In piazza. Dove si incontrano i ragazzi della periferia. I suburbi devastati delle metropoli del nostro pianeta. Nuova Delhi, Rio De Janeiro, Bucarest. Un luogo che c'è sempre stato, per Accattone come per Rocco perso nella Milano nevosa di sotto la Bovisa. Il luogo dei bambini e degli adolescenti persi, via Artom a Torino negli anni settanta: palazzi fatiscenti e un ragazzino con la pistola in mano. "I figli della violenza" di Bunuel a Città del Messico e i meninos de rua brasiliani. L'Africa.
In piazza. Dove si incontrano i ragazzi della periferia. I suburbi devastati delle metropoli del nostro pianeta. Nuova Delhi, Rio De Janeiro, Bucarest.
Un luogo che c'è sempre stato, per Accattone come per Rocco perso nella Milano nevosa di sotto la Bovisa. Il luogo dei bambini e degli adolescenti persi, via Artom a Torino negli anni settanta: palazzi fatiscenti e un ragazzino con la pistola in mano.
"I figli della violenza" di Bunuel a Città del Messico e i meninos de rua brasiliani. L'Africa.
"olha meu Deus qui e domo la lua
olhai as crianças que estan la na rua"
guarda mio Dio che sei signore della luna
guarda i bambini che son nella strada.
"Agli inizi del Duecento, partirono dalla Germania e dalla Francia due spedizioni di bambini. Erano persuasi di riuscire a traversare il mare a piedi asciutti. (..) In cento libri dell'Indostan si legge che l'universo non è altro che un sogno della divinità immobile che esiste indivisa in ogni uomo; alla fine dell'ottocento, Marcel Schwob - creatore, attore e spettatore di questo sogno - cerca di tornare a sognare ciò che aveva sognato tanti secoli fa, nelle solitudini africane e asiatiche: la storia dei bambini che anelarono a riscattare il Sepolcro".
Siamo partiti da questa lucida osservazione di Borges per cercare la linfa di un testo che, essendo molto lirico, non ha quasi concretezza storica ma si colloca piuttosto nella tradizione di miti e leggende, patrimonio onirico collettivo.
Abbiamo applicato il testo di Schwob sulla geografia di oggi e siamo caduti nelle periferie di una qualsiasi grande metropoli contemporanea: i ragazzi di strada saranno i nostri cantori.
In una sera d'estate tra le solite baruffe dopo la partita di calcetto, un gioco nuovo si trasforma in esperienza allucinogena. Si tratta del "potere del rospo": leccare un rospo porta strane sensazioni, è quasi meglio che tirare la lacca o la colla. Noto nei secoli antichi per i suoi poteri sovrannaturali, umbratile fratello rettile dell'Lsd, il rospo chiama i ragazzi come il Pifferaio Magico e li trasporta a tempo di vertigine in un'avventura psichedelica vissuta da altri bambini molti secoli fa.
Un viaggio ai confini fisici e teologici del Cristianesimo, tra mito e leggenda appunto, dove la fede non è un presupposto, non è niente, è solo vibrazione del cuore, incomprensibile e potente, che ha voglia di gridare e far l'amore.
Due frasi del Vangelo e una serata densa di vita: attraverso il gioco la piazzetta del quartiere diventa la montagna, il bosco, il porto di Marsiglia e il mare, diventa Gerusalemme e la via di un villaggio arabo. Una donna spossata dal marito che picchia i figli diventa Innocenzo III che chiede aiuto al Signore, diventa Gregorio IX incapace di capire.
Alla fine rimarranno solo i panni stesi di una serata qualunque, troppo calda e afosa per non essere innaffiata dalla pioggia.
Roberto Zibetti
REGIONE PUGLIA
Iniziativa realizzata con il contributo della Comunità Europea
29 luglio ore 21,30 Martano Santuario S.Maria della Consolazione
30 luglio ore 21,30 Nardò Oasi Tabor
1 e 2 agosto Lecce Complesso S.Francesco della Scarpa
da Marcel Schwob
uno spettacolo di Roberto Zibetti e Benedetta Francardo
regia di
Roberto Zibetti
Assistente alla regia
Luci
Benedetta Francardo
Scene
Enrico Saletti Salza
Elaborazioni sonore
Paolo Berutti
Con
Cristina Mileti, Sabrina Daniele ,Fabrizio Saccomanno, Francesco Giosa, Tonio De Nitto, Luca Centonze, Alessandra De Cristofaro, Federico De Giorgi, Carlo Durante, Nadia Esposito, Emanuele Lelli, Silvia Marchi, Stefano Mazzotta, Antonio Nicolardi, Viviana Palazzo, Roberto Petracca, Rosaria Ricchiuto, Samira Tasso, Maria Pia Trisolini, Vera Vaglio Massa.
E con la partecipazione di
Silvia Ricciardelli
Produzione
Cantieri Teatrali Koreja
Tecnico luci
Marco Oliani
organizzazione
Franco Ungaro
progetto
Salvatore Tramacere
Amministrazione
Fabiola Centonze
Segreteria Promozione
Gabriella Vinsper Antonio Giannuzzi
Informazioni: 0832.24.20.00