Ultimo Quadro. Attualita' del pensiero di Silvio Ceccato. Il nucleo della mostra e' un'opera in particolare: una tavola composta da 11.600 tessere codificate che costituiscono un mosaico alfabetizzato.
Presentazione della mostra di Gianpaolo Lazzarini
Intervento del dott. Amos Nannini, presidente della Società Umanitaria
Grazia Chiesa, direttore della Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus,
Prof. Pierluigi Amietta, coautore del testo “La linea e la striscia”
Promozione e organizzazione: Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus
Il nucleo della mostra è incentrato sull’opera Ultimo quadro: una tavola 100x100cm composta da 11.600 tessere di cm 1x1 variamente colorate in acrilico e codificate in modo da costituire un mosaico alfabetizzato nella cui disposizione sono sintetizzate 80 tavole di 120 tessere. Ogni tavola può essere letta con due mappe di percorso ed altre due mappe di caratteri grafici (profili b/n) o lettere colorate apparentemente infantili, adatte alla composizione computerizzata. Di queste 80 mappe, 31 si riferiscono al libro Ingegneria della felicità scritto da Silvio Ceccato nella prima metà degli anni '80, che è stato pubblicato da Rizzoli in nove edizioni successive dall '85 all'87. Ogni tavola rappresenta la sintesi di un intero capitolo ed estrapola in 120 caratteri il significato delle relazioni utilizzate da Ceccato per esprimere le correlazioni del pensiero umano con le operazioni mentali corrispondenti. La mostra è completata da altre piccole tavole che, nell’intento dell’artista, vogliono evidenziare nella ricerca estetica, la potenzialità del modello ceccatiano di elaborare immagini che non si limitino all'espressione di un ritmo e di una gradevolezza visiva, ma possano costituire il fondamento di un modo nuovo di produrre arte tenendo presenti i valori etici, economici, ludici, didascalici, ecc.
Silvio Ceccato è stato filosofo e linguista; ha scritto numerosi saggi, in particolare nel campo della cibernetica. Pur ottenendo notevole successo di pubblico con i suoi libri, venne sostanzialmente osteggiato negli ambienti scientifici e filosofici accademici per le teorie rivoluzionarie sostenute sulla formulazione del pensiero umano e la comunicazione interpersonale. Fu tra i primi in Italia ad interessarsi alla traduzione automatica di testi. Negli anni '60 sperimentò la relazione tra cibernetica ed arte in collaborazione con il Gruppo V di Rimini. Studioso della mente, intesa come l'insieme delle attività che l'uomo svolge per costituire i significati, memorizzarli ed esprimerli, ne propose un modello in termini di organo - funzione. Su questi argomenti pubblicò 21 volumi e centinaia di saggi.
La mostra sarà presentata dall’ artista stesso Gianpaolo Lazzarini.
Interverranno a ricordare la figura di Silvio Ceccato il Presidente della Società Umanitaria , dott. Amos Nannini, il direttore della Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus, Grazia Chiesa che illustrerà la collaborazione fra Ceccato e la rivista D’Ars, il prof Pierluigi Amietta, allievo di Silvio Ceccato e autore del testo “la linea e la striscia” che riporta l’esperienza didattica di Silvio Ceccato in una scuola milanese.
Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus, Via Sant’Agnese 3, Milano
Tel. 02 860290 www.fondazionedars.it info@fondazionedars.it
Società Umanitaria, Via San Barnaba 48, Milano
Tel. 02-5796831 www.umanitaria.it info@umanitaria.it
Inaugurazione: mercoledì 25 maggio 2011 alle ore 18.00
Sala Cinema - Società Umanitaria
Via San Barnaba 48, Milano
Orari: dal 26 al 29 maggio, 16-19.30
Ingresso libero