In mostra le ultime opere di Manuela Carrano, in cui nei grandi disegni a matita esposti e nelle lightbox, l'artista evoca un futuro anteriore in cui il tentativo umano di distruggere la natura, ormai compiuto, porta a un rovesciamento delle parti.
Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea presenta con Futuro Anteriore le ultime opere di Manuela Carrano.
Nei grandi disegni a matita esposti e nelle lightbox Manuela Carrano evoca un futuro anteriore in cui il tentativo umano di distruggere la natura, ormai compiuto, porta a un rovesciamento delle parti. E’ la natura, sotto le sembianze della scimmia, archetipo del nostro mondo ancestrale, che si vendica di noi, e diventa la protagonista assoluta non solo del nostro futuro ma anche del nostro passato, invadendo lo spazio “sacro” delle nostre opere d’arte. La scimmia di Manuela Carrano allunga la sua mano a toccare quella di Dio nell’affresco della Creazione michelangiolesca, si veste con i panni della giovinetta baciata dal patriota di Hayez, assume il ghigno compiaciuto della Giuditta di Artemisa Gentileschi nel momento in cui sgozza Oloferne.
E’ un inquietante mondo quello di Carrano, in cui i nostri punti di riferimento sono stravolti, e le forme cui siamo abituati ci tradiscono; è la nemesi di una natura che riprende il controllo, appropriandosi perfino di quella cultura che l’uomo considera da sempre sua prerogativa assoluta.
La scimmia ci pone delle domande sul giusto valore che abbiamo dato, fino ad ora, alle cose del mondo ed alle conseguenze, evidenti o segrete, di quello che facciamo. Così, tra le pieghe degli abiti rinascimentali con cui è vestita la scimmia, o tra i petali di fiori che generano armi, si insinua infida e mimetica la violenza, compagna dell’umanità fin dagli inizi. La scimmia ci ricorda che la cultura non ha affatto neutralizzato pulsioni e istinti legati al regno animale. Pur avendo la civilizzazione tentato di dominare la natura, la perdita del controllo dei sentimenti ci sta riportando velocemente alla primitività, mentre “quell’animale violento”che è in noi diventa sempre più incontenibile nella sua scellerata arroganza.
Chi avrà l’ultima parola? L’uomo che si autoproclama padrone della Natura, aspirando a controllarla completamente, o Madre Natura, che nessuno ha il potere di assoggettare e trasformare in tutto e per tutto?
Nel finissage, "Intervista con la scimmia", brevi letture di testi di Jacqueline Ceresoli, Chicca Gagliardo, Francesca Pini, ispirati alle opere di Manuela Carrano
Immagine: Manuela Carrano, Giuditta e Oloferne, 2010, matita su carta, cm 155x127
Inaugurazione mercoledì 25 maggio 2011 ore 18
Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea
Via Senato, 24 Milano
orari: 10-13 15-19, escluso lunedì e festivi
Ingresso libero