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17/6/2000

Novecento

Limonaia Villa Strozzi, Firenze

Festival estate 2000

Salendo dal parco di Villa Strozzi, la Limonaia appare in tutta la sua monumentale bellezza, quando poi è animata dalle mostre e dalle attività estive, il quadro è assolutamente affascinante.

Edificio ottocentesco realizzato dal celebre architetto Giuseppe Poggi e recentemente restaurato da Giovanni Michelucci, la Limonaia di Villa Strozzi è senz'altro il luogo più versatile dell'estate fiorentina e il programma delle attività è sviluppato nei tre spazi messi a disposizione dalla grande struttura.

Il vasto interno di acciaio e cemento armato ospiterà mostre per tutta la durata dell'estate, a cominciare dall'esposizione dell'artista iraniano Reza Yahyaei, per poi continuare con una mostra dedicata a Fabrizio DE ANDRE' con testi, foto e inediti del grande cantautore recentemente scomparso.

La stagione del grande teatro sul tetto dell'edificio inizierà il 18 giugno con un concerto della cantante americana Faye Nepon accompagnata dal maestro Mauro Grossi che interpreteranno le più belle canzoni del musicista americano. Palcoscenico ideale per la danza su cui si esibiranno compagnie di grande livello con il Balletto di Toscana e la compagnia Opus Ballet che presenteranno le ultime produzioni, ma che organizzeranno anche il concorso Danza&state nella prima settimana di luglio. La danza continuerà ancora nella rassegna Koiné diàlektos curata da Domenico De Martino, ma questa volta farà da contraltare alla poesia, ogni spettacolo infatti vedrà un danzatore e un musicista accompagnare poeti come Zanzotto, Sanguineti e Patrizia Valduga mentre leggono i loro versi; tra i ballerini ci saranno Kinkaleri, Marzia Falcon accompagnata da Stefano Arbarello e infine le danze rinascimentali di Flavia Sparapani e Angela Torriani Evangelisti. Il Teatro delle Donne, presenza ormai abituale nei programmi della Limonaia, presenterà gli ultimi lavori di attrici che richiestissime dal teatro italiano: Lucia Poli, Piera degli Esposti e Pamela Villoresi.

Ma è soprattutto la musica a farla da padrona e all'insegna della multiculturalità ospiteremo musicisti provenienti da tutto il mondo, dai Rabita Andalusa al tango di Gilberto Pereira, da Faytinga agli Indios Guarani e come unica presenza italiana i Tenores de Bitti.

Alla Limonaia di Villa Strozzi anche l'attesa è di gran classe. Novecento, lo spazio culturale ospitato per Artestate dalla nobile struttura che domina l'Oltrarno, si arricchisce di un nuovo contenitore. Che introdurrà/integrerà le numerose proposte spettacolari tradizionalmente ubicate sul palco centrale. Tra un cocktail e una pietanza, nel riposante giardino della Villa, Lavanspettacolo sarà un lounge sfizioso all'insegna (e come poteva essere diversamente?) della sapiente intersezione dei linguaggi. Letteratura, pittura, teatro, danza, musica, performance si incontrano in un aperitivo dai mille ingredienti, miscelati con gusto.

Mostre, una presenza fissa in uno spazio/non spazio anch'esso introduttivo di qualcos'altro, le esposizioni che si tengono all'interno della Limonaia. Apriranno il 20 giugno Manganiello/Vegliante/Carbone/Fontani, installatori pittori fotografi e quant'altro. Il 6 luglio sarà la volta di Per grazia ricevuta di Jacopo Cassigoli, mentre il 13 luglio arriva dalla Spagna l'italianissimo Enrico Michieletto, con i suoi lavori fatti di miele e api. Il 20 luglio da Genova Luca Crema, un surrealista piranesiano dalla tecnica sopraffina, con l'evento pittorico-letterario nobodu kills u.

Letteratura, cavallo di battaglia per Villa Strozzi. In collaborazione con Einaudi torna EINAUDITO!, vetrina di scrittori della gloriosa casa editrice torinese. Attesi il giallista Carlo Lucarelli, Fabrizia Ramondino con le sue storie di Trieste, Sebastiano Vassalli e il cantautore Roberto Vecchioni, novello debuttante con Le parole non le portano le cicogne. Sempre in tema di proposte letterarie, occhio ai programmi per scoprire cosa offriranno gli scrigni del Giardino dei Ciliegi. Di sicuro arrivo la grande Lucia Poli, e Pamela Villoresi. Il 23 giugno Giovanni Bogani interagirà con Giacomo Massetani per svelare la nuova edizione del suo Libera, con prefazione di Claudio Lolli.

E sono letteratura, e teatro, tutte le letture-spettacolo in cartellone. Oasi di serena complessità, come le parole di Sercambi lette da Vincenzo Versari (l'11 luglio) o le favole lette da Rosalba Troiano (il 16 luglio). Momenti di verve pruriginosa, come i racconti erotici declamati dal gruppo GENE X, con l'accompagnamento musicale orchestrato da donasimento dj (21 e 27 luglio).

Un discorso a parte merita il FESTIVAL DELLA PERFORMANCE, coordinato da Ivano Vitali, che occuperà due intere giornate, il 22 e 23 luglio, colonizzando per un fine settimana tutti gli spazi della Villa. Performer di tutta Europa incontreranno i migliori artisti italiani, in un momento creativo denso di sorprese. Tra i sicuri partecipanti, la fiorentina Gallingani&associati, inamovibile punto di riferimento nel settore.
Musica, infine, con l'orchestra di ragazzi Banchetto Musicale (8 luglio), l'ironia infinitamente rivisitata di Sandro & Giacobbe (12 luglio), la poesia/musicale degli ATEM (15 luglio).
Non rimane che imboccare il viale che sale alla Villa, nell'ora che volge al tramonto, tra le 20.30 e le 21. Sedersi, e riposare la mente.

18 giugno 2000
LIMONAIA DI VILLA STROZZI

Ore 21.00 Inaugurazione della mostra San Giovanni Battista del pittore iraniano Reza Yahyaei
Ore 22.00 Concerto "Just Some of Those Things, Just Some of Those Songs" Jazz Cocktail per la voce di Faye Nepon e il piano di Mauro Grossi

Una serata per riscoprire i classici della canzone americana dell'età del Jazz, gli anni cantati da Gershwin e Cole Porter e immortalati nelle pagine di Francis Scott Fitzgerald. L'inevitabile programma del concerto comprende famosissime canzoni come Do it again e How long has this been going on? di Geroge Gershwin, Every time we say goodbye e Just one of those things di Cole Porter, ma anche brani che americani non sono ma che fanno ormai parte della tradizione come This is new e la notissima Mack the Knife dell'americanizzato Kurt Weill.
L'interpretazione è affidata a Faye Nepon, cantante americana formatasi musicalmente a Chicago e San Francisco, che vive e lavora a Firenze dedicandosi alle due grandi passioni: il jazz e la musica di tradizione ebraica. Ad accompagnare Faye Nepon ci sarà un trio di strumentisti molto noti al pubblico del jazz: Mauro Grossi al pianoforte, Piero Borri alla batteria e Paulo Ghetto al contrabbasso.

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