Opere su carta. Nel corso della sua carriera, l'artista ha disegnato partendo costantemente da un modello, alla ricerca continua di ritmi universali delle forme naturali e delle infinite composizioni dell'immagine.
Le opere di John Fox su carta evocano i fatti della vita contemporanea piuttosto che le sue narrative grandiose. Tuttavia la realtà dei soggetti è secondaria alle ambiguità del pittorico
poiché insiste sul fatto che l’immagine sia un deliberato oggetto visivo. Gli ultimi disegni ed acquarelli di Montreal e di Venezia sono le incarnazioni sensoriali di un luogo.
La loro specificità
riposa sull’enfatizzare una viuzza solitaria, un gruppo di edifici o un campo incorniciato dal fogliame.
La sua risposta evoca un senso del conoscibile e dell’accessibile che dona all’opera un che di intimità e di immediatezza. Allo stesso tempo vi troviamo il senso di anonimato e di casualità del soggetto rappresentato che assicura ai suoi motivi la loro autenticità e la loro autonomia non subordinandoli alle condizioni esterne.
Durante tutta la sua carriera, John ha disegnato partendo costantemente da un modello, alla ricerca continua di ritmi universali delle forme naturali e delle infinite composizioni
dell’immagine.
Nelle sue opere su carta e nei suoi innumerevoli quaderni, l’attenzione (costante) per il corpo umano è sempre stata la pietra di paragone per le sue esplorazioni
relative all’arte ed alla sfida di creare delle immagini sia in forme reali sia fantastiche. I suoi disegni documentano molto efficacemente la sua presenza ed il suo processo attraverso i loro
gesti indistinti ed i tratti. L’istancabile ricerca di Fox per la miriade di possibilità della linea, era guidata dalla sua costante determinazione di guardare il soggetto dall’esterno ed attraverso di
esso. Qualunque fosse lo scopo finale, le opere di Fox su carta sono degli oggetti in quanto tali,autonomi e autodefiniti.br>
Nato a Montreal nel 1927, John Richard Fox ha studiato alla Scuola di Arte e Disegno presso il Museo delle Belle Arti di Montreal; ed alla Scuola d’Arte Slade dell’Università di Londra.
Successivamente, poi, passa due anni a lavorare per conto proprio a Firenze e a Parigi.Nell’opera di John Fox distinguiamo tre periodi. Dalla metà degli Anni ’50 agli inizi degli Anni
’70 Fox rappresenta i sentimenti umani che traspaiono dalle espressioni dei volti e dalle pose delle figure, scene d’interni e paesaggi. Dal 1972 e per circa 15 anni, egli produce grandi opere
astratte influenzate dal non-figurativo europeo e americano. Nel 1986 Fox torna alla rappresentazione figurativa in cui i prinicipi dell’astrazione sono presentati attraverso una realtà ricostituita di persone, luoghi e cose. Benché fosse residente a Montreal da sempre, Fox ha soggiornato molto spesso e per lunghi periodi a Venezia, dove morirà nel 2008.
Inaugurazione 19 giugno ore 18.30
Françoise Calcagno Art Studio
Campo del Ghetto Nuovo 2918, Venezia
Orari: da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 19.00
sabato e domenica su appuntamento