A meta' settembre di quest'anno un gruppo di artisti ticinesi si e' riunito per realizzare un manifesto contro la guerra. La 'Struttura Cubica' dal 13 Dicembre si spostera' a Milano. Intervengono: Gianluigi Bellei, Alberto Nessi, Mimmo Rotella.
Intervengono:
Gianluigi Bellei
Alberto Nessi
Mimmo Rotella
Si è svolto il primo evento di artisti per la pace a Locarno in Svizzera nella Pinacoteca Casa Rusca.
La "Struttura Cubica" dal 13 Dicembre si sposterà a Milano.
Facciamo appello agli artisti di organizzare nelle proprie città un evento di "artisti per la pace" ospitando in un luogo la "Struttura Cubica" (2 metri) chi è interessato può prendere contatto con artistiperlapace@sitart.org
A metà settembre di quest'anno un gruppo di artisti ticinesi si è riunito per realizzare un manifesto contro la guerra.
Scritto dal poeta Fabio Pusterla, il testo è stato subito firmato da diverse personalità del cantone. In seguito l'iniziativa ha avuto vasta risonanza, grazie a contatti su scala internazionale e soprattutto con l'Italia. L'8 ottobre essa è stata presentata alla stampa ticinese da Fabio Pusterla, Gianluigi Bellei e Flavia Zanetti, con la partecipazione di diversi artisti.
L'intento non è di rivolgere il solito appello al Governo, ma invitare tutti alla riflessione e al dialogo. Se la guerra potrà essere evitata, come spera il gruppo, questo avverrà grazie alla pressione dell'opinione pubblica e all'intelligenza di ogni singolo. Gli artisti e scrittori che hanno deciso di sottoscrivere questo manifesto, e quelli che lo faranno in futuro ritengono che il compito dell'arte e della letteratura sia anche di sostenere la riflessione e il confronto critico fra le persone. Essi sanno che ogni manifesto, appello o dichiarazione pubblica possono sembrare inutili, se non ridicoli. Tuttavia essi credono che in questo momento un silenzio risulterebbe soltanto colpevole.
Un'iniziativa estemporanea, perché realizzata in sole tre settimane; leggera, perché senza alcuna struttura consolidata; autonoma, perché al di fuori di partiti o schieramenti. Le adesioni sono poi aumentate esponenzialmente e nel contempo si è delineato l'impianto costruttivo dell'evento. Il grafico Daniele Garbarino ha dato forma visiva al testo, inserendo le firme autografe dei primi aderenti, con un manifesto che è stato stampato in serigrafia.
Dal 13 al 21 dicembre il CCS ospita questo manifesto programmatico presso la sua sede, consolidando così un intento che travalica i singoli confini regionali o nazionali e aderendo all'appello in favore della pace: verrà posizionata una struttura cubica di 2 metri, ideata da Gianni Realini, nella quale tutti gli artisti saranno invitati a sottoscrivere.
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manifesto:
ARTISTI PER LA PACE
Noi ci opponiamo alla guerra.
Ogni istante della nostra vita, ogni gesto che dà un senso alla nostra esistenza, ogni tentativo di intelligenza, d'amore, d'amicizia, di creatività , ogni molecola del nostro essere si ribella all'idea della guerra.
Ci dicono: la guerra è necessaria, la guerra è inevitabile.
È una menzogna.
La guerra non è mai necessaria, non è mai inevitabile. La sua pretesa necessità nasconde solo gli interessi di un potere economico e politico, la sua pretesa inevitabilità il sonno della ragione. Tutte le guerre necessarie a cui abbiamo assistito impotenti non sono servite a risolvere alcun problema; tutte le guerre inevitabili di cui siamo stati testimoni e complici avrebbero potuto essere evitate.
Ci dicono: solo la guerra potrà preparare la pace.
È una menzogna.
È invece la guerra ad essere preparata, predisposta con cura, insinuata nelle nostre coscienze come un male ineluttabile. Ma la guerra prepara solo la guerra, produce violenza, odio e devastazione. Ogni guerra ci allontana dalla ragione, unico fondamento possibile della pace.
Ci dicono: sarà una guerra pulita, una guerra indolore, una guerra chirurgica.
È una menzogna.
La guerra, e soprattutto la guerra contemporanea, colpisce le popolazioni innocenti, ne distrugge le case, la dignità , il futuro. La guerra è un atto di terrorismo istituzionale. Tra la guerra e l'attentato terrorista esiste una differenza quantitativa, non qualitativa.
Ci dicono: tacete, i vostri sono discorsi ridicoli. Siete dei sognatori, dei disfattisti.
È una menzogna.
Noi crediamo che la sola tenue speranza che si schiude di fronte a noi passi attraverso la pubblica opinione, la riflessione assennata e cosciente di ogni singolo individuo. Chiediamo a ciascuno di meditare su quanto sta succedendo nel mondo, sulle conseguenze terribili che una guerra potrebbe avere. Chiediamo a ciascuno di diffidare dell'informazione ufficiale, di resistere alla persuasione occulta che i media eserciteranno su di noi, di opporsi con la ragione alla retorica della guerra.
Noi chiediamo a ciascuno di pensare.
Noi ci opponiamo alla guerra.
venerdì 13 dicembre 2002 ore 18 (ingresso libero)
Nell'immagine un'opera di Mimmo Rotella
CCS, Via Vecchio Politecnico 1/3, 20121 Milano (tel. 02 76 01 61 18)