Prometeogallery
Lucca
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Mexico attacks!
dal 31/1/2003 al 30/3/2003
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Segnalato da

Ida Pisani




 
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31/1/2003

Mexico attacks!

Prometeogallery, Lucca

L'esigenza di realizzare una mostra di artisti messicani per la prima volta in Italia, nasce dalla potenza espressiva con cui la nuova generazione di artisti si sta imponendo nel panorama internazionale. Questa nuova ola messicana ha infatti azzerato gli stereotipi con cui si guardava al Messico. La complessita' delle problematiche prese in esame dagli artisti selezionati verte su quella che e' l'oggettivita' della realta' messicana: dalla condizione di ''disidentificazione'' che impone la barriera fronteriza tra Tijuana e San Diego, al caos che la megalopoli di Citta' del Messico attiva nella sua spirale di violenza e di energia collettiva.


comunicato stampa

A cura di Teresa Macri'

Artisti selezionati: Carlos Amorales, Artemio, Gustavo Artigas, José Davila, Teresa Margolles, César Martínez, Yoshua Okón, Santiago Sierra, Melanie Smith.

Sede della mostra: Chiesa di San Matteo 3 Lucca

L'Associazione Prometeo per l'Arte Contemporanea in collaborazione della Galleria Enrique Guerriero di Città del Messico e l'Ambasciata del Messico in Italia organizza la mostra "MEXICO ATTACKS!" una collettiva di artisti messicani.

L'esigenza di realizzare una mostra di artisti messicani per la prima volta in Italia, nasce dalla potenza espressiva con cui la nuova generazione di artisti si sta imponendo nel panorama internazionale. La pluralità tematica che centralizza le ricerche artistiche si mescola ad una vertigine linguistica che costituisce, oggi, una delle piú energiche fenomenologie estetiche. Questa nuova ola messicana, che esula dalla tendenza e da una moda artistica, ha infatti azzerato gli stereotipi con cui, banalmente, si guardava al Messico. La complessità, infatti, delle problematiche prese in esame dagli artisti selezionati per la mostra verte su quella che è l'oggettività della realtà messicana: dalla condizione di "disidentificazione" che impone la barriera fronteriza tra Tijuana e San Diego (Messico e Stati Uniti) al caos destabilizzante che la megalopoli di Città del Messico attiva nella sua spirale di violenza e, al tempo stesso, di energia collettiva. La mostra "MEXICO ATTACKS!" intende cogliere le tematiche e gli sbalzi linguistici che impostano una rappresentazione complessa e articolata, attraverso la poliedricità e la varietà dei lavori esposti. Per l'occasione alcuni degli artisti invitati (Santiego Sierra, José Davila, Gustavo Artigas, Yoshua Okón, Carlos Amorales, Teresa Margolles, Artemio) realizzeranno degli interventi site specific relazionandosi allo spazio espositivo (la Chiesa sconsacrata di San Matteo) realizzando installazioni, azioni e performance ispirati al luogo e in sintonia con le proprie ricerche. La mostra si estenderà in siti contigui alla Chiesa di San Matteo.

In occasione della mostra "Mexico Attacks!", il 1 Febbraio, sarà ospitata dalla Fondazione Ragghianti di Lucca una giornata di studi messicani (con gli interventi di studiosi di cultura latino-americana), mentre il 2 e 3 Febbraio sarà programmato un ciclo di film realizzati dalla nuova generazione di registi messicani (tra i quali: Alfonso Cuarón, Alejandro Gonzáles Iñárritu ed altri).

Sarà pubblicato un catalogo bilingue.

SCHEDE DEGLI ARTISTI

Carlos Amorales (1970 vive e lavora tra Città del Messico e Amsterdam). La sua ricerca è fondata sull'interazione tra spettatore e artista sfaldando l'appiattimento che, solitamente, si attiva tra essi. Amorales, dunque, attiva delle performance-raves adrenalinici in cui si instaura un feeling comportamentale tra artista e fruitore. Amorales ha partecipato a Fuoriuso 2002 alla 2aBiennale di Berlino, Biennale di Tirana e a varie kermesse internazionali.

Artemio (1976 vive e lavora a Città del Messico). Artemio è fra i piú giovani artisti messicani. Sviluppa la sua ricerca intorno alle tematiche post-coloniali azzerando gli stereotipi con cui la cultura messicana è ancora osservata dall'esterno. Utilizzando una vena mordace e ironica ne ridicolizza i luoghi comuni e ne intesse un discorso polemico. Sarà presente alla mostra con il ciclo fotografico "Mex Attacks!". Ha partecipato alla 7a Biennale dell'Avana, Zebra Crossing, Erogena e altre esposizioni internazionali.

