Assessorato alle Politiche Culturali
'Indistinti Confini. Metamorfosi e altre mutazioni' percorre attraverso una selezione di opere d'arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti e spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi. L'intervento dell'artista Oreste Baccolini, realizzato appositamente per il Salotto Degoli del Museo della Citta', e' ispirato al mito di Apollo e Dafne e si inserisce anche nel contesto del tema del FestivalFilosofia Natura. Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di mostre AD HOC, curato da Luca Panaro.
Indistinti Confini. Metamorfosi e altre mutazioni
a cura di Manuela Rossi, Emiliano Schirosi, Odo Semellini
In collaborazione con: Assessorato alle Politiche Culturali e Giovanili, Musei di Palazzo dei Pio
Quanto i contorni delle forme determinano nell’arte la definizione delle figure e della loro essenza, tanto i confini tra l’umano e l’animale e il vegetale determinano le qualità degli esseri viventi. Ma la letteratura, l’arte, il cinema, il fumetto, la musica si sono sempre confrontati con la contiguità e la continuità tra questi mondi, senza scegliere «secondo l’ambiguità propriamente mitica, tra le chiavi di lettura possibili».
La mostra percorre attraverso una selezione di opere d’arte antiche e moderne, ma anche brani letterari, tavole di fumetti, spezzoni cinematografici come gli artisti hanno rappresentato la metamorfosi, il momento del passaggio di stato dall’umano all’animale o al vegetale o al minerale.
Da Cranach a Picasso, passando per Gustave Dorè, Bilal e Moebius, un scelta di opere dalle forme disfatte e dai confini sfaldati.
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Oreste Baccolini
E ha piombo dentro la canna
a Cura di Luca Panaro
L’intervento dell'artista Oreste Baccolini, realizzato appositamente per il Salotto Degoli del Museo della Città, è ispirato al mito di Apollo e Dafne, immagine dell’edizione 2011 del festivalfilosofia, oltre che alla mostra “Indistinti confini. Metamorfosi e altre mutazioni” che si inaugura contestualmente nell’appartamento nobile di Palazzo dei Pio. Partendo dalla lettura delle “Metamorfosi” di Ovidio, Baccolini isola e reinterpreta in chiave contemporanea una delle storie metamorfiche più note. Si tratta del secondo appuntamento del ciclo di mostre AD HOC, curato da Luca Panaro, che prevede la produzione di interventi di video-arte collocati a rotazione nei musei di Palazzo dei Pio, traendo spunto dai principali eventi espositivi che si tengono in queste sedi.
Oreste Baccolini (Grizzana Morandi, 1964) sviluppa il suo lavoro utilizzando vari linguaggi quali pittura, disegno, installazione, fotografia, video e tubo al neon. Fanno parte del lessico della sua ricerca il gran numero di informazioni visive che il mondo reale o i media immettono nel nostro orizzonte quotidiano, le quali diventano pretesto di un’incessante riformulazione e traslazione percettiva.
Luca Panaro (Firenze, 1975) è critico d'arte, curatore e docente all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Si interessa di fotografia, video e new media, scrive regolarmente su “Flash Art” e “Arskey” ed è autore dei saggi L'occultamento dell'autore. La ricerca artistica di Franco Vaccari (Apm, 2007), e Realtà e finzione nell'arte contemporanea (Enciclopedia Treccani XXI secolo, vol.4, 2010).
Per informazioni: Assessorato alle Politiche Culturali
Chiostro San Rocco
Via San Rocco, 5
Tel. 059 649904/905
cultura@comune.carpi.mo.it
Inaugurazione Venerdì 16 Settembre2011, ore 19
Palazzo dei Pio
Piazza Dei Martiri, 68 Carpi (MO)
La mostra prosegue fino al 8 gennaio 2012 nei seguenti orari: da martedì a giovedì su richiesta ore 10.00-13.00; venerdì, sabato e festivi ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00.
ingresso libero