'Io'. Distaccarci, per un attimo, dalla conoscenza di soggetti per rivalutare il valore intrinseco di noi stessi, come soggetti pensanti. In quest'ottica, di profonda e forse inaspettata riflessione, si manifesta la nostra vera essenza di esseri umani che si lega perfettamente al lavoro di Alberto Allegri.
IO
Curatore: Fabrizio Boggiano
Joyce & Co. Galleria Artistico Letteraria in Genova Vico del Fieno 13 rosso
presenta la mostra personale di scultura di ALBERTO ALLEGRI: IO, a cura di
Fabrizio Boggiano, venerdì 7 febbraio 2003 dalle ore 18 alle ore 21, alla
presenza dell'artista. Durante l'inaugurazione sarà presentato il catalogo
dell'artista con testi di Tommaso Trini e Fabrizio Boggiano.
L'Io è la parte ineluttabile della nostra vita. Tuttavia, come spesso accade,
possiamo lasciarci affascinare dall'Es che, richiamando in superficie le più
recenti pulsioni, crea un'illusione sui nostri comportamenti. Nello stesso modo
possiamo diventare vittime di un Super Io che, costruito su rigide valenze
morali, può cercare di condizionare la nostra esistenza quotidiana creando,
talvolta, ingiustificati sensi di colpa che rischiano di influenzare pensieri e
comportamenti. A questo punto dipende solo da noi stessi il soffermarci con
tranquillità su queste riflessioni per riappropriarci semplicemente del nostro
Io in un'ottica che non sarebbe dispiaciuta a Cartesio. Distaccarci, per un
attimo, dalla conoscenza di soggetti per rivalutare il valore intrinseco di noi
stessi, come soggetti pensanti. In quest'ottica, di profonda e forse inaspettata
riflessione, si manifesta la nostra vera essenza di esseri umani che si lega
perfettamente al lavoro di Alberto Allegri.
Le sue sculture, oltre l'innegabile valenza artistica, colpiscono per
l'immediatezza di un messaggio che, apparentemente scontato, conduce verso
profonde riflessioni. Molteplici "Io", pertanto, ci avvolgono obbligandoci a non
dimenticare che esistiamo ma, soprattutto, ricordandoci che non siamo qui per
caso.
Abbiamo un compito, spesso disatteso, che è quello di cercare di migliorare il
mondo nel quale viviamo. Per questo motivo sono felice che Alberto abbia deciso
di osare una mostra dalla quale emergono significati e valori troppo spesso
dimenticati, ma che dovrebbero invece fare parte dei nostri comportamenti
quotidiani.
Mi auguro quindi che, aggiustandosi fra queste "impreviste" sculture, ognuno di
noi possa finalmente rendersi conto quanto la nostra esistenza sia inscindibile
da quella altrui. Noi esistiamo proprio perché altri esistono; in questo modo, e
soltanto così, possiamo caricare di senso anche noi stessi.
Ancora una volta, anche se sono ancora in pochi a capirlo, dobbiamo ringraziare
un artista. Alberto Allegri, con la propria profonda sensibilità e con
l'acutezza delle opere, dimostra la cosa più semplice e ovvia, ma anche
terribilmente difficile, di questo mondo: che l'Io può esistere solo come parte
di un tutto e che tutto è formato da innumerevoli Io che, tuttavia, dovrebbero
pensare con più coscienza ai propri comportamenti. (Fabrizio Boggiano)
Note biografiche:
Alberto Allegri è nato nel 1945 a Parola di Fontanellato, Parma, dove tuttora
vive e lavora. Formatosi al liceo e all'Accademia di Brera a Milano, dal 1974 è
diventato uno scultore di livello internazionale presente anche in musei. Ha
partecipato a numerose e importanti manifestazioni culturali e fiere
internazionali. Ha collaborato alla realizzazione di pubblicazioni con studi e
rilievi architettonici, si è occupato di restauri e di arredi sacri, di arredi
privati e pubblici, affiancando ingegneri e architetti. Ha esposto le sue
sculture in mostre personali in Italia e all'estero e ha partecipato a
innumerevoli collettive e rassegne a tema in Francia, in Spagna e negli Usa.
Seguendo la propria ricerca sul segno e dopo le grandi performances sul Vesuvio
e sulle Dolomiti del Brenta, ha affrontato il carattere Bodoniano che lo ha
visto impegnato nella grande mostra a Parma a Palazzo Sanvitale per la
Fondazione Banca Monte nel 1999, a Reggio Emilia nella manifestazione "scolpire
la città " nel 2000, a Bologna per "2001 l'immagine della parola", a Gualtieri
(Re) con "IO", mentre la sua "A" era già stata esposta a Cernobbio in "Arte e
Natura" nel 1998. La sua ricerca ultima è rivolta a grandi spazi, lungo il
percorso della via Francigena da Roma a Canterbury, con grandi sculture,
assistito da autorevoli critici.
Inaugurazione: 7 febbraio 2003 dalle ore 18 alle ore 21
Orario: dal martedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30 / dalle 15,30 alle 19
Info: 010.2469217
Catalogo : in galleria
Joyce & Co.
GALLERIA ARTISTICO LETTERARIA
Vico del Fieno 13 rosso - Genova - Tel. 010.2469217