Olii, tempere, collage e disegni del pittore che ha vissuto gli anni del fermento culturale e artistico milanese del secondo dopoguerra.
a cura di Simona Bartolena
Olii, tempere, collage e disegni del pittore originario di Paderno D’Adda, che ha vissuto gli anni del fermento culturale e artistico milanese del secondo dopoguerra, tra i maestri della pittura italiana contemporanea.
Nato nel 1929, Luigi Piciotti fa parte di una generazione che ha dato molto all’arte; una generazione che ha reso il quartiere di Brera quello che purtroppo oggi non è più: un luogo vivace, dinamico, all’avanguardia. Anche la sua opera è indubitabilmente figlia del suo tempo, ma non ne resta schiava, anzi, cerca anno dopo anno la propria indipendenza, trovando una cifra personale, ben riconoscibile.
Gli esordi di Piciotti sono sotto il segno di una pittura morlottiana. Opere figurative, dalla tavolozza carica di verdi, di gialli, di colori della terra.
Sono paesaggi della Brianza, ma anche figure e nature morte, risolti con un tratto istintivo e sincero, che lascia già ampiamente intravedere i futuri sviluppi del linguaggio dell’artista. Infatti, nel giro di pochi anni la pennellata si carica di materia, il soggetto si sfalda in visioni di più evidente astrazione, la scelta cromatica si spegne, virando ai grigi e ai bruni, l’equilibrio classico delle prime tele si spezza, per lasciare spazio a una pittura che guarda all’informale, pur restandone alla giusta distanza.
Il punto di partenza è, comunque, la realtà, ma una realtà che si trasfigura in una pittura di sentimento ed emozione, che si fa segno, si fa materia. Una tendenza che prende forma e trova la propria identità nelle opere degli anni Sessanta. Senza dubbio si tratta delle tele che segnano il vertice della produzione di Piciotti: corpi sensuali nella loro monumentalità, inquieti e dinamici, trattenuti a stento dalla rete tracciata dal segno, che pare bloccarli a forza, quasi in una lotta tra istinto e ragione.
Accompagna questa instancabile ricerca una serie notevolissima di disegni. Lungi dall’essere semplici studi preparatori, le carte di Piciotti rivelano a pieno la personalità dell’artista. In un certo senso più intime, più immerse nella dimensione privata, e quindi più libere, le grafiche rappresentano a perfezione lo spirito del pittore. Un artista certamente attuale da riscoprire.
Inaugurazione 11 novembre ore 20.30
Cascina Maria
via Cascina Maria (ingresso via Marconi) - Paderno d'Adda (LC)
Sabato e domenica ore 10/12 - 15/18
Negli altri giorni della settimana telefonando al n. 3498084324