TPO Euraquarium
Bologna
Viale Lenin 3
WEB
Space Is still The Place...
dal 24/1/2003 al 25/1/2003
051 377431 FAX 051 377431

Segnalato da

Marco Altavilla




 
calendario eventi  :: 




24/1/2003

Space Is still The Place...

TPO Euraquarium, Bologna

L'idea e' di dare vita ad un vero e proprio 'condomino operativo e creativo'. Gli artisti residenti nel TPO ne ospiteranno altri provenienti da fuori con cui lavorare in stretto contatto per trasformare e manipolare l'intero spazio dislocato sui 3 piani dell'edificio ed offrire al pubblico ambienti realizzati ad hoc. Curatori, artisti e pubblico si troveranno insieme ad affrontare sia le dinamiche interne dei linguaggi artistici, sia quelle di sostegno e di promozione dell'arte contemporanea fuori dai circuiti istituzionali, per mettere in pratica modelli operativi e creativi diversi che esulino dallo sterile antagonismo Main Stream VS. Underground. Progetto di Marco Altavilla e Anna de Manincor


comunicato stampa

un progetto di Marco Altavilla e Anna de Manincor

uno spazio pubblico per la nuova fruizione collettiva dell'opera d'arte

Space is still the Place si terrà ancora una volta al TPO Euraquarium di Bologna il 25 gennaio 2003. Giunta alla seconda edizione, l'iniziativa vuole essere non solo un semplice evento, ma anche un luogo dove sviluppare delle riflessioni comuni. Curatori, artisti e pubblico si troveranno insieme ad affrontare sia le dinamiche interne dei linguaggi artistici, sia quelle di sostegno e di promozione dell'arte contemporanea fuori dai circuiti istituzionali, per mettere in pratica modelli operativi e creativi diversi che esulino dallo sterile antagonismo Main Stream VS. Underground. Il TPO, da diversi anni attivo sul territorio bolognese ed italiano in genere, ha da sempre cercato di sviluppare una ricerca in grado di coniugare creatività, politica e intrattenimento ponendoli su un orizzonte comune.

L'idea di Space is still the Place è di dare vita ad un vero e proprio "condomino operativo e creativo". Gli artisti residenti nel TPO ne ospiteranno altri provenienti da fuori con cui lavorare in stretto contatto per trasformare e manipolare l'intero spazio dislocato sui tre piani dell'edificio ed offrire al pubblico ambienti realizzati ad hoc. Si tratta di suggerire una fruizione dell'arte orizzontale pensata come evento ed intrattenimento; una riflessione anche critica rivolta ad utilizzare lo spazio pubblico in modo dinamico, rendendolo abitabile e a misura d'uomo, assieme alla possibilità di promuovere la creatività "artistica" come un bene esperibile alla stregua della musica, del teatro e del cinema.

Modulazioni e trasformazioni ambientali

Durante il consueto appuntamento annuale di ArteFiera, settimana in cui le arti visive invadono la città, il TPO accoglierà il grande pubblico e gli addetti ai lavori presentandosi con i suoi 4000 metri quadrati di spazio "modulato" e "trasformato" nelle mani degli artisti invitati. Quest'anno il progetto si focalizzerà sui rapporti che le arti intrecciano con l'elaborazione dello spazio attraverso il suono, le immagini e gli oggetti, esorbitando in territori di confine quali la sound-art, la musica elettronica e il teatro danza.

Alcuni artisti invitati installeranno il video come entità fisica in grado di ordinare lo spazio fisico e mentale: "in equilibrio" tra suggestive immagini e fragili architetture sonore Surplace#1 (installazione video-sonora) di Sandrine Nicoletta approfondirà in quest'occasione l'aspetto sonoro; Rossella Biscotti con la video installazione Patricia y Antonio integrerà spazio reale e spazio scenico, presentandoci due figure umane e immobili come sculture nella loro abitazione; Anna de Manincor con l'installazione video a tre schermi Stop Kidding sgretolerà completamente lo spazio fisico: una serie di immagini riprendono degli individui (protagonisti di un improbabile casting) che pronunciano la frase "non voglio fare figli per questo paese" e si alternano ad altre più acquose ed umorali, manifestazione queste di una sessualità libera e polimorfa. Anche la performance ha completamente naturalizzato il linguaggio video e vi discioglie drammaturgia, scansione dello spazio, percorsi del corpo (Le Supplici).

