Auditorium
Molinella (BO)
via Mazzini 90
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Calimero
dal 17/1/2003 al 18/1/2003
051 6903340
WEB
Segnalato da

Terzadecade




 
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17/1/2003

Calimero

Auditorium, Molinella (BO)

Compagnia Maurizio Saiu. Nell'ambito della rassegna Colloqui con Y 2002 2003. Calimero - dice Saiu nelle sue note di regia - non e' nessuno, e' una condizione; metafora del pulcino che nessuno vuole perche' nero, ma che, invece, e' solo sporco, ma mentre il pulcino puo' diventare bianco grazie ad un detersivo, tutto, intorno a lui, scivola inesorabilmente nella sozzura di un potente vortice di tragico nonsense.


comunicato stampa

COLLOQUI CON Y 2002 2003

COMPAGNIA MAURIZIO SAIU (Cagliari) presenta:

CALIMERO: AVA COME LAVA !

COLLOQUI CON Y 2002/2003 ospita, il 18 gennaio alle 21,30, nell'Auditorium di Via Mazzini 90 a Molinella di Bologna, il CALIMERO della compagnia di Maurizio Saíu, coraggioso coreografo Sardo che, dopo lunghi anni trascorsi lontano dall'Isola per danzare in compagnie importanti sul continente e negli Stati Uniti, è tornato, nel 1991, a Cagliari per dare vita, proprio nella sua terra d'origine, a un progetto residenziale di creazione artistica e diffusione della cultura coreutica. E' stato infatti con il ritorno in Sardegna che Saíu ha inaugurato un suo personale percorso creativo, intrecciando la sua esperienza con quella di altri artisti locali e creando coreografie ('Anghelus', 'La leggenda del Sardus Pater', 'Generazione dell'Aurora', 'Solo - neanche l'ombra', 'Morte Araba', 'Pan'.) rappresentate nei più importanti festival di danza italiani.

CALIMERO, il lavoro che viene rappresentato a Molinella, è l'ultimo spettacolo della compagnia sarda e vede in scena lo stesso Maurizio Saíu con una troupe composta da altri tre danzatori e quattro performers.

CALIMERO - dice Saíu nelle sue note di regia - non è nessuno, è una condizione; metafora del pulcino che nessuno vuole perché nero, ma che, invece, è solo sporco., ma mentre il pulcino può diventare bianco grazie ad un detersivo tutto, intorno a lui, scivola inesorabilmente nella sozzura di un potente vortice di tragico nonsense.

Poeticamente, lo spettacolo di Maurizio Saíu può dirsi chiuso in queste poche frasi, sintesi di un lavoro che è ancora danza, ma che piega la coreografia alle esigenze di uno sguardo allucinato rivolto alle dinamiche della famiglia, che ha fin troppo chiare le proprie coordinate drammaturgiche e rifugge da ogni formalismo.

Ed infatti Saiu, come sottolinea Fabio Acca, in una bella recensione di questo spettacolo, [.] non ha davvero remore nel trascinare la Danza sul crinale di un deragliamento disumano e cinico, volutamente abbietto e perverso, privo di qualsiasi seduzione estetica. Ad agire, in CALIMERO, sono invadenti detriti di una umanità mediamente disgraziata, come ognuno di noi ha malignamente immaginato, almeno una volta, la propria famiglia. Nell'angusto spazio ideato dall'artista visivo Aldo Tilocca, compreso tra il letto, il divano, il tavolo, i fornelli, il ritratto del nonno e il maestoso lampadario in gocce di cristallo di Boemia, si consumano i rituali di questo universo imbestialito. La Danza è così avvelenata da una corrente demente, e frulla tutto il suo repertorio in un bicchiere di plastica generosamente offertole dalla caustica ironia del coreografo; ecco allora brevi e degradate pantomime, tableaux vivants impazziti come la maionese, accenni di tango inverosimilmente pecoreccio, figure asincroniche, gesti stilizzati fuori luogo: Pina Bausch che si sprofonda tra i resti di un dopo pranzo qualunque... Tutto, in questo CALIMERO, è animato da una sensualità antigraziosa, in cui il teatro diviene il magazzino per inventariare luoghi topici della comune follia familiare; Maurizio Saìu lancia così la propria sfida alla bellezza - e, insieme a questa, alla Danza, concepita come certezza, prima di tutto, formale e [.] - costruendo un lavoro che ci attrae perché assolutamente "sporco" e caricaturale.

18 Gennaio 2003 - ore 21,30

Coreografia e regia: Maurizio Saìu
Luci: Stefano Delitalia
Musiche: Daniele Ledda, Maurizio Saìu, Simone Balestrazzi
Progetto visivo: Aldo Tilocca
Produzione: AKROAMA e Regione Sardegna

Il programma completo della terza edizione è sul sito web.

Biglietti:
Intero 8,00 Euro
Ridotti 6,50 Euro (Under 26 e tessere Carta Giovani e L'età d'Oro) Per il biglietto speciale da 1 Euro legato al Premio "SGUARDI DAL TRENO" vedi le condizioni annesse al Bando sul sito.

Per informazioni sugli spettacoli telefonare a:
Associazione L'aquila Signorina/Terzadecade
0516903340 (Sede)

Auditorium di Molinella, Via Mazzini 90 Molinella (Bo)

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