A perdita d'occhio. Una raccolta di opere intime, diari segnici annotati sulle copertine di libri, dove l'artista interpreta attraverso la pittura storie ed essenze, atmosfere e timbriche cromatiche.
Il 23 giugno 2011 la Galleria Bianca Arte Contemporaneaè inaugura la
stagione estiva con un progetto speciale di Marco Cingolani dal titolo A
perdita d’occhio. Una raccolta di opere intime, diari segnici annotati
sulle copertine di libri, dove re interpreta con una straordinaria
tecnica pittorica storie ed essenze, atmosfere e timbriche cromatiche.
Una preziosa biblioteca composta da volumi unici, impressi per sempre
dalla sensibilità dell’artista. Durante l’inaugurazione, in concomitanza
con la sua personale al Castello di Castelbuono, ci sarà la presentazione
del catalogo antologico pubblicato in occasione dei cinquant’anni di vita
dell’artista, festeggiati dalla città di Como con tre grandi mostre in
suo onore. Un’incontro con Marco Cingolani che ci racconterà e spiegherà
le sue modalità espressive e sarà disponibile ad ogni tipo di domanda e
curiosità del pubblico. Marco Cingolani nasce a Como nel 1961 e si
trasferisce a Milano giovanissimo, nel 1978. Inizia a frequentare
l´ambiente creativo underground, in cui l´arte si mischiava con la moda e
la musica punk. In quegli anni si stava formalizzando a Milano una nuova
sensibilità artistica le cui radici non affondavano più nella storia
dell´arte e nella citazione, ma praticava la manipolazione critica della
realtà e delle sua comunicazione attraverso i mass-media.
L´immagine
veniva decontestualizzata, sottratta all´uso del senso comune, quasi
schernita. Il lavoro di Marco Cingolani, sin dagli esordi, ha sempre
cercato di annullare il potere normativo delle immagini mediatiche,
sottoponendole alla cura dell´artista, certo che l´arte offra un punto di
vista decisivo per l´interpretazione del mondo. In questo contesto sono
nati i quadri delle “Interviste”, dove personaggi famosi per la loro
riservatezza venivano sommersi dai microfoni e le serie dedicate
all´Attentato al Papa e alla tragica vicenda di Aldo Moro...
Successivamente i quadri di Cingolani hanno dissippato la riconosciblità
dei personaggi, pur mantenendo forte e totale il legame con la storia e
la narrazione. Un'arte di immagine che non censura lo sguardo, ma lo
dispiega verso l'eterogeneita delle forme. Arte come alterità che si
nutre di presente. Arte come manifestazione che ti coglie di sorpresa,
esattamente come la vita. Nelle opere recenti Marco Cingolani introduce
un forte elemento di novità nel suo lavoro dipingendo paesaggi “A perdita
d’occhio”; nei quadri il colore si sovrappone sfumando in dettagli
sovrapposti, restituendo una prospettiva naturale. Le nuove opere di
Marco Cingolani, allargano e dilatano la percezione dello spazio,
esattamente il contrario dello spazio fotografico che accorcia e comprime
le distanze.
Inaugurazione 23 giugno 2011, 18:30
Bianca Arte Contemporanea
Discesa San Domenico 4, 90133 Palermo
dal mer. al sab. dalle 16:00 alle 19:00
ingresso libero