L'arte di trasformarsi. Il vincitore del World Press Photo 2011 presenta due generi, maschile e femminile, due continenti, l'Africa e il Sudamerica, due modi di trasformarsi, i Sapeurs e le Cholitas. Le fotografie esposte sono unite dai forti contrasti e dall'ineffabile arte del mutamento.
a cura di Cristina Guerra
Milano, 15 dicembre – Terzo appuntamento di ‘ArtGallery in Altavia’ con la mostra ‘L’ARTE DI TRASFORMARSI’ di Daniele Tamagni, giovane ed eclettico fotografo vincitore del World Press Photo 2011. Le sue immagini sono esposte nelle gallerie di tutto il mondo tra Londra, Amsterdam, Parigi e New York.
La mostra di Daniele Tamagni presenta due generi, maschile e femminile, due continenti, l’Africa e il Sudamerica, due modi di trasformarsi, i Sapeurs e le Cholitas. Le fotografie presentate negli spazi di Altavia sono unite dai forti contrasti e dall’ineffabile arte del mutamento.
Bakong, quartiere popolare e polveroso di Brazzaville, capitale del Congo. Una scenografia che contraddice lo stile impeccabile dei Sapeurs, i dandy famosi per la loro dedizione alla causa della suprema eleganza, alla cura meticolosa dell’abbigliamento. Abito, cravatta, cappello, guanti e perfino il bastone indossati per presenziare alle cerimonie. Nel caldo soffocante del contesto, è la loro perfezione che strabilia. Il movimento aristocratico dei corpi di questi uomini rivela tutto il potere conferito loro dagli abiti che indossano.
A La Paz in Bolivia, la lucha libre, sorta di wrestling boliviano, è uno sport molto popolare. Erano solo gli uomini a praticarlo ma grazie alla loro tenacia le Cholitas luchadores sono diventate le divine donne del ring. La capacità di conciliare grazia e forza bruta colpisce e la spettacolarità di questa antitesi le fa considerare vere star. La cholita, donna indigena boliviana prevalentemente di etnia aymara, vive in città ma veste in maniera tradizionale. Il suo ruolo nella vita civile e politica sta diventando sempre più incisivo.
HAT PARTY!
Guardando i protagonisti delle fotografie di Tamagni, si intravvede un elemento che accomuna le Flying Cholitas boliviane e i Sapeurs del Congo. E’ il cappello, l’accessorio per eccellenza che caratterizza fisionomie e gestualità. L'ornamento che suggella lo stile, le epoche, le latitudini.
Per questo Altavia lancia un party, un Hat Party! Per evidenziare e amplificare quello che abbiamo nella testa. Gli invitati possono giocare a trasformarsi con i cappelli e farsi ritrarre sul set fotografico.
ArtGallery è un’associazione no profit che aiuta le nuove generazioni di artisti a emergere nel mondo dell’arte offrendo una vetrina sul web e la possibilità di promuoversi attraverso diversi spazi e espositivi.
Per Altavia, realtà internazionale consolidata nel mondo del publishing e della comunicazione, l’incontro tra arte e responsabilità sociale d’impresa rappresenta l’evoluzione di un percorso intrapreso fin dagli esordi, nella direzione di una concreta e sentita adesione alla cultura della sostenibilità.
Altavia Italia Alzaia Naviglio Pavese 78 Milano
t.moise@altavia.it
Associazione ArtGallery Via Orseolo, 3 Milano
press@associazioneartgallery.org
Inaugurazione e Hat Party!: giovedì 15 dicembre a partire dalle ore 19
Altavia
Alzaia Naviglio Pavese 78/3 Milano
Ingresso libero.
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