La mostra Meet(Art)Morphosi presenta le opere realizzate a quattro mani da Stefano Forgione e Pino Rossi che hanno dato vita ad un progetto artistico di lavoro con le muffe. La galleria inaugura inoltre la sua project room con le opere dell'artista argentino Ernesto Morales. La sua ricerca pittorica da sempre indaga tematiche legate al ricordo, alla distanza, all'identita', all'esilio.
Meet(Art)Morphosi
Venerdì 13 maggio 2011, dalle ore 18 alle ore 21, alla Raffaella De Chirico Galleria d’Arte -Via Vanchiglia, 11/A- verrà inaugurata la mostra TTOZOI – MEET (ART) MORPHOSI.
La mostra presenta le opere realizzate a quattro mani da due giovani artisti campani: Stefano Forgione (Avellino, 23 aprile 1969, architetto) e Pino Rossi (Napoli, 7 ottobre 1972, pittore laureato in economia), che collaborano nel laboratorio “Spazio TTozoi” di Avellino dal 2006, anno in cui hanno dato vita ad un progetto artistico di lavoro con le muffe.
Il duo TTozoi attua una vera e propria rivoluzione rispetto alla concezione tradizionale di opera d'arte: essi infatti, oltre a scegliere di adottare un medium non convenzionale come le muffe, usano la tela non più come mero supporto, bensì come il terreno su cui si sviluppano concretamente, in maniera imprevedibile ed affascinante allo stesso tempo, i diversi stadi della vita di alcuni microrganismi, le muffe. Lo spettatore ha così la possibilità di avere un approccio attivo all'evoluzione sia a livello cromatico che tattile delle muffe e di fruire quindi di un quadro che si presenta sempre diverso e soprattutto inatteso.
L’intento di Stefano Forgione e Pino Rossi è infatti quello di creare arrivando quasi a far scomparire le tracce della mano dell’artista per lasciare il campo libero alla fantasia interpretativa dell’osservatore, come a voler favorire un avvicinamento ad una liricità informale di tipo assoluto.Il lavoro di TTozoi rappresenterà il nucleo centrale dell’esposizione, a cui verranno affiancati percorsi multimediali cinematografici e letterari, a testimonianza dell’arte concepita in una dimensione visionaria e di metamorfosi. Ovidio, Kafka, Pirandello ed il cinema di Lynch e Cronemberg sono alcuni dei nomi che accompagneranno i TTozoi nel loro percorso espositivo, la cui foce naturale è una dimensione lirica tra l’essere ed il divenire.
Un catalogo realizzato a fine esposizione verrà edito dalla Raffaella De Chirico Galleria d’Arte e conterrà, oltre ad una raccolta dei principali testi critici finora prodotti sull’opera dei due artisti, anche un’intervista “manifesto” all’eclettico duo.
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Ernesto Morales
project room
La Raffaella De Chirico Galleria d’Arte ha il piacere di inaugurare la project room con le opere dell’artista argentino Ernesto Morales. L’idea della project room, situata nella parte più intima della galleria, è nata dalla volontà di avere uno spazio espositivo dedicato interamente a piccole mostre monografiche di giovani artisti.
Il caso di Ernesto Morales è un po’ particolare: artista profondamente cosmopolita con alle spalle, a soli 36 anni, già un curriculum in cui compaiono numerose esposizioni presso musei e gallerie di diversi paesi del mondo, egli è tuttavia un nome ancora poco noto nel panorama artistico torinese, da qui la scelta di inaugurare la project room con le sue opere. Queste tele sono già state esposte nelle sue personali alle Scuderie di Palazzo Santa Croce – Istituto Italo Latino Americano IILA, Roma, 2010 e nel Complesso Monumentale della Commenda di Prè , Genova, 2010-2011.
Considerata dunque la sua ricerca artistica in continuo divenire, la Galleria De Chirico ha deciso di sviluppare insieme all’artista un progetto strettamente dedicato alla letteratura argentina che avrà la sua maturazione nella primavera del 2012.
Nato nel 1974 a Montevideo, in Uruguay, Ernesto si trasferisce da bambino a Buenos Aires dove compie i suoi studi ed in seguito diventa Professore di Belle Arti presso l’Academia Nacional de Bellas Artes. Successivamente consegue il Dottorato in Arti Visive presso l’Instituto Universitario Nacional del Arte.
Fino al 2006 un’intensa attività di ricerca didattica accompagna indissolubilmente il suo percorso artistico, che è fondamentalmente connesso all’universo della pittura, tecnica appresa ed approfondita anche attraverso l’affiancamento dei Maestri dell’Arte Contemporanea Argentina. Parallelamente sviluppa progetti espositivi in Sudamerica ed in Europa ed è anche coordinatore e curatore del Dipartimento di Arti Visive del Centro Cultural de la Cooperación di Buenos Aires.
La ricerca pittorica di Ernesto Morales si contraddistingue fin dagli esordi per un forte impegno teso ad indagare tematiche legate al ricordo, alla distanza, all’identità, all’esilio ed in particolar modo alle migrazioni tra Europa ed America Latina, topos cardine dei suoi ultimi lavori.
Attraverso le opere dell’artista lo spettatore riesce a rivivere quello spostamento fisico e mentale che ogni individuo si trova a dover attraversare almeno una volta nel corso della propria esistenza.
Gli agglomerati urbani di Ernesto Morales sono città oniriche avvolte in una nebbia di sapore metafisico che le rende assolutamente prive di qualsiasi connotazione identificativa. L’artista infatti, pur prendendo spunto dalle realtà concrete che lo circondano, aspira a creare non luoghi fisici veri e propri, bensì luoghi della mente in cui l’osservatore si perda totalmente per lasciare spazio solo ai meandri della memoria legati al proprio vissuto emotivo ed all’immaginario onirico.
Dal 2005 ad oggi Ernesto Morales ha esposto in diversi paesi del Sudamerica e dell’Europa, tra cui: Argentina (Buenos Aires, Mendoza, Cordoba, Salta, Jujuy); Italia (Roma, Milano, Pisa, Napoli, Genova); Francia (Parigi, Bordeaux, Toulouse, Bayonne); Spagna (Madrid, Barcellona, Bilbao); Germania (Colonia).
Dall’inizio del 2006 l’attività artistica di Ernesto Morales, incentrata sulle tematiche inerenti l’identità culturale e i rapporti di migrazione tra Europa e Sudamerica, è patrocinata dall’Ambasciata Argentina in Italia, dall’Assessorato alla Cultura del Governo della città di Buenos Aires, dalla Direzione Generale del Dipartimento di Cultura del Ministero degli Esteri Argentino e dall’Istituto Italiano di Cultura della città di Buenos Aires.
Immagine: Ernesto Morales
Inaugurazione venerdì 13 maggio 2011 dalle ore 18 alle ore 21
Raffaella De Chirico Galleria d’Arte
via Vanchiglia, 11/A - 2011
Orario: Da martedì a sabato 10.00-12.30 / 15.30 -19.30.
Chiuso lunedì. Domenica su appuntamento
ingresso libero