L'Artista e il suo atelier. I dipinti esposti tracciano il percorso storico della ricerca di Vija Spekke, puntualizzando alcuni aspetti formali legati al genere del ritratto e il proficuo periodo in cui l'ispirazione creativa l'artista l'ha ricevuto da poeti quali Jorge Luis Borges e Fernando Pessoa.
"L’arte è un mezzo per trasformare i fatti che noi,
senza saper perché, definiamo realtà".
Jorge Luis Borge
La casa-atelier dell’artista lettone Vija Spekke si apre al pubblico per offrire la visione del mondo
misterioso e lieve che l’artista ha elaborato in affinità con il sentire poetico.
Le opere esposte tracciano il percorso storico della sua ricerca, puntualizzando alcuni aspetti formali
legati al genere del ritratto e il proficuo periodo in cui l’ispirazione creativa l’artista l’ha ricevuto da
poeti quali Jorge Luis Borges e Fernando Pessoa. Il punto d’incontro tra questi diversi orientamenti è
sempre il caso e la rivelazione che la poesia, nella sua dimensione visionaria, può offrire. Con stupore
e meraviglia l’artista ha cominciato ad inoltrarsi nell’universo di Borges, “creatore di mondi immaginari
ed ironici” e a trasformare le sue suggestioni in altrettante visioni.
Il modernismo di Borges ha dato il giusto impulso alla sperimentazione che l’artista stava cercando.
Accompagnata da un’intellettuale giocosità, desiderosa di scoprire tutte le magie del possibile, l’arte
per Vija Spekke si è liberata da tutti i cerimoniali che esigono l’idealizzazione per lasciare che le
immagini si aggregassero quasi da sole, senza reprimere quella libertà massima che può essere la
casualità.
Per avvicinarsi all’arte della poesia l’artista ha trovato l’acquarello su carta il mezzo più congeniale,
perché l’acquarello è “l’accident controlé”, possiede la leggerezza, l’apparente semplicità, ed è difficile,
ambiguo, cangiante e in via di estinzione.
In mostra ci sono esposte anche le opere dell’ultimo periodo. In alcune l’artista si fa sedurre dalle
potenzialità della luce attraverso studi di colore in forme semplificate, in altre, elabora nuovi giochi
della memoria, automatismi psichici al buio quasi volesse farsi condurre ancora una volta dal caso
nelle sue espressioni più estreme: dentro la leggerezza dell’aria, nell’inconsistenza del buio e
trasportata dall’acqua.
Le opere di Vija vivono nella leggerezza dell’universo; esuli dalla storia le sue immagini scandiscono
un tempo poetico capace di attraversare il tempo altrui.
La mostra "L’artista e il suo Atelier" di Vija Spekke è patrocinata da:
Confindustria Verona Gruppo Giovani, Comune di San Martino Buon Albergo Assessorato alla Cultura, Provincia di Verona
Ufficio Stampa: www.art-emisia.com, art-emisia@libero.it
Inaugurazione: sabato 25 giugno, ore 18.30
Villa “La Valverde”
Via Antonio da Legnago, 21 Verona
Orari: ven, sab e dom dalle 18-20. Su prenotazione negli altri giorni telefonando al numero 338 6838998
Ingresso libero