Altri artisti ancora agiranno tra arte e suono nel vasto ambito della sound art progettando veri e propri ambienti sonori. Il giovane veneziano (e.g.ø ) darà vita a Resonating Mary una scultura sonora dedicata a Mary Hansen (vocalist degli Stereolab) recentemente scomparsa. Massimo Carozzi con il nuovo lavoro intraprenderà una ricerca sui loop allestendo un ambiente con una serie di giradischi, videocamere a circuito chiuso, amplificatori e monitor. Altri ancora (Tu m') hanno sviluppato nei loro video un linguaggio a metà tra graphic design, musica elettroacustica trovando nell'animazione digitale low-tech la possibilità di dar vita a spazi virtuali accattivanti e di estrema raffinatezza.

La giovane coppia bolognese Pol y Ana presenterà un curioso happening intitolato Elettromagnetica: gli spazi del TPO permetteranno lo svolgersi e l'intrecciarsi di storie e personaggi immaginari, coinvolgendo direttamente il pubblico attraverso dei telefoni cellulari. Danilo - Razor - Monte (disturb prj) presenterà War Games: una video installazione porrà in assoluta impotenza lo spettatore catapultandolo davanti ad una finta console da video-games (Gioca... se ci riesci!) ed assistere ad un bombardamento americano sui territori afgani; le cruenti foto scattate da Massimo Sciacca in Afganistan si fondono stemperandosi in una divertente animazione retrò (da video-games anni '80) e nel serrato montaggio scandito inoltre dai suoni elettronici di Foia.

Altri artisti si misureranno con lo spazio allestendo vere e proprie stanze attraverso un'accurata ricerca di oggetti d'arredamento d'epoca. Ambienti che raccontano storie inverosimili e grottesche e si fanno testimoni di strani personaggi. L'installazione (Caccia grossa) di Vincenzo Bonaffini inviterà lo spettatore ad accomodarsi nel salotto di un vanesio e tronfio cacciatore di frodo. Marco Samorè proseguirà la sua ricerca sul kitsch e sull'installazione ambientale recuperando un immaginario pop d'altri tempi, presentando al pubblico ambienti inquietanti e fortemente spaesanti. Don't worry, be happy il noto pezzo del 1988 di Bobby Mc Ferrin è il titolo dell'installazione (nonché il brano trasmesso in loop da un vecchio radio/registratore collocato all'interno del set) realizzata attraverso l'utilizzo di quinte scenografiche che manifestano ancor di più il carattere fittizio delle sue installazioni.

La serata prevede inoltre una serie di dj set. Oltre le selezioni d'ascolto di Massimo Carozzi e Marco Samorè prenderanno vita i ritmi più dance ed electro del noto tandem bolognese di dj's Ilo + Super-Peak-Nick, e di Shin una giovane promessa della musica elettronica italiana in attesa di alcune pubblicazioni discografiche.

sabato 25 gennaio 2003 a partire dalle 22:30

Info:
Space is still the Place... modulazioni e trasformazioni ambientali è un progetto di Marco Altavilla e Anna de Manincor

Artisti: Rossella Biscotti, Vincenzo Bonaffini, Massimo Carozzi, e.g.ø, Danilo-Razor-Monte, Anna de Manincor, Sandrine Nicoletta, Pol y Ana, Marco Samorè, Le Supplici, Tu m'

Ufficio Stampa: Elena di Gioia, Tel/Fax. 051.377431

Luogo: TPO Euraquarium, VIale Lenin 3, Bologna

L'evento è in collaborazione con Radio Città del Capo di Bologna ed Exibart portale italiano di arte contemporanea

Biglietto d'ingresso: euro 8 consumazione inclusa, ridotto euro 5. Per prenotazioni ed informazioni scrivere a spaceisstilltheplace@libero.it

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