Dalla simbologia espressiva dei primi periodi la pittura di Janez Matelic e' passata gradualmente alla creazione eloquente della figura. Il suo disegno litografico in bianco e nero esprime il suo rapporto verso la tecnica grafica che inizialmente e' il suo mezzo di espressione esclusivo.
Dalla simbologia espressiva dei primi periodi la pittura di Janez Matelic è passata gradualmente alla creazione eloquente della figura. Il suo disegno litografico in bianco e nero esprime il suo rapporto verso la tecnica grafica che inizialmente è il suo mezzo di espressione esclusivo. Ciò gli serviva per intensificare l'atmosfera angosciosa stabilita dalla squisita simbologia degli oggetti reiterati in un'espressività figurativa impostata chiaramente all'insegna della figura nonché dal carattere del disegno, della linea che il più delle volte è breve ed interrotta, acuta e tagliata.
Le grafiche venivano stampate in nero e per molto tempo per Matelic il colore era assolutamente qualcosa di troppo. Negli anni Novanta emerge invece sempre di più come elemento figurativo sempre più importante, sebbene ancora in un ruolo subordinato che spesso occhieggia con quello decorativo. Nonostante questo suo ruolo più importante il colore non costruisce le superfici ma le colora semplicemente mantenendo così ancor sempre un significato secondario.
La caratteristica iconografia di Matelic è l'immagine di un'apertura a forma di semicerchio che allude alla casa e attraverso la quale guardiamo il quadro.
Dietro al portale sbarrato che corrisponde alla simbologia della porta del Paradiso lo spazio si apre e allo stesso tempo si chiude prospetticamente e ingannevolmente.
All'interno del quadro regna l'impressione dello spazio composto. Le sezioni di masse architettoniche come la vera da pozzo di Piazza Brolo o il portale di Verzi accatastate sullo sfondo proprio colmando lo spazio trasformano visualmente ciò che è: la paura dello spazio vuoto. Le annotazioni simboliche dei segni, le figure antropomorfe, animali e forme vegetali sono continuamente presenti nel repertorio figurale di Matelic. Il pittore vi aggiunge dettagli architettonici, elementi caratteristici dell'architettura cittadina di cui conserviamo l'immagine visuale nei nostri ricordi mescolata alle immagini del mondo reale composte ex novo secondo i significati associati.
Lili Bojanic
JANEZ MATELIC è nato il 13 febbraio 1950 a Kamnik. Nel 1972 si diploma con prof. Guseppe Santomaso all´Accademia di Belle Arti di Venezia, mentre all´Accademia di Lubiana si specializza nella grafica con il prof. Zvest Apollonio. Dal 1983 svolge un´attività di libero artista si è perfezionato in Olanda, Francia, nell´ URSS ed in Ungheria. Ha fondato a Capodistria la galleria SQART con annesso studio grafico che lo vede personalmente impegnato. Si dedica alla litografia, alla pittura, al design ed all'allestimento scenografico.
Naldinijeva 10, Koper (tel.++386/5/62-74-127), Dimnikarska 27,Koper (tel/fax .05/62-74-266) E-mail: janezmat@siol.net
inaugurazione sabato 7 dicembre, alle ore 18,30
La mostra conclude l'attività del 2002.
associazione culturale La Roggia
v.le Trieste, 19 P.B. 167 33170 Pordenone e-mail laroggia@tin.it tel. e fax 0434/552174