Nelle cinquantuno opere esposte, Dvora Weisz rievoca una lettura simbolica, stratificata, del deserto, fulcro dell’identita' creativa dell’artista e crogiolo ancestrale delle genti di fede abramica.
DESERTO-MIDBARù
Mostra dedicata all’artista israeliana Dvora Weisz
Promossa dalla Regione Piemonte, organizzata dall’Associazione Piemontese Arte e curata da Sarah Kaminski.
Nelle cinquantuno opere esposte, Dvora Weisz rievoca una lettura simbolica, stratificata, del deserto, fulcro dell’identità creativa dell’artista e crogiolo ancestrale delle genti di fede abramica.
I temi della Peregrinazione, dell’Alleanza e dell‘Impegno intimo e universale si rivelano nei suoi lavori, dove utilizza materiali essenziali, decisamente minimalisti, come la sabbia, la creta o i pigmenti naturali raccolti nelle località desertiche vissute dall’artista. La mostra è composta da grandi tele che rievocano poemi biblici dai titoli profondamente radicati nella nostra memoria culturale e da opere scultoree, che accompagnano il visitatore, tappa dopo tappa, lungo i percorsi di formazione calpestati dai leggendari messaggeri, dai profeti e dalle donne eremite del IV sec. d. C.. Lungo i corridoi della mostra, le tele sono intervallate da composizioni tridimensionali: un libro, una cesta e un baldacchino.
Il primo è costruito con canapa impregnata di colla e mescolata alla sabbia e ai minerali del Mar Morto, tanto da produrre l’effetto di fogli di un’antica pergamena. La seconda è una composizione di rete metallica avvolta in panni di garza intrisi di calce. L’ultimo è realizzato con teli grezzi di cotone, cuciti con strisce di tulle vaporoso ed evanescente e impreziositi da sprazzi sfavillanti di rame, argento ed oro che insieme riproducono gli echi di uno scialle sacerdotale o forse la suggestione di un velo nuziale.
La pittura formale e monocromatica della Weisz svela strati di colore dalle tonalità bianche, rosee, ocra e grigie, mescolati di materie grezze in rilievi, per modellare le sensazioni narrate e gli enigmi dei luoghi di culto. Il percorso tematico, con cui sono disposte le opere di Dvora Weisz consente al visitatore di penetrare nel mondo interiore dell’artista coadiuvato anche dal video, realizzato nel 2000 a Milano durante un incontro sui lavori della Weisz.
All’entrata della mostra il visitatore troverà un gruppo di poesie, scritte su teli di canapa appesi e scritti appositamente dal poeta e giornalista milanese, Nicola Dal Falco con il quale da anni la pittrice mantiene un rapporto di collaborazione.
Il catalogo, a cura di Sarah Kaminski e con un contributo di Paolo Levi, è edito dalla Elede Editrice Srl, Torino.
Museo dell'Automobile
Italia - Torino - Corso Unità d'Italia 40
tel 011677666