Le Supplici
Massimo Carozzi
Danilo-Razor-Monte
Marco Samore'
Vincenzo Bonaffini
Sandrine Nicoletta
Rossella Biscotti
Anna de Manincor
Pol y Ana
Massimo Carozzi
Marco Altavilla
Anna de Manincor
L'idea e' di dare vita ad un vero e proprio 'condomino operativo e creativo'. Gli artisti residenti nel TPO ne ospiteranno altri provenienti da fuori con cui lavorare in stretto contatto per trasformare e manipolare l'intero spazio dislocato sui 3 piani dell'edificio ed offrire al pubblico ambienti realizzati ad hoc. Curatori, artisti e pubblico si troveranno insieme ad affrontare sia le dinamiche interne dei linguaggi artistici, sia quelle di sostegno e di promozione dell'arte contemporanea fuori dai circuiti istituzionali, per mettere in pratica modelli operativi e creativi diversi che esulino dallo sterile antagonismo Main Stream VS. Underground. Progetto di Marco Altavilla e Anna de Manincor
un progetto di Marco Altavilla e Anna de Manincor
uno spazio pubblico per la nuova fruizione collettiva dell'opera d'arte
Space is still the Place si terrà ancora una volta al TPO Euraquarium di
Bologna il 25 gennaio 2003. Giunta alla seconda edizione, l'iniziativa vuole
essere non solo un semplice evento, ma anche un luogo dove sviluppare delle
riflessioni comuni. Curatori, artisti e pubblico si troveranno insieme ad
affrontare sia le dinamiche interne dei linguaggi artistici, sia quelle di
sostegno e di promozione dell'arte contemporanea fuori dai circuiti
istituzionali, per mettere in pratica modelli operativi e creativi diversi che
esulino dallo sterile antagonismo Main Stream VS. Underground. Il TPO, da
diversi anni attivo sul territorio bolognese ed italiano in genere, ha da sempre
cercato di sviluppare una ricerca in grado di coniugare creatività , politica e
intrattenimento ponendoli su un orizzonte comune.
L'idea di Space is still the Place è di dare vita ad un vero e proprio
"condomino operativo e creativo". Gli artisti residenti nel TPO ne ospiteranno
altri provenienti da fuori con cui lavorare in stretto contatto per trasformare
e manipolare l'intero spazio dislocato sui tre piani dell'edificio ed offrire al
pubblico ambienti realizzati ad hoc. Si tratta di suggerire una fruizione
dell'arte orizzontale pensata come evento ed intrattenimento; una riflessione
anche critica rivolta ad utilizzare lo spazio pubblico in modo dinamico,
rendendolo abitabile e a misura d'uomo, assieme alla possibilità di promuovere
la creatività "artistica" come un bene esperibile alla stregua della musica, del
teatro e del cinema.
Modulazioni e trasformazioni ambientali
Durante il consueto appuntamento annuale di ArteFiera, settimana in cui le
arti visive invadono la città , il TPO accoglierà il grande pubblico e gli
addetti ai lavori presentandosi con i suoi 4000 metri quadrati di spazio
"modulato" e "trasformato" nelle mani degli artisti invitati. Quest'anno il
progetto si focalizzerà sui rapporti che le arti intrecciano con l'elaborazione
dello spazio attraverso il suono, le immagini e gli oggetti, esorbitando in
territori di confine quali la sound-art, la musica elettronica e il teatro
danza.
Alcuni artisti invitati installeranno il video come entità fisica in grado
di ordinare lo spazio fisico e mentale: "in equilibrio" tra suggestive immagini
e fragili architetture sonore Surplace#1 (installazione video-sonora) di
Sandrine Nicoletta approfondirà in quest'occasione l'aspetto sonoro; Rossella
Biscotti con la video installazione Patricia y Antonio integrerà spazio reale e
spazio scenico, presentandoci due figure umane e immobili come sculture nella
loro abitazione; Anna de Manincor con l'installazione video a tre schermi Stop
Kidding sgretolerà completamente lo spazio fisico: una serie di immagini
riprendono degli individui (protagonisti di un improbabile casting) che
pronunciano la frase "non voglio fare figli per questo paese" e si alternano ad
altre più acquose ed umorali, manifestazione queste di una sessualità libera e
polimorfa. Anche la performance ha completamente naturalizzato il linguaggio
video e vi discioglie drammaturgia, scansione dello spazio, percorsi del corpo
(Le Supplici).
