Chie Art Gallery
Milano
viale Premuda, 27
02 36601429
WEB
Construction of light
dal 8/11/2011 al 25/11/2011

Segnalato da

Chie Art Gallery




 
calendario eventi  :: 




8/11/2011

Construction of light

Chie Art Gallery, Milano

Fotografie e dipinti di Angelo de Francisco Mazzacara e Federico Lissoni. I due artisti sono accomunati dall'utilizzo di strumenti tecnologici e nella ricerca e manipolazione della luce.


comunicato stampa

La Chie Art Gallery presenta “Costruzioni di luce “, bipersonale di Angelo de Francisco Mazzacara e Federico Lissoni che ha luogo il 9 novembre ore 19,00 in viale Premuda 27 e sarà aperta al pubblico fino al 26 novembre 2011.

Il progetto nasce dalla voglia di far condividere lo stesso spazio espositivo a due artisti che, pur sembrando mossi da progetti diversi e lontani, in realtà hanno molto in comune. Non solo nell’utilizzo di strumenti tecnologici come base di partenza per i propri progetti, ma, come già annuncia il titolo dell’esposizione, l’elemento predominante nei loro lavori è sicuramente la ricerca e la manipolazione della luce.

Angelo de Francisco Mazzacara, nato a Milano nel 1951, dopo anni dedicati alla ricerca pittorica, alla fine degli anni novanta si dedica alla fotografia, abbandonando per sempre il suo cammino pittorico. La sua sarà una nuova ricerca figurativa dove pennelli, tele e colori sono sostituiti da strumenti elettronici e digitali. Angelo de Francisco Mazzacara cattura immagini reali con il suo obiettivo, per poi trasformarle con sfumature e colori irreali attraverso l’utilizzo del computer.

Sovrapposizioni e collage di strade, elementi architettonici e città con richiami a volti, persone e frammenti della nostra contemporaneità trasformano queste opere in veri e propri stati d’animo e allucinazioni visionarie. Tutto nasce e vive attraverso la luce, proprio perché la fotografia stessa e “scrittura di luce”.

Percorso diverso è quello intrapreso da Federico Lissoni, nato a Sesto San Giovanni nel 1980, che dopo aver conseguito il diploma all’accademia di Brera, affonda la sua ricerca estetica verso una nuova figurazione dove punto di partenza e soggetto ricorrente è la grafica segnaletica.

Elemento importante da sottolineare è che Lissoni utilizza il computer solo nella fase progettuale in cui può creare, modellare e modificare i propri schizzi, dando vita, così, ad un archivio personalissimo di immagini e forme che verranno poi utilizzate e combinate tra di loro. Quello che rende particolare il linguaggio di questo giovane artista è la trasposizione delle immagini su tela, da percepire non come gesto meccanico ma come nuova fase creativa in cui figure e colori sono sempre soggetti a mutamenti e variazioni. Il linguaggio della grafica segnaletica viene manipolato attraverso quelli che sono gli strumenti classici della pittura (tele, pennelli e colori), creando un opera che diventa nello stesso tempo “oggetto”. Anche per Federico Lissoni elemento imprescindibile della composizione è la luce, infatti, nelle sue tele, caratterizzate da colori accessi e contrasti cromatici a volte anche violenti, la luce diventa l’essenza stessa della composizione.  

“Costruzioni di luci” rappresenta un momento d’incontro tra due realtà diverse e uguali al tempo stesso, in cui due artisti con progetti e visioni eterogenee possono mettersi a confronto mescolando continuamente nella loro ricerca artistica antico e moderno. Se Angelo de Francisco Mazzacara partendo da soggetti classici, come possono essere le sue strutture architettoniche, arriva poi a svilupparle con un linguaggio estremamente contemporaneo, con l’utilizzo di fotografia e computer, Federico Lissoni preferisce invece utilizzare soggetti e strumenti informatici soltanto nella fase preliminare, giungendo poi allo scopo finale con l’utilizzo di materiale e procedimenti classici.

Questa bipersonale diventa, allora, un dialogo aperto e vivace fra due mondi che alla fine non sono poi così lontani.
Annapaola Ruffo.

Immagine: Angelo de Francisco Mazzacara

Inaugurazione mercoledì 9 novembre ore 19

Chie Art Gallery
viale Premuda, 27 Milano
Ingresso libero

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