Sono quelle di Lodi opere di rame e carta, cartone, colori caldi di cose antiche, nero, segni di carbone, numeri, la parvenza velata di qualcosa sotto oggetti inesistenti, metamorfici, forme riconosciute e subito smentite, una cravatta, un termometro, paratassi di oggetti sospesi, sovrapposti, quattordici sagome legate ad un filo, acrilico, terre, olio e legno bruciato, spago, attrezzi da lavoro, note musicali, pagine inchiodate che ci lasciano soltanto immaginare.
mostra personale di SILVESTRO LODI
curatrice
Elisa Prete
L'artista, che non espone a Venezia da molti anni, presenta una ventina di opere realizzate negli ultimi mesi e caratterizzate da una vitale impronta personale. Lodi sviluppa da alcuni anni una ricerca nell'ambito di quella che lui stesso definisce 'nuova metafisica' e ha scelto di continuare a procedere in avanti tentando su questa linea una operazione a largo raggio che lo ha spinto inevitabilmente a cercare di reinventare lo stesso vocabolario visivo appartenente alle diverse epoche della nostra cultura. Lodi infatti non si è limitato a lavorare attorno a una riserva di immagini, ricca e pur sempre personale, bensì egli ha intrapreso, ormai da anni, una ricerca che intende riprendere e rielaborare le immagini che la realtà e l'arte, la natura e il mito, ci hanno messo finora a disposizione, assumendole quale base del materiale linguistico e speculativo delle proprie formulazioni creative. Egli opera dunque con le immagini sull'immagine, con le forme degli oggetti per trasformarle in forma di 'cose' dell'arte. Da questo punto di vista Lodi resta un artista classico, nel senso proprio dello sguardo metafisico che egli riesce a far agire, per cui l'intera sua ricerca si è coerentemente orientata sulle prospettive di quella eredità di pensiero trasmessa da De Chirico che in modo straordinario ha saputo esplorare i luoghi più inquietanti e misteriosi dello spirito moderno.
Sono quelle di Lodi opere di rame e carta, cartone, colori caldi di cose antiche, nero, segni di carbone, numeri, la parvenza velata di qualcosa sotto oggetti inesistenti, metamorfici, forme riconosciute e subito smentite, una cravatta, un termometro, paratassi di oggetti sospesi, sovrapposti, quattordici sagome legate ad un filo, acrilico, terre, olio e legno bruciato, spago, attrezzi da lavoro, note musicali, pagine inchiodate che ci lasciano soltanto immaginare.
Silvestro Lodi vive e lavora a Venezia, dove si è formato all'Accademia di Belle Arti. Insieme all'attività artistica é stato curatore e giurato di mostre e concorsi in Italia e all'estero. Insegna pittura alla Scuola dal 1994. Sue opere sono state esposte in due edizioni della Biennale di Venezia e presso il Museo d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia.
È stato invitato a due edizioni della Biennale Internazionale di Grafica curate da G.C. Argan e E. Di Martino. Ha fatto mostre personali e collettive di pittura e incisione in Italia, Francia, Spagna, Germania, Svezia, Russia, Austria, Slovenia, Croazia e Giappone.
dal 10 al 24 febbraio, 2003
inaugurazione 14 febbraio ore 18,30
orario d'apertura:
dal lunedi al venerdi 9/13 - 14/18
SCUOLA INTERNAZIONALE DI GRAFICA
Cannaregio 1798, 30121 Venezia
tel. +39-041-721-950 - fax +39-041-524-2374