Uno spettacolo tratto da un dialogo di Gianrico Carofiglio, regia di Marina Spreafico
Lo spettacolo e' tratto dall'omonimo dialogo del magistrato e scrittore Gianrico Carofiglio. Mediante il racconto di alcuni casi giudiziari e dei relativi metodi di indagine, un poliziotto svela l'essenza paradossale del lavoro investigativo. E mostra l'inutilita' della violenza per ottenere risultati attendibili. Una testimonianza civile per un teatro civile, immerso nella nostra realta' quotidiana. In un periodo in cui si sente continuamente parlare, e soprattutto straparlare, di giustizia, procedure e annessi e connessi, in cui siamo sommersi da linguaggi-pseudo (pseudo-giuridici, pseudo-scientifici, pseudo-medici ecc.), lo spettacolo invita ad ascoltare la parola di chi ha profonda esperienza, competenza, consapevolezza, spirito analitico e riflessivo, uniti ad alta qualita' di scrittura e di poesia. Si', ascoltare, perche' la parola acquista tutta la sua forza creatrice quando e' incarnata, detta e ascoltata. Tra parola scritta e parola detta, difatti, c'e' di mezzo la vita. Ingresso: intero 20 - prezzo min 10.