Gustavo Artigas (1970 vive e lavora a Città del Messico). Artigas è uno degli artisti piú riflessivi e al tempo stesso piú poliedrici presenti alla mostra. Le sue opere tendono a ribaltare la funzione "autoritaria" dell'oggetto artistico per lasciare spazio all'azione collettiva o al gesto comportamentale. Le problematiche affrontate dall'artista alludono, quasi sempre, al confronto con l'alterità e con la collettività attraverso le opzioni del gioco, dello sport. Ha partecipato alla 49a Biennale di Venezia, alla 7a Biennale dell'Avana, InSide 2000 e altre esposizioni internazionali.

José Davila (1974 vive e lavora a Città del Messico) .Di formazione architetto, l'artista, incrocia i temi del paesaggio urbano, del corpo e della socialità attraverso un lavoro installativo e fotografico di analisi sociologica. Le sue installazioni spaziali tendono a trovare nel confronto con l'architettura urbana la sintesi del processo di cambiamento e di svuotamento dei valori "globalizzati" dalle nuove forme di vita metropolitana. Ha partecipato a varie esposizioni tra le quali: Mexico City: An Exhibition about the Exchange Rates of Bodies and Values al Kunst Werke di Berlino e al P.S.1 di New York.

Teresa Margolles (1963 vive e lavora a Città del Messico). L'artista ha iniziato a lavorare insieme al collettivo SEMEFO su un progetto di analisi del corpo post-mortem. E' attraverso questa ricerca che ha iniziato una indagine intorno al mercato dei cadaveri e degli organi come metafora di differenziazione sociale. La Margolles continua la sua ricerca individualmente approfondendo le tematiche iniziali utilizzando l'azione collettiva come medium specifico. Ha partecipato a : Mexico City:An Exibition about the Exchange Rates of Bodies and Values al Kunst Werke di Berlino e al P.S.1 di New York.

Cesár Martínez (1962 vive e lavora a Città del Messico) La ricerca dell'artista è indubbiamente singolare. Attraverso oggetti scultorei gonfiabili oppure attraverso delle performance ritualistiche attraversa e analizza i parametri del sistema dell'arte e quelli, piú collettivi, del disequilibrio tra Primo mondo e Nuovo mondo. La sua vena graffiante e al tempo stesso ironica gli permettono di affrontare specificità tematiche cosí impegnative con leggerezza. Ha partecipato alla 7a Biennale dell'Avana, al Final del eclipse.

Yoshua Okón (1970 vive e lavora a Città del Messico). La sua analisi è concentrata sugli aspetti della socialità contemporanea, sui conflitti e sulle contraddizioni che lacerano gli aspetti della quotidianità. Attraverso l'uso di media sempre differenti e sempre articolati, tenta di rappresentare (con umorismo e intensità) i rapporti che intercorrono tra comunità e tra categorie sociali. Ha partecipato a: Mexican City: An Exhibition about the Exchange Rates of Bodies and Values al Kunst Werke e al P.S.1 di New York.

Santiago Sierra (1966, vive e lavora a Città del Messico) Pur essendo di origine spagnola, Sierra ha scelto come luogo di appartenenza il Messico. L'artista, notissimo per le sue azioni e performance stupefacenti e drastiche, affronta le problematiche che intercorrono tra classi sociali, categorie di appartenenza, relazioni di lavoro, manodopera e sfruttamento delle marginalità, interagendo con gruppi sociali sempre specifici. Ha partecipato alla 49a Biennale di Venezia, 8a Triennale del Baltico, ARS 1, ed altre esposizioni internazionali.

Melanie Smith (1965, vive e lavora a Città del Messico) Nativa in Inghilterra vive in Messico da molti anni. L'ultima sua ricerca (il ciclo fotografico e il video Spiral City)è concentrata sugli aspetti urbanistici e sociali della Città del Messico. La megalopoli messicana diventa l'apparato simbolico dei nuovi valori esistenziali all'interno della città globale e il campo di indagine sui corpi e sui sentimenti contemporanei. Ha partecipato a:Cinco Continentes y una Ciudad a Biennal of Johannesburg 97e altre esposizioni.

Vernissage 1 Febbraio 2003 ore 18,00

Immagine: Carlos Amorales, Doctor Hawai, 2000. Prints

Associazione Prometeo per l'Arte Contemporanea Piazza San Matteo 3, 55100 Lucca
Sede della mostra: Chiesa di San Matteo 3 Lucca
Orario di apertura: lunedì/sabato 11/13 - 16/20

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