Universita' Ca' Foscari - Palazzo Cosulich
Venezia
Dorsoduro, 1405
041 5239315 FAX 041 2417651
WEB
John Hitchcock
dal 31/5/2011 al 3/6/2011
041 5239315 FAX 041 2417651
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Segnalato da

Studio Dal Ponte



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John Hitchcock



 
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31/5/2011

John Hitchcock

Universita' Ca' Foscari - Palazzo Cosulich, Venezia

'Epicenter' affronta le fragilita' della vita quotidiana, fortemente condizionata da immagini, tecnologia e consumismo. L'artista ha realizzato un'installazione interattiva, attraverso opere grafiche, disegni, video e composizioni geometriche.


comunicato stampa

a cura di Nancy Marie Mithlo, Ph.D. Assistant Professor, Department of Art History and American Indian Studies Program University of Wisconsin - Madison John Hitchcock/Hybrid Press,  Artist and Associate Professor of Art, University of Wisconsin-Madison, The Dirty Printmakers of America (DPA)

Epicenter/Epicentro  è  una installazione multimediale a tema che affronta le fragilità della vita quotidiana, fortemente condizionata dalle immagini, dalla tecnologia,  e dal consumismo.
L’artista Nativo Americano, John Hitchcock, realizzerà sul posto un’installazione interattiva, attraverso opere grafiche, disegni, video e composizioni geometriche. I suoi lavori sono descritti come affascinanti, scherzosi e allo stesso tempo tremendamente seri.

John Hitchcok  crea figure mitologiche ibride che risultano dalla combinazione di immagini profondamente diverse tra loro: i mammiferi delle Grandi pianure americane  (bisonti, lupi, cervi, cinghiali, alce americano) e immagini degli armamenti militari (carri armati, elicotteri) che risalgono alla sua infanzia, trascorsa nelle Wichita Mountains dell’Oklahoma, poco lontano dalla più grande base d’ artiglieria da campo del Nord America, a Fort Sill/ Lawton (OK). Le sue rappresentazioni di animali e bestie mitologiche,  ripetono  diagrammi e modelli biologici, simboli della natura da una parte e macchine dall’altra, che rappresentano metaforicamente il comportamento spesso violento degli esseri umani nei confronti dell’ambiente. Quali sono le conseguenze sociali, psicologiche e fisiche della globalizzazione? Cosa abbiamo imparato dal progresso? John Hitchcock affronta criticamente queste questioni attraverso l’analisi delle immagini della cultura di massa americana e l’uso della tecnologia. Il suo lavoro è una risposta al comportamento intrusivo degli uomini verso la natura e  verso i loro simili. L’arte grafica è stata spesso usata come strumento di intervento sociale e politico. John Hitchcock utilizza il mezzo grafico per esplorare questioni relative al rapporto con la terra, con i nostri simili, con la cultura e per rendere manifesto il potenziale della grafica come strumento d’azione e d’espressione, Hitchcock realizzerà un’installazione interattiva che coprirà le pareti e il pavimento;  in aggiunta, il pubblico potrà portare via le stampe, realizzate sul posto, dai Dirty Printmakers of America, associazione di artisti della grafica composta da Joseph Velasquez, Emily Arthur Douglass, Ryan O’Malley, John S. Hancock, and Melanie Yazzie.

Questo progetto è sostenuto dall’ University of Wisconsin-Madison (WI), The Museum of Contemporary Native Arts, a center of the Institute of American Indian Arts, Santa Fe (NM), in collaborazione con Venice Printmaking Studio www.veniceprintmaking.it e il Dipartimento degli Studio Europei e Postcoloniali del’Università Ca’Foscari di Venezia.

In occasione della mostra mercoledì 1 giugno 2011 alle ore 17.00 presso la Casa del Cinema di Venezia (Salizada San Stae, S, Croce 1990) si terra il simposio intitolato “Convergence” durante il quale verrà proiettato un video dell’artista e seguirà un breve dibattito.

Inaugurazione: mercoledì 1 giugno 2011 alle ore 12.00

Palazzo Cosulich
Dipartimento di Studi Europei e Postcoloniali
Zattere, Dorsoduro, Venezia
Ingresso libero

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