Aleksandr Rodcenko
Juri Pimenov
Izaak Brodsky
Georgj Rublev
Aleksandr Samokhvalov
Efanov
Archadi Plastov
Dimitri Zhilinsky
Geli Korzhev
Kazimir Malevic
Matthew Bown
Evgenija Petrova
Zelfira Tregulova
Olga Sviblova
'Realismi socialisti: grande pittura sovietica 1920-1970' propone una ricostruzione storica rigorosa mettendo in luce tanto i singoli talenti poco noti in occidente, quanto la grandiosa scala geografica (dai Balcani alla Kamchatcka) e cronologica (dagli esordi rivoluzionari agli ultimi esiti) su cui questo fenomeno artistico si e' sviluppato. Aleksandr Rodcenko (1891-1956) e' stato uno dei principali generatori della stagione creativa nota come 'avanguardia russa', rispecchiando lo spirito del Costruttivismo. La mostra a lui dedicata presenta circa 300 tra fotografie originali, fotomontaggi e stampe vintage. Nell'ambito del programma di scambio Italia-Russia 2011.
Realismi socialisti: grande pittura sovietica 1920-1970
a cura di Matthew Bown, Evgenija Petrova, Zelfira Tregulova
Dopo la monografica dedicata ad Aleksandr Deineka, l’Azienda Speciale Palaexpo presenta, nell’ambito del programma di scambio Italia-Russia 2011, una mostra sulla grande figurazione realista di età sovietica con spettacolare rassegna di capolavori. «L’intento è di sottrarre le opere del Realismo socialista alle interpretazioni svolte in chiave propagandistico-politica – dichiara il Presidente dell’Azienda Speciale, prof. Emmanuele F.M. Emanuele – e restituire questo peculiare, e tuttavia imponente movimento artistico del XX secolo al giudizio del pubblico nella sua dimensione propriamente storico-artistica».
Pertanto, scevra da qualsiasi connotazione ideologica, la mostra propone una ricostruzione rigorosa della storia della pittura in Unione Sovietica, mettendo in luce tanto l’eccellenza dei singoli talenti ancora poco noti in occidente (oltre Deineka, si ricordino Juri Pimenov, Izaak Brodsky, Georgj Rublev, Aleksandr Samokhvalov, Efanov, Archadi Plastov, Dimitri Zhilinsky, Geli Korzhev, Kazimir Malevic), quanto la grandiosa scala geografica (dai Balcani alla Kamchatcka) e cronologica (dagli esordi rivoluzionari agli esiti ultimi, paralleli al dissolversi dell’URSS) su cui questo fenomeno artistico si è sviluppato.
Realismi socialisti: grande pittura sovietica 1920-1970 è la più completa rassegna di questo movimento mai presentata fuori della Russia ed è stata fatta in collaborazione con il Museo Statale Russo di San Pietroburgo, la Galleria Statale Tret’jakov di Mosca e il ROSIZO e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.
La mostra segue lo sviluppo della pittura del Realismo socialista dalle ultime fasi della Guerra civile all’avvio della stagione brezhneviana, arrestandosi all’apertura degli anni Settanta, data oltre la quale le tendenze dell’arte ufficiale sovietica seguiranno direzioni varie e incoerenti, tali da far tramontare definitivamente il dominio culturale delle correnti realiste-socialiste.
L’esposizione è organizzata in sequenza cronologica attraverso le sette gallerie del Palazzo delle Esposizioni. All’interno di ogni galleria è presentata una molteplicità di temi e di approcci formali all’arte di ciascun periodo. Sarà messa in evidenza la grande varietà di soluzioni con cui gli artisti risposero alla sfida del Realismo socialista, non solo nello svolgersi del tempo ma anche nella simultaneità delle singole scansioni cronologiche, ribaltandolo il mito del Realismo socialista come forma d’arte monolitica, riassumibile in una formula univoca.
All’interno dello schema cronologico complessivo, si possono evidenziare alcuni precisi orientamenti tematico-curatoriali quali il soggetto generalizzato dei dipinti che è, nelle sue più varie rappresentazioni, il popolo, tema privilegiato dell’estetica realista. In conseguenza, generi compresenti ma non intrinsecamente legati all’estetica realista-socialista, come il paesaggio o la natura morta, occupano di fatto un posto marginale.
Inoltre, in considerazione del gigantismo caratteristico proprio di questo movimento, la “grande scala” dei dipinti assume in mostra una precisa valenza tematica.
E infine, la mostra, come detto, preferisce concentrarsi sull’interesse artistico piuttosto che sull’aspetto ideologico, anche laddove predominante. E’ questo il principio informatore della selezione di dipinti; principio che ha comportato tanto l’esclusione dalla rassegna di alcuni protagonisti della stagione realista sovietica, celebri ma non eccellenti, così come l’inserimento di figure meno note ma ritenute meritevoli di riconsiderazione storico-critica.
