Uno spettacolo della compagnia Teatro delle Moire
Uno spettacolo della compagnia Teatro delle Moire. Un lungo tavolo in un bianco candore. Si apparecchia, si sparecchia. Con cura, con molta cura, alla ricerca di un'eleganza che non e' estetica ma un moto dell'anima, un'attenzione alle piccole cose. Un luogo, una casa sospesa nel tempo. Si consumano riti sociali. Ci si ritrova a bere un te' immaginario, a mangiare in assenza di cibo, con lo sguardo rivolto ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Non si tratta della deformazione del mondo ma della costruzione di un mondo piu' o meno simile a quello in cui viviamo e il cui alfabeto sgorga da quell'oscura regione delle primordiali fantasie infantili. Con la leggerezza del gioco si organizzano in un nuovo racconto le immagini che affiorano e svaniscono continuamente. E' una forma di elaborazione del lutto per la perdita del padre, dei padri, del mondo. La vita che scorre accanto alla morte. Quel che siamo e quel che siamo stati. Quel che c'e' e quel che manca e nulla e' come sembra. Ingresso 10, ridotto 8.