Heri Dono
Arie Dyanto
Mella Jaarsma
Jompi Jompet
Agung Kurniawan
Eko Nugroho
Garin Nugroho
Ariadhitya Pramuhendra
Eko Prawoto
Bayu Widodo
Tintin Wulia
Herve Mikaeloff
Indonesian mythologies. Una mostra di artisti indonesiani che rappresenta il cambiamento nella continuita' di una terra che esprime se stessa, tra dipinti, sculture, installazioni e video.
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a cura di Hervé Mikaeloff
L’Espace culturel Louis Vuitton continua il lavoro di esplorazione degli scenari artistici emergenti nei paesi lontani
e presenta, per la sua 16° mostra, “Trans-Figurations – Indonesian Mithologies”: un’energica e vivace generazione di
artisti indonesiani che prenderano possesso dello spazio espositivo parigino di Louis Vuitton per tutta l’estate.
Composta da oltre 17.000 isole e con una popolazione di 240 milioni di abitanti, l’Indonesia è il quarto paese più
popoloso della terra. Una democrazia secolare in cui tutti i credo religiosi convivono pacificamente gli uni accanto
agli altri. Al centro dell’isola di Java si trova la città di Giacarta, un vero e proprio “alveare di attività artistiche”
caratterizzato dalle sue antiche credenze, dalla sua storia e della sua geografia, che sono fonti di continua ispirazione
per gli artisti. Là, ai piedi del vulcano Merapi (uno dei più attivi al mondo), vive e lavora la maggior parte degli
undici artisti presentati in questa mostra. Gli artisti sono arrivati a Parigi per produrre o per riadattare opere
espressamente selezionate per la mostra, esposte nell’allestimento contemporaneo di Alain Batifoulier.
Il termine cristiano “Transfigurazione” sembra corrispondere a un desiderio di metamorfosi, espresso sia attraverso
le sculture di Agung Kurniawan, che riportano in vita i tradizionali teatri delle ombre, sia attraverso gli angeli
contemporanei di Heri Dono. Nei video “War of Java” e “Pilgrims and Plagues”, Jompi Jompet rievoca gli spiriti
degli antenati, trasponendo le danze e le processioni tradizionali in differenti spazi. Le “autofictions” di Arie
Dyanto, i disegni poetici e narrativi di Bayu Widodo e i disegni “Cristiani” di Ariadhitya Parmuhendra,
s’interrogano invece sia sul ruolo dell’artista sia sullo stato della società indonesiana. La performance/installazione di
Tintin Wulia esprime la casualità e la precarietà del concetto di nazionalismo in un paese che ha sperimentato
diverse occupazioni e che ha costruito la propria identità sugli sconvolgimenti che ne hanno caratterizzato la storia.
Le umoristiche figure ibride che illustrano i ricami e i murales di Eko Nugroho insieme ai “Mangiafuoco” di Mella
Jaarsma, collocati nella vetrina di rue de Bassano, diventano i nuovi eroi di una mitologia contemporanea fantastica.
L’architetto Eko Prawoto, con grande semplicità, ha costruito un imponente tempio moderno, realizzato con oltre
1800 canne di bambù, mentre il regista e produttore Garin Nugroho presenta una video-installazione, suddivisa in
diversi capitoli e una scultura, nella quale il simbolo della Madre protettiva, gioca un ruolo chiave.
Come le opere presentate nella mostra Trans-Figurations, Java rappresenta il cambiamento nella continuità di una
terra che si esprime incessantemente, muovendosi e lamentandosi sia in senso letterale che figurativo, una terra
espressiva e animata, forte e fragile.
Artisti: Heri Dono, Arie Dyanto, Mella Jaarsma, Jompi Jompet, Agung Kurniawan, Eko Nugroho, Garin Nugroho,
Ariadhitya Pramuhendra, Eko Prawoto, Bayu Widodo, Tintin Wulia
---------------english
Curated by Hervé Mikaeloff
For its 16th exhibition, the Espace culturel Louis Vuitton continues its regular exploration of emerging artistic scenes
in distant countries with the presentation of Trans-Figurations - Indonesian Mythologies. Starting June 24th, the Espace
culturel invites visitors to discover an energetic and effervescent generation of Indonesian artists.
Consisting of more than seventeen thousand islands and a population of two hundred and forty million inhabitants,
Indonesia is the fourth most highly populated country in the world. Nowadays, it is a secular democracy in which
all religious movements live side by side. At the centre of the island of Java is the city of Yogyakarta, a real “hive
of artistic activity” marked by its ancient beliefs, its history and its geography, which are a continual source of inspiration
for artists. There, at the foot of the Merapi Volcano (one of the most active in the world), lives the majority of the
eleven artists whose work will be displayed. They have come to Paris to produce a new work or reconfigure specially
selected artworks, showcased by Alain Batifoulier’s decisively contemporary scenography.
The Christian term “Transfiguration” seems to correspond to this desire for change, with Agung Kurniawan’s sculptures,
which bring traditional shadow theatres back to life, and with Heri Dono’s contemporary angels. In the videos
“War of Java” and “Pilgrims and Plagues”, Jompi Jompet evokes the spirits of the ancestors and transposes the
traditional dances and processions into other spaces. Arie Dyanto’s “autofictions”, Bayu Widodo’s poetic and narrative
drawings and Ariadhitya Parmuhendra’s “Christian” drawings question both the place of the artist and the very status
of Indonesian society. Tintin Wulia’s installation/performance expresses both the randomness and the determinism
of the notion of nationality in a country that has experienced several occupations and has built its identity based on
the upheavals of its history. The humorous hybrid figures that illustrate Eko Nugroho’s embroideries and wall paintings
along with Mella Jaarsma’s “Fire-eaters” installed in the window display on rue de Bassano become the new heroes
of a make-believe contemporary mythology. The architect Eko Prawoto has - with great simplicity - built an imposing
modernist temple with over 1,800 bamboo canes, while director and producer Garin Nugroho deploys a video
presentation in several chapters, which revolves around a sculpture, the symbol of the protective Mother.
Like the works presented in the Trans-Figurations - Indonesian Mythologies exhibition, Java depicts the change in the
continuity of an earth that unceasingly expresses itself, moving and groaning, in both the literal and figurative sense,
expressive and animated, strong and fragile.
Artists: Heri Dono, Arie Dyanto, Mella Jaarsma, Jompi Jompet, Agung Kurniawan, Eko Nugroho, Garin Nugroho, Ariadyhitya
Pramuhendra, Eko Prawoto, Bayu Widodo, Tintin Wulia
Inaugurazione 24 giugno
Espace culturel Louis Vuitton
60, rue de Bassano Parigi
Aperto dal lunedì al sabato da mezzogiorno alle 19 e la domenica dalle 11 alle 19.
Aperto durante le festività ad eccezione del 25 dicembre, del 1° gennaio e del 1° maggio.