Galleria Primo Piano
Roma
via Panisperna 203
06 4880309 FAX 06 4881894

Graham Gussin
dal 26/11/2002 al 27/12/2002
06 4880309 FAX 06 4881894

Segnalato da

Roberto Terrosi



approfondimenti

Graham Gussin



 
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26/11/2002

Graham Gussin

Galleria Primo Piano, Roma

In questa mostra l'artista inglese propone una serie di opere che egli considera come “spazi vuoti”. Si tratta cioe' di opere in cui c'e' sempre un elemento mancante sul quale si vuole attirare l'attenzione dello spettatore.


comunicato stampa

Qualcos'altro

In questa mostra l'artista inglese propone una serie di opere che egli considera come “spazi vuoti”. Si tratta cioè di opere in cui c'è sempre un elemento mancante sul quale si vuole attirare l'attenzione dello spettatore. Tra questi lavori alcuni sono stati realizzati appositamente per questa esposizione, altri sono semplicemente il frutto del lavoro degli ultimi due anni. Gli aspetti fondamentali della ricerca di Gussin vanno rinvenuti, oltre che nell'assenza, nella posizione e nella distanza. Due anni fa l'artista ha curato una mostra intitolata Nothing, essa era imperniata sul ruolo che le nozioni di vuoto e assenza hanno giocato nel corso della sua stessa ricerca artistica. Tale processo ha portato alla realizzazione di una serie di opere.

Un'operazione tuttora in corso è Biglietti per il cinema comprati e non usati o Film non visto. In essa l'artista compra dei biglietti in un cinema o in un certo numero di cinema senza vedere poi il film e quindi lascia uno spazio vuoto nell'azione che viene a costituire l'opera stessa. In alcuni casi viene comprato l'intero numero dei biglietti lasciando l'intera sala cinematografica vuota durante la proiezione del film. Va da sé che quest'opera implica anche una riflessione sull'idea di presenza e assenza. Un'altra opera (che non era inclusa nella mostra Nothing) è un'immagine delle mani vuote dell'artista. Essa s'intitola Niente che io sappia / Qualcosa che non so e si pone tra la vuotezza e la pienezza.

Diversamente Rumore di fondo registrato nello studio e riascoltato a caso in un altro spazio è un'opera che riguarda l'ubicazione e la produzione della presenza. Il suono ascoltato è uno strano ronzio, il tipo di suono spesso usato nella cinematografia per denotare o suggerire la presenza di uno sconosciuto.

L'opera Qualcosa che ho detto ma che non riesco a ricordare consiste invece in una rappresentazione grafica di parole dette e fa da contrappunto a quella sul rumore di fondo in quanto tenta di descrivere un suono che non può essere richiamato o non può essere mai veramente presente; essa è da qualche parte ma allo stesso tempo da nessuna parte. Sebbene il lavoro riguardi le idee di invisibilità e il “qualcos'altro” non si deve pensare che l'esposizione si limiti a una somma di assenze concretizzata in un nulla espositivo. Al contrario la galleria sarà piena di opere, creando un paesaggio di immagini e oggetti riferiti però sempre a un qualcosa di esterno a loro stessi.

Immagine: Graham Gussin, Photomontage for Fall, 1996-2000

Inaugurazione mercoledì 27 novembre 2002 ore 18.30

Orario 11.00-13.00 e 17.00-20.00, domenica chiuso

Primo Piano
via Panisperna 203
00184 Roma
tel. 06/4880309 fax 06/4881894

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