Spazio Ophen Virtual Art Gallery
Una selezione ragionata di opere realizzate da Vincenzo Nucci negli ultimi trent'anni di attivita'. Il tema e' il paesaggio, la campagna, la casa padronale e soprattutto la palma, simbolo della Sciacca araba che egli ama.
A cura di Giovanni Bonanno
La retrospettiva dal tema “Illuminazioni: Tra luce, memoria e malinconia” documenta
una selezione ragionata di 75 opere fra oli e pastelli (dal 1978 al 2010) realizzate da
Vincenzo Nucci negli ultimi trent’anni di attività.” Il tema è il paesaggio, la campagna,
la casa padronale, le mura di cinta dove si arrampicano rigogliose buganvillee fiorite di
lacche rosse, e soprattutto la palma, protagonista e simbolo della fascinosa Sciacca
araba che egli ama. Enzo Nucci dipinge la natura siciliana, in quel tratto di costa
intorno a Sciacca queste immagini di palme e brevi orizzonti contemplano il
sentimento di una assorta malinconia. Le sue opere sono “memorie di un tempo”, con
le case, le palme, i rampicanti e le buganvillee che hanno preso il sopravvento e
riempito il vuoto di una vita che ormai non c’è più. L’artista saccense guarda alla
natura, al paesaggio con stupore. Le sue opere vivono la dimensione intima e
"visionaria” dandoci struggenti emozioni e nel contempo delicati e sottili memorie
che solo la poesia, quella vera, sa rivelare. Come dice Piero Guccione, (1989) "Enzo
Nucci è uno dei pittori che dipingono ancora la natura. Più esattamente Nucci dipinge
la natura siciliana poiché la abita; in quel tratto di costa intorno a Sciacca dove più
fortunata e civile la vita conserva un barlume di dolcezza rispetto ad altre zone
devastate dell'isola. [...] queste immagini di palme e brevi orizzonti contemplano il
sentimento di una malinconia greve "irredimibile" della nostra natura insulare." E’ dal
1980 che Vincenzo Nucci dipinge paesaggi, paesaggi della Sicilia con la casa
padronale, le mura di cinta, e oggi le palme, simbolo della dolce Sicilia,del la Sciacca
araba e Barocca che dal mare con orgoglio guarda all’Africa e sogna. Enzo Nucci, è
un artista di grande qualità, capace di cogliere le insolite e struggenti emozioni
dell’anima. Dalla sua finestra sopra il porto di Sciacca guarda affascinato l’orizzonte
del mediterraneo, l’Africa e il magico ed esotico Oriente e intanto traccia immagini di
palme e di orizzonti volutamente non definiti in cui la nostalgia intrisa di insolite
memorie si tramuta in delicata e struggente malinconia, in assorto silenzio e
soprattutto in incantata e magica rivelazione lirica.
Biografia
Vincenzo Nucci è nato a Sciacca (Ag) nel 1941 e qui ha sempre lavorato. Frequenta l’Istituto d’Arte di
Palermo e l’Accademia di Belle Arti di Agrigento. Le sue prime personali, nel decennio fra il 1960 ed il 1970
in varie città italiane, lo vedono impegnato nei temi sociali e drammatici come la guerra del Vietnam e il
terremoto del Belice. Dal 1980 Nucci dipingerà solo paesaggi, anzi il paesaggio Siciliano, la casa padronale,
le mura di cinta dove si arrampicano rigogliose bouganville fiorite di lacche rosse, le antiche rovine di
Selinunte e, infine, lei, la palma, protagonista e simbolo della fascinosa Sciacca araba che egli ama. Nel 1989
è invitato alla Biennale Nazionale Città di Milano, Palazzo della Permanente. Nel 1991 conosce Philippe
Daverio che lo invita ad esporre alla rassegna d’arte “Anni Ottanta in Italia” all’Ex Convento di San
Francesco di Sciacca e successivamente organizza una sua personale alla galleria Daverio a Milano. Nel 1992
conosce Marco Goldin che gli organizzerà nel 1994 una mostra antologica a Palazzo Sarcinelli di Conegliano
con scritti in catalogo dello stesso Goldin, di Guido Giuffrè e di Marco Vallora. A Conegliano, Palazzo
Sarcinelli esporrà ancora nella rassegna “Da Fattori a Burri, Roberto Tassi e i pittori”, nella mostra “Una
donazione per un nuovo museo”, e ancora nel 1998 “Elogio del pastello, da Morlotti a Guccione”. Sempre
su invito di Marco Goldin, nel 1999 terrà una mostra antologica del pastello “Opere 1981-1999′′, a Treviso
nella Casa dei Carraresi, con testi di Marco Goldin ed Enzo Siciliano. Nel 2003-2004 la Provincia Regionale di
Palermo organizza una sua mostra antologica al Loggiato San Bartolomeo, “Opere 1981-2003′′, con scritto
in catalogo di Aldo Gerbino. Nel 2006 è invitato da Philippe Daverio alla LVII edizione del Premio Michetti di
Francavilla al Mare. Nel 2007 è presente alla mostra “Arte Italiana 1968-2007. Pittura”, curata da Vittorio
Sgarbi al Palazzo Reale di Milano. Del 2008 la mostra personale “Impressioni di luce” alla Galleria 61 di
Palermo e l’antologica “Opere 1984 – 2008” presso l’ex Convento di San Francesco a Sciacca con testo in
catalogo di Philippe Daverio. Del 2010 la personale “Gli uomini del paesaggio” alla Galleria Spazio Forni di
Ragusa e la collettiva “Mare Nostrum” alla Galleria Forni di Bologna. Nel 2011 viene invitato alla 54°
Biennale di Venezia, Padiglione Italia. L’artista vive a Sciacca.
Inaugurazione: Sabato 11 Giugno, 18
Ophen Virtual Art Gallery
Via S. Calenda, 105/D Salerno
Orario: Lunedì-Domenica 16-19
Ingresso libero