Vocabolario. Cinque sono i lavori che compongono la mostra: Il senso dell'ordine, Colonna, Case gialle, Vocabolario e tre libri-oggetto. La mostra e' costruita su un gioco di opposti, ordine e disordine, astrazione e rappresentazione, e sul rapporto tra le parole e le cose, tra le cose e l'immaginazione, sul valore e sull'inganno dei meccanismi di percezione.
Vocabolario è il titolo della mostra personale che Sabrina Mezzaqui ha
progettato per Viafarini. Cinque sono i lavori che la compongono: Il senso
dell'ordine, Colonna, Case gialle, Vocabolario e tre libri-oggetto. Tutti in
bianco e nero, o quasi. Tre di carta e due videoproiezioni.
Sabrina Mezzaqui ha sempre messo in gioco nel suo lavoro il senso del fare
manuale. L'infilare perline o il disegnare motivi senza significato
apparente come modo per raccontare il proprio "stare al mondo" oppure per
dare voce a un microcosmo d'accadimenti quotidiani, attraverso materiali
fragili e immagini impalpabili. Vocabolario è anche tutto questo, ma la
mostra è costruita anche su un gioco di opposti, ordine e disordine,
astrazione e rappresentazione, e sul rapporto tra le parole e le cose, tra
le cose e l'immaginazione, sul valore e sull'inganno dei meccanismi di
percezione.
Il senso dell¹ordine: 250 fogli riempiti con 250 diversi motivi decorativi
copiati da schemi per tessitura. Il titolo deriva da un noto testo di
Gombrich sulla decorazione. All¹apparenza una superficie optical. Il lavoro
di Sabrina Mezzaqui, però, non ha rigore scientifico o valore dimostrativo.
Quale rigore e senso possono esserci nel decorare a mano una superficie così
vasta, che potrebbe essere senza fine? Sono nel gesto ripetitivo della mano,
che cerca di ordinare il filo dei pensieri, foglio dopo foglio, giorno dopo
giorno, e che dà luogo ad una struttura che nasconde variazione e disordine
entro apparente ordine, una costellazione astratta e accecante. Un inganno
dell¹occhio.
Case gialle e Colonna, le videoproiezioni. Rondini spiccano il volo.
Formiche nere salgono lungo il muro bianco. Una fila ordinata e continua. Un
banale movimento, un semplice accadimento si trasforma in un¹altra struttura
astratta, motivo ornamentale che si muove con ripetitiva regolarità .
Vocabolario: prendere le illustrazioni  casa, sedia, aereo, auto, albero,
ecc. - che nei vocabolari accompagnano le corrispondenti definizioni,
ingrandirle, ritagliarle. Venti grandi "disegni" ritagliati nella carta
compongono Vocabolario, ma dei disegni rimane solo il segno nero. A
disorientare lo sguardo.
I tre libri-oggetto. Un processo di smontaggio e rimontaggio: tre grandi
romanzi della letteratura italiana del Novecento - ³L¹isola di Arturo² di
Elsa Morante, ³Le parole tra noi leggere² di Lalla Romano e ³Lessico
familiare² di Natalia Ginzburg - sono trasformati da Sabrina Mezzaqui,
utilizzando semplice carta, in tre piccoli oggetti. Che nella loro forma
rendono visibili trame e significati. Le parole diventano immagini.
A cura di Alessandra Pioselli
Inaugurazione: giovedì 12 dicembre ore 18
Viafarini via Farini 35 Milano
dal martedì al sabato dalle 15 alle 19
Si ringraziano la Galleria Massimo Minini e la Galleria Continua per la collaborazione.