Il catalogo è edito da Skira.
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Aleksandr Rodčenko
Mostra organizzata da Moskow House of Photography Museum
a cura di Olga Sviblova
Aleksandr Rodčenko (1891-1956) è stato uno dei principali generatori della straordinaria stagione creativa e intellettuale nota come “avanguardia russa”, rispecchiandone perfettamente lo spirito e l’aura mitica.
Pittura, design, teatro, cinema, grafica e fotografia, sono gli ambiti in cui il talento di questa affascinante figura d’artista si è cimentato, aprendo nuovi percorsi creativi per lo sviluppo successivo di ciascuno di essi. Ma fu particolarmente nel campo della fotografia che Rodčenko introdusse i principi del Costruttivismo, la più rivoluzionaria tra le avanguardie, sviluppando metodiche e strumenti per la sua applicazione.
«E’ la prima volta – dichiara il Presidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, prof. Emmanuele F.M. Emanuele – che in Italia si mostra nella sua totalità e varietà il lavoro di questo straordinario e poliedrico artista».
Grazie alla tenace salvaguardia degli archivi famigliari da parte della figlia Varvara, l’immenso patrimonio d’immagini di Rodčenko è confluito nel primo museo russo dedicato alla fotografia, la House of Photography of Moscow, istituzione che insieme ai famigliari e ai maggiori specialisti di questo settore ha promosso una lunga e meticolosa campagna di studi di cui questa mostra è il risultato.
Curata da Olga Sviblova, direttore del Moscow House of Photography Museum, in collaborazione con 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE la mostra presenta circa 300 opere tra fotografie originali, fotomontaggi e stampe vintage e rientra nel programma di scambio culturale “Italia – Russia 2011” (Anno della Cultura Russa in Italia – Anno della Cultura Italiana in Russia).
Il catalogo sarà edito da Skira.
L’epoca, il metodo, la biografia
I primi anni Venti, in Russia, rappresentarono un periodo di transizione, in cui sperimentazione artistica e sociale coincisero. Fu allora, esattamente nel 1924, che Rodčenko concentrò la sua principale attenzione sulla fotografia, col risultato di produrre un vigoroso cambiamento nel concetto stesso di quel mezzo espressivo e nel ruolo pubblico della figura del fotografo-artista. Da mero strumento di registrazione della realtà, la fotografia divenne un mezzo per la rappresentazione dinamica di costruzioni intellettuali.
Rodčenko introdusse in fotografia i principi dell’ideologia costruttivista, sviluppando metodiche e strumenti per la sua applicazione. Il “Metodo Rodčenko”, che comprendeva il ricorso a composizioni diagonali, sfocati progressivi, inversioni orientative, si trasformò col tempo in un repertorio di “figure retoriche” a disposizione di quegli artisti che, attraverso l’adesione al linguaggio costruttivista, credevano nella possibilità di una trasformazione migliorativa del mondo e della civiltà.
Negli anni Trenta, soprattutto verso la fine del decennio, esasperato dalle critiche e dalla persecuzione del regime sovietico, Rodčenko decise di ridiscutere le forme più radicali del suo pensiero creativo e si orientò ad un’adesione progressiva verso i principi estetici del Realismo Socialista, senza tuttavia mai rinunciare ad un’interpretazione originale e creativa degli stessi.
Negli ultimi anni della sua vita, tradito da amici e seguaci, Rodčenko fu espulso dall’Unione degli Artisti (potente corporazione sovietica che garantiva il rapporto con la committenza) e privato del diritto di lavorare; la partecipare a mostre collettive gli venne interdetta, conducendolo ben presto all’indigenza, alla malattia e alla morte, avvenuta a Mosca nel 1956.
Immagine: Kazimir Malevic, Sportivi, 1930-1931. Museo Statale Russo di San Pietroburgo
Uffici stampa:
Azienda Speciale Palaexpo
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Inaugurazione su invito lunedì 10 ottobre
Palazzo delle Esposizioni
via Nazionale 194 Roma
Orari: martedì, mercoledì, giovedì: 10.00 - 20.00, venerdì e sabato: 10.00 - 22.30, domenica: 10.00 - 20.00, lunedì chiuso
Ingresso: Intero € 12,50, Ridotto € 10,00, Scuole € 4,00 per studente dal martedì al venerdì (esclusi i festivi) minimo 10 massimo 25 studenti. Per i gruppi e le scolaresche prenotazione obbligatoria.
Il biglietto è valido per tutte le mostre in corso.