Altri artisti ancora agiranno tra arte e suono nel vasto ambito della sound
art progettando veri e propri ambienti sonori. Il giovane veneziano (e.g.ø )
darà vita a Resonating Mary una scultura sonora dedicata a Mary Hansen (vocalist
degli Stereolab) recentemente scomparsa. Massimo Carozzi con il nuovo lavoro
intraprenderà una ricerca sui loop allestendo un ambiente con una serie di
giradischi, videocamere a circuito chiuso, amplificatori e monitor. Altri
ancora (Tu m') hanno sviluppato nei loro video un linguaggio a metà tra graphic
design, musica elettroacustica trovando nell'animazione digitale low-tech la
possibilità di dar vita a spazi virtuali accattivanti e di estrema
raffinatezza.
La giovane coppia bolognese Pol y Ana presenterà un curioso happening
intitolato Elettromagnetica: gli spazi del TPO permetteranno lo svolgersi e
l'intrecciarsi di storie e personaggi immaginari, coinvolgendo direttamente il
pubblico attraverso dei telefoni cellulari. Danilo - Razor - Monte (disturb
prj) presenterà War Games: una video installazione porrà in assoluta impotenza
lo spettatore catapultandolo davanti ad una finta console da video-games
(Gioca... se ci riesci!) ed assistere ad un bombardamento americano sui
territori afgani; le cruenti foto scattate da Massimo Sciacca in Afganistan si
fondono stemperandosi in una divertente animazione retrò (da video-games anni
'80) e nel serrato montaggio scandito inoltre dai suoni elettronici di Foia.
Altri artisti si misureranno con lo spazio allestendo vere e proprie stanze
attraverso un'accurata ricerca di oggetti d'arredamento d'epoca. Ambienti che
raccontano storie inverosimili e grottesche e si fanno testimoni di strani
personaggi. L'installazione (Caccia grossa) di Vincenzo Bonaffini inviterà lo
spettatore ad accomodarsi nel salotto di un vanesio e tronfio cacciatore di
frodo. Marco Samorè proseguirà la sua ricerca sul kitsch e sull'installazione
ambientale recuperando un immaginario pop d'altri tempi, presentando al pubblico
ambienti inquietanti e fortemente spaesanti. Don't worry, be happy il noto
pezzo del 1988 di Bobby Mc Ferrin è il titolo dell'installazione (nonché il
brano trasmesso in loop da un vecchio radio/registratore collocato all'interno
del set) realizzata attraverso l'utilizzo di quinte scenografiche che
manifestano ancor di più il carattere fittizio delle sue installazioni.
La serata prevede inoltre una serie di dj set. Oltre le selezioni d'ascolto
di Massimo Carozzi e Marco Samorè prenderanno vita i ritmi più dance ed electro
del noto tandem bolognese di dj's Ilo + Super-Peak-Nick, e di Shin una giovane
promessa della musica elettronica italiana in attesa di alcune pubblicazioni
discografiche.
sabato 25 gennaio 2003 a partire dalle 22:30
Info:
Space is still the Place... modulazioni e trasformazioni ambientali è un
progetto di Marco Altavilla e Anna de Manincor
Artisti: Rossella Biscotti, Vincenzo Bonaffini, Massimo Carozzi, e.g.ø,
Danilo-Razor-Monte, Anna de Manincor, Sandrine Nicoletta, Pol y Ana, Marco
Samorè, Le Supplici, Tu m'
Ufficio Stampa: Elena di Gioia, Tel/Fax. 051.377431
Luogo: TPO Euraquarium, VIale Lenin 3, Bologna
L'evento è in collaborazione con Radio Città del Capo di Bologna ed Exibart portale italiano di arte contemporanea
Biglietto d'ingresso: euro 8 consumazione inclusa, ridotto euro 5. Per
prenotazioni ed informazioni scrivere a spaceisstilltheplace@libero.it