Piazza Fontana
Milano
piazza Fontana

La PrimaVera va in scena in Inverno
dal 6/12/2011 al 6/12/2011
dalle 18
WEB
Segnalato da

Lavoratori della Cultura




 
calendario eventi  :: 




6/12/2011

La PrimaVera va in scena in Inverno

Piazza Fontana, Milano

Il gelo dell'indifferenza e dell'ignoranza, che contraddistinguono le politiche sulla cultura, si sciogliera' di fronte al calore delle idee e della creativita' collettiva, il giorno della prima alla Scala. I Lavoratori della Cultura danno ossigeno a luoghi chiusi da tempo e sottratti alla cittadinanza, rivendicando un welfare adeguato, il diritto a esistere, lavorare e avere dei luoghi consoni per la condivisione, l'incontro e la circolazione dei saperi.


comunicato stampa

Il gelo delle strade e delle piazze, cui ci ha ridotto l’espropriazione degli spazi, il gelo della solitudine in cui ci costringe la precarizzazione del nostro lavoro e della nostra vita, il gelo dell’indifferenza e dell’ignoranza, che contraddistinguono le politiche sulla cultura, si sciogliera’ di fronte al calore delle idee e della creativita’ collettiva, il giorno della Prima. Mentre al caldo e sui tappeti rossi si svolge il consueto rituale della prima scaligera, a pochi metri luoghi chiave della cultura milanese restano inutilizzati.

Da 13 anni il teatro Lirico, per secoli spazio di condivisione comune della cultura, e’ un freddo contenitore vuoto, condannato all’abbandono da speculazioni edilizie e da una colpevole condiscendenza della pubblica amministrazione.

Come nel resto del mondo, anche in questa citta’ il potere finanziario ha operato ai danni della collettivita’: sia attraverso la chiusura e lo svilimento dei luoghi destinati alla circolazione dell’Arte e dei saperi, sia attraverso la precarizzazione delle nostre vite.
Il Lirico e’ una delle multiformi manifestazioni di questa sottrazione.

Siamo Lavoratori della Cultura, attori, registi, ricercatori universitari, tecnici di scena, danzatori, coreografi, studenti, artisti di strada, musicisti, videomakers, operatori dell’arte, cittadini.

Rivendichiamo il diritto a un reddito minimo garantito e a un welfare adeguato alle nuove condizioni del mercato del lavoro.
Rivendichiamo il diritto a esistere, lavorare e avere dei luoghi consoni per la condivi- sione, l’incontro e la circolazione dei saperi.

Lo faremo dando ossigeno a luoghi chiusi da tempo e sottratti alla cittadinanza.
Abbiamo la convinzione che i cittadini stessi vogliano tornare a essere protagonisti e responsabili della loro citta’, non solo spettatori.

Vogliamo festeggiare l’inizio di questo confronto con la partecipazione di tutti i lavoratori della Cultura e di tutti i cittadini che vorranno essere con noi e portare qualche suggerimento concreto e artistico all’interno del nostro dialogo e della nostra proposta.
Questo e’ solo l’inizio.

Progetto Lirico

Che cosa manca a Milano. Uno spazio con la vocazione di trasmissione, innovazione e fusione artistica e sociale. Uno spazio di vocazione europea, ma fondato sulla citta’ e sui bisogni dei cittadini. L’idea semplice e potente che sta alla base e’ che l’arte e la cultura possano essere in continua relazione con il contesto cittadino, in quanto artisti e lavoratori dello spettacolo e del sociale, lavorando ai loro progetti, arricchiscono anche il territorio e i suoi abitanti. A loro volta la popolazione e’ chiamata a intervenire in maniera reale alle scelte del teatro, partecipando in prima persona alle attivita’, alla scelta delle proposte.

L’ipotesi concreta e’ che il Teatro Lirico non torni a essere un teatro all’italiana, ma si trasformi in uno spazio polivalente, piu’ adatto alle esigenze dell’arte contemporanea. Uno spazio dedicato a molte attivita’ diverse. Che possa tornare a nuova vita in maniera virtuosa, anche dal punto di vista economico. E che diventi così anche il simbolo di una rinascita.

Uno spazio che possa proporre performances, concerti, dibattiti, incontri, mostre, proiezioni. Che possa accogliere una serie di Residenze artistiche, portando a Milano tutto cio’ che la giovane, ma anche l’anziana Europa, ha da mostrare. Con un continuo scambio e dialogo tra artisti e pubblico, con una serie di iniziative utili a creare un ponte di collegamento tra il processo artistico e la fruizione, in modo che l’arte contemporanea non resti solo un astratto spazio concettuale, ma si “concretizzi” attraverso le domande e il dialogo tra artista e cittadino, il quale puo’ sentirsi finalmente accompagnato nel suo percorso di conoscenza.

Con una serie di attivita’ diurne, con servizi dedicati sia ai bambini che alla terza eta’, che possano partecipare ad attivita’ create non per loro, ma insieme a loro e da loro, per un ritorno a un intelligente e corretto passaggio generazionale.

Uno spazio dove i danzatori della citta’ possano venire ad allenarsi quotidianamente, con la costruzione di sale di danza che a Milano mancano.
Uno spazio dove i drammaturghi e gli scrittori della nostra citta’ possano quotidianamente incontrarsi e scambiarsi idee e aiuti, con workshop, incontri, dibattiti. Uno spazio per la ricerca di un’energia biocompatibile, che puo’ essere trasformato e personalizzato dall’architettura e dal design. Uno spazio per i libri, uno spazio per la musica.
namente, assistere a uno spettacolo pagando un biglietto onesto, dove si possano curiosare le prove di un gruppo, guardare un quadro o un’istallazione, leggere un libro, ascoltare musica, partecipare a iniziative gratuite e sorseggiare un caffe’ con altri cittadini. Uno spazio per sognare. Uno spazio da immaginare.

Lavoratori della Cultura

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Appuntamento in Piazza Fontana alle ore 18 del 7 Dicembre.

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Liana Ghukasyan
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