Uno spettacolo per Bologna città europea della cultura del 2000. Dalla collaborazione tra lo scrittore - pilota Daniele Del Giudice e l'attore Marco Paolini ha preso vita una "ballata in forma di teatro", una ricostruzione della tragedia di Ustica: una messa in scena che a buon titolo rientra nel percorso che lo stesso Marco Paolini ha scelto di compiere ogni volta che si accosta ad una nuova produzione teatrale.
Uno spettacolo per Bologna città europea della cultura del 2000.
Di Daniele Del Giudice e Marco Paolini
testi delle canzoni Daniele Del Giudice,
Giovanna Marini, Corrado Sannucci
musiche originali Giovanna Marini
con Marco Paolini
e il Quartetto Vocale
Giovanna Marini
Patrizia Bovi, Francesca Breschi,
Giovanna Marini, Patrizia Nasini.
da Martedì 27 a giovedì 29 giugno
sabato 1 e domenica 2 luglio ore 21.30
Piazza Santo Stefano - Bologna
(prima nazionale)
prevendite, anche telefoniche, dal 29 maggio presso la
biglietteria dell'Arena del Sole - tel. 051 2910910 Bologna
da Martedì 4 a Venerdì 7 luglio ore 21.30
Ex Chiesa Santa Maria dello Spasimo - Palermo
informazioni presso
Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo
tel. 091 7405923
Il 27 giugno 1980 un volo passeggeri DC9 Itavia "I-TIGI", parte da Bologna dopo un poco comprensibile ritardo di due ore, con destinazione Palermo. Su quel volo di linea c'erano 81 persone. Nel cielo sopra l'isola di Ustica, quell'aereo di linea cade, causando la morte di tutti i passeggeri.
Da quel giorno sono passati vent'anni, e migliaia di pagine di documenti istruttori. Il primo settembre 1999 la sentenza - ordinanza, composta di ben 5.468 fogli, firmata dal giudice Rosario Priore, ha messo la parola fine ad un processo durato troppo tempo: "L'incidente del DC9 [..] è occorso a seguito di azione militare di intercettamento verosimilmente nei confronti dell'aereo nascosto nella scia del DC9, vittima fortuita di tale azione".
Dalla collaborazione tra lo scrittore - pilota Daniele Del Giudice e l'attore Marco Paolini ha preso vita una "ballata in forma di teatro", una ricostruzione della tragedia di Ustica: una messa in scena che a buon titolo rientra nel percorso che lo stesso Marco Paolini ha scelto di compiere ogni volta che si accosta ad una nuova produzione teatrale.
Il racconto, intercalato dalle splendide ed evocative voci del Quartetto Vocale di Giovanna Marini, è "I-TIGI Canto per Ustica", prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e dal Comitato Bologna 2000, nell'ambito delle manifestazioni di "Bologna 2000 Città europea della Cultura".
È uno spettacolo che vuole congiungere idealmente Bologna e Palermo; una rappresentazione per non dimenticare, e per concludere in modo drammaturgico il cammino dei "Teatri per la Verità " - la rassegna di spettacoli che si è svolta nei teatri della Romagna nel 1993 e 1997, coinvolgendo Artisti e Amministrazioni Locali, i cui incassi sono stati interamente devoluti all'"Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica" perché potesse continuare nella propria lotta di ricerca della verità .
La pièce sarà in Piazza Santo Stefano a Bologna da Martedì 27 (anniversario della strage) a giovedì 29 giugno alle 21.30, e ancora sabato 1 e domenica 2 luglio ore 21.30. Infine lo spettacolo si sposterà a Palermo, presso l'Ex Chiesa Santa Maria dello Spasimo, da martedì 4 a venerdì 7 luglio, sempre alle 21.30.
"Chi è l'assassino? Chi è stato? Nome, cognome e bandiera.
Periodicamente, ad ogni anniversario all'inizio, poi solo a quelli più importanti, abbiamo assistito a ricostruzioni giornalistiche del cosiddetto "caso Ustica". Ogni inchiesta televisiva aveva in serbo uno scoop, una rivelazione esplosiva, un asso che nelle intenzioni degli autori sarebbe stato risolutivo. Ogni volta una delusione.
Perché la verità non sempre è fatta di risposte semplici. A volte affiora a pezzi in luoghi e tempi distanti fra loro, che rendono complicato riconoscerla, sentirla, ricordarla.
Raccontare quali erano gli indizi e come sono stati cancellati è molto più faticoso e noioso che stare a fantasticare sugli scenari, immaginando un videogame con aerei e navi tra i quali si nasconde l'assassino. Non abbiamo rivelazioni, e scoop, solo molte più tracce e indizi su come è stata nascosta la verità , e una domanda: perché è stata nascosta?
Arrivare a capirlo può permetterci di ridiscutere il ruolo dello Stato e dell'essere cittadini civili e militari, e non solo sudditi o (tele)spettatori di uno scenario dove pace e guerra si confondono volentieri, e l'aspirazione al quieto vivere convive con la paura che un assassino entri nella nostra casa impunemente."
Marco Paolini
Ufficio Stampa Bologna 2000