Variazioni. Lurci come prima scelta ha scandito le pareti irregolari e discontinue dello studio con dieci tele quadrate per registrare con ritmo regolare i passaggi in sequenza, le variazioni, gli scarti, le sospensioni della pittura.
Aldo Lurci
Nel pensare a un intervento nello spazio di Grafio, Aldo Lurci come prima scelta ha scandito le pareti irregolari e discontinue dello studio con dieci tele quadrate per registrare con ritmo regolare i passaggi in sequenza, le variazioni, gli scarti, le sospensioni della pittura.
Ogni quadrato diventa il confine di un intervallo, lo spazio di un respiro, di una nota ravvicinata, ed impone una sequenza misurata e stabile, un tono alto e teso, perfetto e difficile: al suo interno i piani, le campiture di colore, le linee si dispongono a formare una composizione dove tutto si tiene in termini di assoluta necessità .
Un continuum di neri geometricamente definiti ma scompaginati, sventagliati, accompagna dall'alto come una nota cupa e costante il mutare degli elementi, le variazioni che trapassano in basso in ogni tela e oltre il limite verso quella successiva.
Il passo è sostenuto, vertigini e cedimenti controllati: ma lo sbiadire improvviso di una linea che si perde nel profilo indefinito di un piano, lo sfioramento di superfici sfuggite e quasi in collisione, certi tagli che aprono squarci di luce inattesi, il deragliamento lieve delle forme verso un confine invisibile, denotano nonostante la politezza e la geometrizzazione, la loro non appartenenza al calcolo esatto, la loro natura precaria di elementi sempre sul punto di cedere, tolto il piccolo tassello che li sostiene.
Proprio per questo oggi la pittura di Aldo Lurci ci rappresenta, nella nostra disarmata inquietudine sotto la corazza dell'efficienza, della ragione, del tecnicismo.
P. Ballerini
Grafio
via Fra' Bartolomeo 39 Prato
tel 0574 28173