Hermann Nitsch
Giuseppe Zevola
Mario Franco
Rolf Leitenbor
Pasquale Napolitano
Lorenzo Mango
Romano Gasparotti
Giuseppe Morra
Pasquale Persico
In una due giorni fatta di incontri, letture, video e performance, il maestro dell'Azionismo viennese si concentra sul tema dell'Essere (das SEIN) e sul suo rapporto con Parmenide, il grande filosofo di Elea.
La Fondazione Alario per Elea-Velia di Ascea (Salerno), in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli ospiterà le parole ed i segni di uno dei grandi dell'arte contemporanea, Hermann Nitsch. In una due giorni fatta di incontri, letture, video e performance, il maestro dell'Azionismo viennese si concentrerà sul tema dell'ESSERE (das SEIN) e conseguentemente col suo rapporto con Parmenide, il grande di Elea, vissuto in quegli stessi luoghi duemila e cinquecento anni fa.
"Io Sono"
applicando in modo semplice e non complicato la teoria della conoscenza, posso riconoscere ed affermare solo e soltanto che io esisto in maniera incondizionata. di me posso dire che io sono. posso realmente avvertire in maniera diretta la condizione che io sono. posso sentire l’esistenza altrui soltanto indirettamente. l’ambiente mi si presenta come una ricchezza di fenomeni dei quali posso sicuramente accettare (ammettere) l’esistenza, pur senza poterli percepire (sentire) come la mia condizione. unicamente sono ed avverto l’essere, il mio essere. concetti come mondo esterno e mondo interno, che in questo libro intendiamo piuttosto annullare, saranno utilizzati all’inizio, al fine di estrarre l’essenziale, vale a dire il nostro mondo interiore, l’anima, lo spirito, la coscienza. per questi concetti rimando al pensiero mitico, tranne che per la coscienza. tutto il resto, tutto ciò che viene avvertito da me, il paesaggio, gli altri, il mio corpo, gli organi sensoriali, persino la coscienza, appartengono al mondo esterno. esiste infine una realtà che non può essere percepita tramite lo spirito, e nemmeno tramite la conoscenza scientifica, un fondo senza fondo sul quale tutto, il mio essere, si proietta, cioè la condizione che io sono. siccome non riesco ad avvertire questo fondo sul quale proiettarmi, queste concezioni fondamentali, mi trovo davanti al nulla, al vuoto. in questo vuoto il nostro essere, il mio essere, ha le proprie radici, si fonda in questo vuoto, esso viene percepito tramite questo vuoto. si ottiene in tal modo un confronto non importuno con la filosofia asiatica. il sé è identico al vuoto. penso alle strisce comiche positivistiche, derivanti dallo spirito del materialismo dialettico, nelle quali il chirurgo cerca l’anima degli uomini con un coltello, oppure l’astronauta l’amato dio nell’universo: in realtà non c’è niente da ridere, poiché nessuno dei due effettivamente trova qualcosa.
Il programma prevede:
7 luglio 2011 ore 18.00
Hermann Nitsch legge Das SEIN
Giuseppe Zevola interpreta ESSERE
intervengono: Lorenzo Mango e Romano Gasparotti
video loop: Caravaggio & Nitsch 2010 di Mario Franco
8 luglio 2011 ore 19.00
Proiezioni di 130.Aktion Festa di Pentecoste 2010 di Rolf Leitenbor
intervengono: Giuseppe Morra e Pasquale Persico
video loop: Museo Nitsch The Making of 2008 di Pasquale Napolitano
Fondazione Alario per Elea Velia onlus
Viale Parmenide, loc. Marina - Ascea (SA)
Ingresso libero