa debolezza, due termini che sembrano contrapporsi e che comunque evidenziano il diffuso desiderio di essere parte di qualcosa pur rimanendo distanti... Su questo verte lo show di Mario Rizzi
Crowded loneliness
testi di Guido Curto
Una solitudine affollata... una maestosa debolezza, due termini che sembrano
contrapporsi e che comunque evidenziano il diffuso desiderio di essere parte di
qualcosa pur rimanendo distanti...
Su questo verte lo show di Mario Rizzi a The Flat.
La solitudine del Tulku, futuro Lama, bambino prodigio, in alcuni scatti di
struggente delicatezza.
La solitudine incolmabile di un transex intento ad asciugare i piatti, mentre le
voci di una famiglia di rifugiati curdi riecheggiano dagli altoparlanti
collocati nella cucina dell'appartamento.
La solitudine nel video di una giovane coppia interprete di un rabbioso litigio
che si trasforma, in una dichiarazione di reciproca travolgente passionalità . (Two 3 min.):
L'artista invita il pubblico ad entrare in coppia nella stanza da letto e
sdraiarsi, mentre il video viene proiettato sul soffitto.
Una telecamera riprende la performance che viene circuitata su di un monitor
collocato nel bagno.
La solitudine di chi guarda e di chi viene guardato: una chat line e una
sconosciuta che ammicca dallo schermo del computer nello studio.
"I miei progetti sono appositamente pensati per luoghi specifici, coinvolgono
attivamente il pubblico nell'esperienza del fare arte ,considerandoli eventi di
benvenuto. La comunicazione rimane il soggetto dei miei progetti, la sfera delle
relazioni umane il centro dell'opera d'arte.
Nel mio processo creativo il pubblico non è un ospite accidentale ,ma
l'interprete che dirige verso la produzione di una creazione artistica che io
riprogrammo e di cui mi approprio, attraverso la post produzione multimediale
per creazione definitiva.
Creo un contesto ed una cornice in cui diversi tipi di consapevolezza trovano
posto, talvolta in contraddizione gli uni con gli altri.
La vita di ogni giorno e la scienza si intersecano, diversi linguaggi si
sovrappongono."
Mario Rizzi è una figura anomala nel del panorama dell'ultima generazione di
artisti italiani.
Alla scena nazionale sostituisce una dimensione cosmopolita che lo conduce a
realizzare i suoi progetti nei più diversi contesti etnici e geografici
MARIO RIZZI Nasce a Barletta nel 1962. Vive e lavora a Berlino.
Esposizioni personali selezionate
2002 Imagine IC, Amsterdam
Galerie Diana Stigter, Amsterdam
Hotel d'albret, Parigi
The Flat Massimo Carasi Milano
2001 Galerie Nouvelles Images, L'Aja,Paesi Bassi.
Galleria Nazionale d'Arte Moderna Roma
Helsinky City Art Museum, Helsinki
2000 Finnish Museum of Photography, Helsinki
Esposizioni collettive selezionate
2002 "Ce'st pas du cinéma " Le Fresnoy- Studio national des arts contemporains, Tourcoing Francia
"Transportable",Haum am Kleistpark, Berlino
"Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino
"Mystic Mountains", Tour de Fromage Aosta
2001 "Il Dono/The Gift", Palazzo delle Papesse-Centro d'arte contemporanea Siena
"Mario Rizzi"-Keith Duncan-David Newman,Jay Grimm Gallery, New York
"Printemps de Septembre,Toulouse, Francia.
1997 "Heaven", P.S.1 Contemporary Art center, New York.
Bibliografia Selezionata
2002 Luca Beatrice in "Flash Art Italia"
Arjan Reinders in "Het Parool"
Eva Neklyaeva in "Flash Art International
2001 Cristiana Perrella in "Una porta per Torino"
Sarah Kent in "Seventh Finnish Identities"
Michel Nuridsany in "Le Figaro"
Val Williams in "Théà tres du fantastique"
Residenze,Premi e progetti Selezionati
2002 Internationales Atelierprogramm Kunstlherhaus Bethanien, Berlino
Progetto "Double Vision"per l'Amsterdam Fonds voor de Kunst (con Residenza)
Project "Drafting Moods" per Galerie Diana Stister
2001 Artista Finalista "Premio Torino Incontra L'arte"
Progetto "The gift" per The Jerusalem Center for the visual arts (con Residenza)
2000 Progetto video relazionale "Hamahakki" in Finlandia
1998 Progetto "They tell me I am Sick but I function good" per la Fondazione Mondriaan (Con residenza)
La mostra sarà visibile on-line sul sito web
Inaugurazione martedì 3 dicembre ore 18.00
THE FLAT - Massimo Carasi Arte Contemporanea Via Vaina 2, (Angolo Porta Romana) Milano 20122
orari galleria: dal martedì al venerdì ore 15.30 - 19.30 e su appuntamento